Maria Maddalena Ivanov, Villa Ivanov, New York.
Non appena percepii le coperte a contatto con il mio corpo, mugolai di piacere e mi allungai per afferrare il braccio di Dimitri.
"Dim, vieni qui."
Ci avevo pensato tutta la sera e, per come stavano andando le cose tra di noi, avevo deciso di fare il grande passo. Avevamo entrambi atteso fin troppo.
"Dim?" L'uomo rise a bassa voce al mio diminutivo, ma si sdraiò nel letto. "Dimmi, Mary."
"È bello, è americano ed io non sono solo italiana." Gli risposi ad occhi chiusi, godendo del suo calore e del suo profumo. "Qual è il diminutivo russo?"
Ma c'era una nota acida sulla maglietta, che mi disturbò.
"Dimka."
Mi abbracciò e gli strofinai il naso contro al collo; lo sentii irrigidirsi e quello strano odore si intensificò.
"Dimitri, è successo qualcosa?" Aprii gli occhi e fissai la contusione sulla mascella. "Ti fa tanto male?" Chiesi, senza ovviamente entrare nei particolari del possibile problema.
Al suo silenzio gli accarezzai la guancia con cura, seguendo il perimetro del rossore con la punta dei polpastrelli e Dimitri mi afferrò la mano per baciarmi le nocche.
"Ho bisogno di parlarti." Si sollevò dal letto e iniziò a camminare avanti e indietro nella stanza. "Non, non so come renderlo più semplice."
Acquisii una posizione seduta e appoggiai le mani in grembo, aspettando.
"Puoi dirmi tutto, lo sai." Annuii di fronte alla sua espressione confusa. "Mi fido di te, Dimitri, davvero."
"Ne sono onorato." Si inginocchiò di fronte ai miei piedi e mi prese le mani tra le proprie, guardandomi con espressione triste. "Per questo devo dirti che tuo fratello..."
Crollai in avanti e se non fosse stato per le sue braccia, sarei caduta per terra.
"Ti prego, dimmi che è vivo, ti prego, Dimitri." Gli abbracciai il collo con le lacrime agli occhi. "Per favore."
"È vivo." Annuì lui e mi spostò una ciocca di capelli dal viso. "È vivo, un po' ammaccato, ma vivo. È qui alla villa ubriaco e lo sta visitando il nostro medico."
Aumentai la presa intorno alle sue braccia e appoggiando la fronte contro la sua spalla, rilasciai un lungo respiro.
"Grazie, Dimitri, grazie, davvero." Mi leccai le labbra. "Sono, sono profondamente grata della tua ospitalità."
"Ci ha offerto la sua lealtà, Maria." Mi accarezzò la schiena. "Tuo padre ha cercato di ucciderlo, ma non abbiamo compreso il motivo, sappiamo solo che Nino ha accettato di sposare Angela Gamba."
Mi allontanai da Dimitri e battei più volte le palpebre, per poter mettere a fuoco la scandalosa notizia.
"Mio padre con la nipote di mia madre, una di Chicago?! Sua nipote?" Un conato di vomito rischiò di erompere, ma deglutii. "Ha cinquant'anni e lei solo diciassette! Quel brutto stronzo pezzo di merda!" Imprecai, non riuscendo a trattenermi e dalla sorpresa che lessi sul volto di Dimitri, dedussi che quello scoppio fu inaspettato anche per lui. "Perché quel bastardo figlio di puttana voleva uccidere mio fratello?"
Dimitri scrollò le spalle ripresosi un po' dal mio linguaggio.
"Ci ha detto che ha scoperto un suo segreto privato e che -
"No." Mi portai le mani nei capelli. "No, non può essere, Luca è sempre stato discreto, lui non può, non può-
"Non può cosa, Maria?"
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Promessa |THE NY RUSSIAN MAFIA #1
Chick-Lit[COMPLETAMENTE REVISIONATA✨] Maria Maddalena Salvatore, figlia di Antonio detto "Nino" Salvatore è la più giovane tra gli eredi del Boss dei Tagliagole di New York. Fatica a trovare la sua strada, in un mondo che non le concede possibilità di scelta...