L'isola dei Re

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Proprio nel momento in cui stava per infilzarlo, Fray sguainò la spada e colpì Zorack al petto con un fendente. Altair brillava insieme all'amuleto. Lo stregone incominciò a ridere.

-Tutto qui quello che sai fare?- domandò quest'ultimo. Il Cavaliere del Ghaccio non rispose ma si affrettò a colpire di nuovo Zorack. Sta volta non ci riuscì: infatti venne preso di nuovo per la gola. Lo stregone puntò lo scettro contro il muro che, magicamente, incominciò a sciogliersi, come metallo fondente, creando un cerchio. Al che Zorack scaraventò Fray dentro il cerchio con una grande potenza. Fece un grande volo e... cadde dalla montagna...

-Vediamo se sai resistere ad un impatto del genere!- esclamò lo stregone con una ghigno malefico. Arquen era impotente davanti a quella scena. Stava quasi per scoppiare in lacrime, credendo che Fray fosse morto... .

Era notte fonda; Fray si trovava a terra su una spiaggia. Era tutto bagnato. Si alzò e si guardò intorno. Si trovava su un'isola... un'isola molto strana... la spiaggia, guardando all'orizzonte, sembrava infinita. Invece, oltre questa, c'era una foresta tropicale. Ma un fatto lo aveva incuriosito: dal centro della foresta proveniva un fascio di luce viola che andava verso l'alto. Così vi si diresse contro. Si sentivano molti fruscii. Guardando in alto notava che la luce era sempre più vicina. Dopo un po' la vegetazione incominciò a farsi più intensa. Il sentiero svanì e quindi Fray dovette sguainare la sua spada per tagliare le piante. Qualche minuto dopo si ritrovò dinanzi ad un grande tempio. Aveva delle colonne di marmo sulla facciata dell'ingresso, che davano le spalle ad un'enorme porta che era bloccata da un grande masso. Così il Cavaliere del Giaccio lo congelò con la sua balestra e poi lo ruppe con la spada. Vi entro e s'incamminò all'interno di un lungo corridoio buio. Non si vedeva niente così Fray fece illuminare l'amuleto con il potere assegnatogli da Lady Melenie per fare un po' di luce. Dopo un po' arrivò in una stanza illuminata da una strana e grossa pietra: era lei a dare origine al fascio di luce viola. Questa era posizionata al centro della stanza ed era circondata da una recinzione di ferro. Sopra di essa, (nel tetto), c'era un foro che permetteva alla luce di uscire. Dinanzi a lui e alla pietra c'era un piedistallo su cui c'era un rotolo. La stanza era circolare e presentava sulla parete sette nicchie nella quale c'erano delle statue rappresentanti dei re. Quel tempio era dedicato a loro. Sotto le statue c'erano dei piedistalli sui quali erano presenti degli stampi raffiguranti delle spade. Probabilmente una volta vi erano le Sette Spade degli Elementi. Infatti notò che in uno di quei stampi era raffigurata la forma di Altair. Allora la andò a mettere lì dentro. Improvvisamente questa si illuminò insieme ad una targa sotto la statua su cui c'era scritto: "Naivy Re del Ghiaccio". Dopo andò a dare uno sguardo al rotolo. Era aperto. Sul punto in cui era aperto vi erano delle profezie:

la Terra di Sempian tra centoquaranta anni verrà attaccato da uno stregone del Regno del Male che cercherà di impossessarsi di questo mondo. I nostri salvatori saranno tre ragazzi provenienti dalla terra. In particolare uno di essi sarà il ragazzo che sconfiggerà lo stregone; egli è il prescelto...

Fray rimase impressionato da quelle parole. Erano le stesse parole che aveva detto Zorack. All'improvviso sentì un fruscio molto vicino a lui. Allarmato estrasse la Lama dell'Esilio. Si guardò in intorno, ma non vide niente. Poi il rumore si fece risentire... all'improvviso Fray si voltò e vide una strana creatura. Era un vero e proprio mostro: aveva sei zampe ed era di colore blu e bianco. I suoi piedi erano formati da tre artigli. La bocca era un rombo dotato di denti affilati e di una lingua di rettile. I suoi occhi erano posizionati accanto alla bocca, e ne aveva sei, per giunta. Il Cavaliere del Ghiaccio ebbe così tanta paura che se la diede a gambe levate. Il corridoio buio gli aumentò il terrore. Mentre correva sentiva i versi assordanti e paurosi di quella bestia. Appena uscì dal tempio si accorse che davanti a lui ce n'erano altri due. Era circondato. Sguainò Altair ed usò il potere che aveva usato per uccidere il servitore che era nella Foresta delle Fate. Piantò la spada al terreno e si formò una crepa che fece cadere i due mostri che aveva dinanzi in un abisso. Poi si voltò e vide il mostro di prima.

-Che diavolo faccio adesso!- urlò Fray che puntò la spada verso il mostro. All'improvviso un fascio di luce bianca uscì dalla lama e congelò il mostro. Guardò la spada e disse:

-Non finisci mai di stupirmi, eh? Ma adesso... vorrei sapere dove mi trovo...-. Poi guardò in alto e vide la Montagna Capovolta. Era accanto alla luna.

-Devo tornare lassù!- detto ciò notò che gli era caduto un foglietto dalla borsetta in cui era il diario che aveva trovato nella cantina. Lo prese e vide una mappa. Era un'isola che aveva una foresta il cui centro era occupato dal disegno di un tempio. Era l'isola su cui si trovava! Poi diede uno sguardo dietro il foglio e lesse ciò che c'era scritto:

L'Isola dei Re è abitata da una specie particolare di kinaren. Inoltre c'è un tempio dedicato ai Sette Re degli Elementi

Letta quella scritta volle tornare nel tempio. Fortunatamente non incontrò nessun altro kinaren. Diede uno sguardo a quella pietra. Sembrava cristallo nero. Ad un tratto notò che dietro la pietra c'erano delle scale discendenti che percorse. Qualche minuto dopo arrivò alla fine delle scale. C'era un lungo tunnel illuminato da alcune torce che erano sulle pareti. Per terra c'erano alcuni centimetri d'acqua. Così incominciò il lungo cammino che lo avrebbe condotto alla fine del percorso. Quando uscì dal tunnel vide una serie di montagne all'orizzonte. Era la Valle dei Cavalieri! Era tornato nel regno. Alle sue spalle c'era un grande pietra come quella che si trovava nel tempio. Era quasi mattina. Si guardò un po intorno per vedere se c'era qualcuno. Dato che non c'era anima viva ne approfittò per fare un sonnellino. Si sveglio dopo due ore. Dopo essersi stiracchiato un po tornò a vedere la grande pietra. Prese il diario per vedere se c'era qualche informazione su una grande pietra emanante luce viola. Dopo aver sfogliato alcune pagine trovò dei disegni che mostravano una grande pietra con sotto la sagoma di un grifone. Sopra al disegno c'era una scritta che diceva: "Meteorite del Cristallo Nero". Rimise il diario nella tasca e vide che c'era un carretto accanto alla pietra. Conteneva dei piccoli cristalli neri. Si avvicinò al carro e ne prese uno. Poi guardò in aria per cercare di vedere la Montagna Maledetta. Quando la vide cercò di inventare un modo per risalirci sopra

La terra di Sempian - Lo stregone oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora