I'm your

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Clarke aveva finalmente convinto Bellamy ad andare a riposare, era ostinato a non volerla lasciate sola, ma non aveva dormito un solo minuto da quando Russel l'aveva rapita e meritava riposo. Clarke si ritrovò sola in infermeria, e senza volerlo iniziò a piangere e per la prima volta dalla gioia, era distrutta da tutto quello che era successo ma non le importava, aveva di nuovo il suo Bellamy. Quando si era svegliata e l'aveva visto il suo cuore si era fermato per poi battere tre volte più veloce, il mondo era sparito, il dolore fisico, la sofferenza, il rapimento. Nulla contava se aveva lui. In quel momento entrarono tutti in infermeria poiché avevano saputo che era sveglia e vedendoli le lacrime aumentarono, aveva paura di non rivederli più. Tutti la abbracciarono cercando di non farle male. Jackson poi la visitò e dopo un po' di indecisione decise anche che poteva essere dimessa, anche se doveva tornare spesso per controllare le ferite al collo che ancora sanguinavano di tanto in tanto.
Uscita dall'infermeria il sole la colpì, dopo giorni dentro quella grotta e uno in infermeria, la luce le sembrava più luminosa. Si guardò intorno vedendo il popolo di sanctum stranamente tranquillo nonostante i recenti avvenimenti. Decise di andare a casa dove sperava di poter dormire al fianco di Bellamy. Entrando in stanza lo vide, steso sul letto, era addormentato e sembrava così sereno, tranquillo. Si disse che era stupendo. Non credeva ancora di non averlo perso. Il dolore e le lacrime versate in cui giorni. Ma lui era lì stava bene e ora nulla aveva importanza. Era spaventata Russel era in giro pronto a colpirli, e la sua paura era quella di poter perdere qualcuno. In quel momento fu investita dal ricordo del corpo di Niylah, con la "morte di Bellamy" non aveva avuto modo di assimilare che una parte del dolore che ta per lei. Il senso di colpa arrivò, facendole serrare la gola. Era morta per colpa sua, ricordò. In quel momento come se bellamy avesse udito i suoi pensieri aprì gli occhi, la guardò e disse: "hey sei già uscita dall'inferm..." notò negli occhi di lei che qualcosa non andava "stai bene? Vuoi che chiami Jackson?"
"Non è la ferita è solo che...pensavo a Niylah, alla sua morte e..."
Non doveva continuare Bellamy si precipitò da lei le afferrò le spalle e la costrinse a guardarlo negli occhi.
"Non dirlo! Non è colpa tua! Non ho intenzione di vederti soffrire ancora! Hai subito troppo per farti del male anche da sola! Non hai colpe l'unico responsabile pagherà per tutto ciò che ha fatto una volta per tutte, per tutte le morti, per Madi, Abby, Niylah..." e poi sfiorandole le braccia, poi la pancia e infine il collo con molta delicatezza "per ciò che ha fatto a te". La sofferenza gli riempì lo sguardo.
"Mi dispiace Clarke" disse poi e lei allarmata lo guardò "per non averti protetta...l'avevo promesso, ma non l'ho fermato, non ti ho trovata prima che ti facesse del male"
Le guardò ancora il collo e non trattenne le lacrime. Lei allora disse:
"Bell...tu mi hai salvata ancora! Mi salvi sempre dal primo giorno, anche ora mi stai salvando, ogni giorno amandomi mi salvi anche da me stessa. Io ti amo, e faremo pagare a Russel anche questo" la sua mano fini sulle costole di lui sopra le quali c'era ancora una piccola benda. Lui non parlò, la baciò e la prese in braccio. L'appoggiò sul letto e la strinse a sé.
"Non ci credo che sei mia" lei rise. Si girò a guardarlo "sono tua". Lui sorrise.
Si addormentarono, stavano bene insieme nonostante tutto.

~𝘼𝙡𝙬𝙖𝙮𝙨 𝙗𝙮 𝙮𝙤𝙪𝙧 𝙨𝙞𝙙𝙚~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora