ꕥPocket Watchꕥ Taekook

2.Camminare tra i libri di storia

Aprire gli occhi e risvegliarsi e ritrovarsi nel proprio sogno.

Ancora incredulo ed esastasiato dalla bellezza,sono fermo qui in uno dei campi della Francia dell'Ottocento.

Le distese di terre occupate dai prodotti del settore primario qui davanti a me,sotto il mio sguardo attento che sta fotografando tutto attentamente. Non sto usando dei concetti metaforici,ma prima di partire ho installato nei miei occhiali una camera per immortalare queste immagini.

È incredibile come stia vedendo i paesaggi che venivano proiettati davanti ai miei occhi durante la mia infanzia,come sia qui nell'Ottocento,pensare che la Tour Eiffel non è ancora stata costruita. Sono qui in Francia nella parte rurale di Parigi che sarà il teatro di rivoluzioni e trasformazioni,degnamente abigliato dalle casette che si spalmato tra i vari arrondissement*,dal via vai dei parigini,dai rintocchi delle campane di Notre Dame che si innalza in tutto il suo fascino gotico.

-Wow...- le parole di stupore escono dalla bocca degli altri.

-Senza parole,eh?-

-Non per rovinare il momento,ma avrei una domanda,come facciamo a parlare francese,se quello che lo sa parlare di più è Nam che sa solamente presentarsi?- chiede Jimin.

-Veniamo dal XXXI secolo si o no?- chiedo sperando che venga capito al volo,ma ottengo solo sguardi confusi.

-E poi sarei io quello che vive nel passato...-sospiro.

-Noi non dobbiamo ucciderci per imparare delle lingue basta solamente ingerire un pò di liquido-

-Ah giusto!- esclama Hoseok.

-Forza su bevete- li incoraggio porgendo tre bottiglie di liquido.

-Bien...**- dice Jimin.

-Ma voix en français est étrange***- dice Hoseok.

-Salut Je m'apelle Namjoon****- si presenta Nam.

-Oh siete perfetti-

-Bene ripassiamo chi siamo noi?- chiedo.

-Ragazzi?-

-Gay?- chiedono contemporaneamente Jimin e Hoseok.

-Non che,chi!- dico sbattendo il palmo della mano sulla fronte.

-Nam?- chiedo sperando che lui abbia capito.

-Siamo giovani ragazzi che viaggiano per acculturarsi,in parole povere dei giramondo-

-Grazie...- sospiro alzando le braccia al cielo.

-Allora andiamo in città per trovare un alloggio-

-Fermo piccolo avventuriero- mi ferma Nam- non possiamo presentarci così- dice riferendosi a come siamo vestiti.

Effettivamente non possiamo presentarci con maglie con loghi colorati e jeans,ci vuole un cambio d'abito.

-Ragazzi fate un giro su voi stessi e poi schioccate le dita-

Titubanti i ragazzi lo fanno e in un schiocco siamo vestiti come dei ragazzi dell'Ottocento.

Le nostre camicie lievemente ingiallite danno un senso di vissuto,i nostri panciotti o in caso di Hoseok e Jimin di gilet ci danno un tocco elegante e raffinato.

-Beh che dire sembriamo usciti da una di quelle telenovele spagnole,ma stiamo bene- dice Jimin.

-Se vuoi la prossima volta ce ne andiamo in Spagna,ma stavolta ti dovrei accontentare della Francia-

-Se ci sarà una prossima volta- precisa Nam.

-Nam come mai così pessimista,non è che sei parente di Leopardi?-scherzo.