L'orco maledetto

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Ad un tratto ebbe un'idea. Si diresse verso la Valle dei Cavalieri. Si ricordava di aver visto delle stalle quando era andato nella biblioteca. Allora pensò:

-Beh, tra kinaren e cavalli di pietra, ci sarà pur un drago o un grifone che mi possa condurre fin lassù, no?-.

Quando arrivò nella valle era ancora tutto in fiamme e in rovina. Il castello di Lyron era affianco ad una stalla gigantesca. Era alla pari di un castello. Entrò nell'edificio e rimase a bocca aperta. Anche questo stava andando in rovina, ma le gabbie erano ancora chiuse. Al loro interno vi erano unicorni, cavalli, leoni, kinaren, basilischi, grifoni, draghi ed altri animali. Sembrava uno zoo. Quegli animali sembravano tutti addomesticati. Prese un drago perché era meravigliato dall'idea di guidarne uno. Quel drago era grande come una giraffa. C'era un cartello davanti alla gabbia che diceva: drago blu "Auron". Mentre stava per aprire la porta di sbarre di cristallo nero, la sua attenzione fu attirata da una porta sfondata che pendeva. Era infondo dal lungo corridoio che formava la stalla. Era la più grande tra le altre gabbie. Si avvicinò ad essa e lesse il suo cartello: "orco maledetto delle paludi- ATTENZIONE!- questa bestia è ribelle". Gli vennero i brividi. Ad un tratto sentì un rumore dietro di lui... le sue pupille si rimpicciolirono. Stava guardando una creatura alta il doppio di lui, dalla corazza nera e dalla pelle blu elettrico. Aveva un elmetto di cristallo nero a forma di teschio sulla cui fronte c'era uno spazietto vuoto. I suoi polsini erano borchiati. La creatura accelerò il passo e si diresse verso Fray. Ad un tratto disse con voce rauca:

-Sei morto!-. Il ragazzo incominciò a correre verso di lui ed estrasse la balestra. Poi scoccò un colpo verso la creatura ma invano. Quest'ultima bloccò la freccia con in pugno. Fortunatamente si distrasse e permise a Fray di dirigersi verso in portone d'ingresso. L'orco incominciò a rincorrere il ragazzo. Il ragazzo si ritrovò dinanzi al muro laterale del castello di Lyron. Era in trappola. Guardò bene e vide una finestra in alto, quasi al centro della parete. Si affidò alla sua abilità nel saper praticare il parkour per arrampicarsi fin lassù. Arrivato sul davanzale sfondò il vetro con un fendente e saltò giù, entrando nella sala da pranzo della dimora. Pensava di aver seminato l'orco ma ad un tratto la creatura sfondò il muro e lo afferrò con entrambe le mani. Incominciò a stritolarlo. -Non hai più scampo- disse. Fray stava urlando per il dolore. Poi vide quello spazietto sulla fronte. Aveva la stessa forma del cristallo che aveva preso. Allora gli venne un'idea.

-Lo pensi tu!- disse il ragazzo. Poi con un grande sforzo estrasse la Lama dell'Esilio e la conficcò nella mano dell'orco. Questi lasciò la presa . Poi Fray balzò sul braccio della creatura e piantò il cristallo nello spazietto. Subito l'elmo si sgretolò facendo vedere l'orribile faccia mentre la pelle perse luminosità diventando di un verde sbiadito. Poi si inginocchiò e cadde a terra. L'aveva sconfitto.

La terra di Sempian - Lo stregone oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora