Maria Maddalena Ivanov, Villa Ivanov, New York.
Quattro settimane e nessun progresso. Ventotto fottuti giorni in cui rimanevo in quella casa con la paura che i quattro fratelli Ivanov non sarebbero tornati.
O almeno, non interi.Ma avevo un piano.
Era un'idea suicida e probabilmente Dimitri mi avrebbe odiata, ma era l'unico modo per conoscere le reali intenzioni di mio padre.
Composi il numero di mio interesse e mi portai il telefonino all'orecchio. Prima che la faida tra Chicago e New York si intensificasse, io e Marcella, la sorella di Angela, avevamo trascorso molte estati insieme e pregai rispondesse a quel dannato telefono, memore della nostra amicizia.
"Pronto?"
La voce candida di Marcella mi fece deglutire a vuoto.
"Marcella sono io, Maria."
Attesi paziente che mia cugina recepisse l'informazione e quando la udii camminare, ripresi a respirare: almeno non aveva chiuso la chiamata senza ascoltarmi.
"Mary, lo sai che non possiamo sentirci, siamo in guerra. I pezzi di tuo cugino sono stati recapitati un mese fa e tuo padre é fuori di sè dalla rabbia."
"Ho bisogno di vederti, Marcella."
Non le diedi tempo di crogiolarsi nelle sue spiegazioni e tagliai la sua filippica con quelle semplici e chiare parole.
"Sei impazzita?!"
"Devo sapere cosa mio padre ha intenzione di fare!" Sbottai. "Non posso credere che sposerà Angela. Te lo chiedo come tua cugina, come ex membro dei Tagliagole, non come moglie del Boss della Drakta."
La sentii deglutire all'altro capo della linea e compresi due cose: anche lei era contraria a quel matrimonio e la mia bugia non era stata scoperta.
"Mary," disse con voce addolorata. "Io ti voglio un bene dell'anima, ma se scoprissero -
"Non lo faranno." Spinsi. "Ho bisogno di parlarti, ho bisogno di capire tutta questa situazione e tu sei l'unica che mi può aiutare. So che odi Teodoro e che non vuoi che tua sorella finisca come te, aiutami," bisbigliai.
"Non sei leale, Mary."
Un punto per lei: tirare in ballo la sua relazione con Teodoro non era stato molto intelligente, ma sapevo quanto odiasse suo marito. Era stata sfortunata, così come Valentina, ma Teodoro era assai peggio, considerato che si portava a casa anche delle puttane.
"Ho bisogno di te, Marcella."
Il tempo si dilatò e per un po' non udii nient'altro all'altro capo del telefono; poi, un sospiro triste mi diede conferma delle sue intenzioni.
"Incontriamoci alla biblioteca civica della periferia Ovest, angolo Fantasy. Fai in modo che i tuoi bodyguard non ti seguano, tra mezz'ora. Fortunatamente per te sono a New York per un incontro con i Tagliagole, ma non ho molto tempo."
Chiuse la chiamata e mi abbandonai contro l'armadio, respirando lentamente. Era un rischio; un dannato rischio, ma non potevo rimanere con le mani in mano. Non quando Luca, Dimitri, ed i suoi fratelli erano là fuori a rischiare la vita ogni singolo istante della mia stupida permanenza in questa villa. Indossai dei jeans e un pullover turchese a collo alto, optai per delle scarpe da tennis e una piccola borsetta, così da essere comoda.
"Viktor," chiamai il mio bodyguard mentre correvo giù dalle scale. La mia eccitazione gli fece corrugare le sopracciglia. "Dovrei andare alla biblioteca civica del quartiere Ovest." Mi morsicai il labbro inferiore, ma quando notai che agguantò il telefonino per chiamare Dimitri, mi infuriai. "Oh, ma dai, non posso nemmeno andare in biblioteca?"
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Promessa |THE NY RUSSIAN MAFIA #1
ChickLit[COMPLETAMENTE REVISIONATA✨] Maria Maddalena Salvatore, figlia di Antonio detto "Nino" Salvatore è la più giovane tra gli eredi del Boss dei Tagliagole di New York. Fatica a trovare la sua strada, in un mondo che non le concede possibilità di scelta...