La lama dell'Esilio

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Fray dopo aver ristabilito l'armonia nella riunione si recò con una carrozza guidata da due folletti nella biblioteca del castello di Lyron, nella Valle dei Cavalieri, e s'informò sulle zone del regno in cui si trovava. La prima cosa che volle vedere era la Montagna Capovolta, che era la sede di Zorack. Vi era narrata una leggenda:

Una volta i Monti Giganti erano cinque. La montagna più alta si vantava perché diceva che le sue sorelle erano inferiori. Ma la grande maga Amirar, che viveva all'interno della montagna più bassa, volle punire la montagna vanitosa, spingendola fuori dal regno e capovolgendola. Si dice che la montagna pianga ogni giorno senza sosta e che il grande pino che vi è sopra, il Pino Maledetto, sia la sorgente di queste lacrime, ovvero la Cascata Maledetta.

Poi Fray cercò altri libri per approfondire la sua ricerca. Dopo mezz'ora trovò un qualcosa di strano... sembrava una leva a forma di foglia incastrata tra i libri. Molto incuriosito, la tirò e, sotto i suoi piedi si aprì un corridoio che scendeva nel sottosuolo. Sembrava un passaggio segreto!

Cominciò la discesa nel sottosuolo per arrivare in una specie di cantina. C' era un tavolino di legno su cui c' era una pila di libri; uno in particolare sembrava un diario. Al centro della stanza c' era un manichino indossante un'armatura molto particolare: aveva una felpa nera con cappuccio. All'interno era fatta di lana. Il corpo era protetto da una corazza d'argento, con rifiniture in oro. Poi c' era una cinghia che passava per la spalla piena di foderi. Questa reggeva una borsetta sul fianco.

Ai piedi di questo manichino c'era un bauletto d'oro; sfortunatamente era chiuso da un lucchetto a forma di teschio.

Dopo si diresse verso la pila di libri, prese il diario e lo aprì;lesse alcune pagine che rivelavano l'esistenza di una lama magica. Dicevano che quest'arma era un flagello utilizzata dal paladino Avalon per distruggere il Regno del Male. Alla fine di queste pagine c' era una chiave. Fray, senza esitare, cercò di aprire il bauletto d'oro. Appena la mise dentro la serrature, la chiave cominciò a girare da sola... e poi il baule si aprì. Una luce abbagliante accecò il ragazzo. Poi una spada lucente dal verde splendente bordata d' oro uscì fuori dal baule. Galleggiava a mezz'aria. Allora indossò l'armatura e mise il diario nella borsetta e la spada che galleggiava davanti a lui e in un fodero della cinghia.

Poi improvvisamente si sentì un rumore improvviso. Corse fuori dalla cantina in cui si trovava e uscì dal castello.

La terra di Sempian - Lo stregone oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora