Maria Maddalena Salvatore, Villa Ivanov, New York.
La mattina seguente, quando udii dei rumori provenire dal bagno decisi di abbarbicarmi dentro le lenzuola; mi morsicai il labbro in maniera convulsa, combattuta dalla mia stessa curiosità e dalla mia stessa smania. Come mi sarei dovuta comportare? E perchè avevo quella dannata voglia di riassaporare la deliziosissima nota di brezza oceanica e di neve fresca?
Dimitri uscì dal bagno vestito solo con un costume rosso, che lasciava scoperti i fasci muscolari del torace possente, degli addominali scolpiti e quella V, così deliziosamente invitante.
Saltai giù dal letto con un movimento brusco, senza accorgermi che la mia camiciola di seta mi coprisse a stento le forme. Finsi indifferenza, ma lo sguardo predatorio di Dimitri mi diede conferma dei miei sospetti.
"Buongiorno," squittii mentre mi avvicinai con cautela all'uomo.
Ad ogni passo potei osservare i suoi muscoli tendersi maggiormente e solo quando gli fui vicino, troppo vicino, mi concessi di sollevare gli occhi marroni ed incontrare i suoi ghiaccio. Fui destabilizzata dalla bramosia che ne lessi, ma decisi di essere audace: mi sollevai sulla punta dei piedi nudi e gli scoccai un bacio a fior di labbra, sorreggendomi con le mani contro al suo petto. Quando mi ritrassi, arrossii visibilmente e chinai il capo.
"No." Dimitri mi afferrò il mento tra pollice e indice e mi costrinse ad incontrare di nuovo quelle sue pozze gelate. "Non vergognarti." E si chinò di nuovo per baciarmi. Un lieve bacio, completamente differente da quello territoriale della notte prima. "Mai."
"D'accordo." Annuii con lentezza mentre il mio mento era ancora ancorato alle dita lunghe e flessuose di Dimitri. "Ieri sera..." Mi schiarii la voce. "Hai avuto qualche problema? Ora è tutto a posto?" Lo osservai irrigidirsi e per questo motivo mi affrettai ad aggiungere: "non voglio conoscere i dettagli, ma non sembravi molto in te, mi chiedevo solo se fosse successo qualcosa."
Non ci toccavamo più, ma il nostro calore si irradiava ad ondate e fu destabilizzante.
"Tutto a posto, abbiamo avuto un contrattempo." Mi accarezzò il braccio e mi sorpassò. "Ah, Maria?"
"Sì?" Ruotai sui talloni e lo fronteggiai.
"La sera scorsa mi sono dimenticato di dirti che è giunto il momento di presentarci in società, il senatore darà una festa questo sabato e ieri ci hanno recapitato gli inviti."
Annuii, conscia degli imminenti impegni pubblici e pronta a sparire dietro la porta del bagno, ma mi bloccò ancora.
"È un senatore che è sul nostro libro paga, gli abbiamo concesso qualche favore in passato ed ogni tanto continuiamo ad aiutarlo." Mi stupii di quella sincerità, ma lui proseguì indisturbato. "Sono convinto, che se volessi comprarti un abito, Viktor ti accompagnerebbe più che volentieri in uno dei negozi in centro a New York; come ti ho già detto nei nostri primi incontri, sei libera di recarti ovunque tu voglia a patto che Sergej o Viktor ti scortino. Purtroppo oggi Sergej ha un lavoro da sbrigare, quindi hai a disposizione solo Viktor."
Si sistemò meglio l'asciugamano sulle spalle e sorrise.
"Dimitri." Bloccai la sua ritirata. "Grazie per le informazioni."
"Sei mia moglie." Scrollò le spalle.
"Ma non eri obbligato, per cui, grazie."
Mi chiusi la porta del bagno alle spalle e mi concessi una lunghissima doccia fredda.
Un'ora più tardi, dopo essermi vestita ed evitato come la peste la finestra che dava sulla piscina, scesi di corsa le scale. Trafelata, andai a sbattere contro Ivan, che mi sorrise enigmatico; in risposta, gli spettinai i capelli e continuai la mia discesa. Mi scapicollai verso la sala da pranzo ed ingurgitai il caffè ancora caldo e due biscotti.
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Promessa |THE NY RUSSIAN MAFIA #1
Romanzi rosa / ChickLit[COMPLETAMENTE REVISIONATA✨] Maria Maddalena Salvatore, figlia di Antonio detto "Nino" Salvatore è la più giovane tra gli eredi del Boss dei Tagliagole di New York. Fatica a trovare la sua strada, in un mondo che non le concede possibilità di scelta...