18. Sensi di colpa

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-Quale verità?- chiesi guardando i sei che stavano parlando.

Si guardarono e poi Taehyung mi prese per mano e mi portò fuori.

Lo guardai aspettando una sua risposta.

-Jungkook vedi non sono stato del tutto sincero con te- è agitato e lo vedo bene.

-Principalemente su due cose-

-Una delle due influenza molto il nostro rapporto e la seconda è legata alla prima,ero già consapevole che non fosse qualcosa di marginale,ma di incidentale eppure ho creduto di poter ignorarla-

-Ma il viaggio mi ha ricordato questo particolare-

-Spiegami-

-Non saprei farlo Jungkook- iniziò improvvisamente a singhiozzare.

-Non dire così,fallo anche con la metafora più incomprensibile al mondo,ma fallo- dissi provando ad avvicinarmi a lui,ma lui mi respinse.

-Non avvicinarti Jungkook-

-Anche se penso sia troppo tardi- sussurrò,ma non riuscii a collegare questa frase.

-Taehyung è successo qualcosa durante il viaggio? I-Io non capisco-

-Non è il viaggio è tutto,è la pioggia,il Sole che sorge all'alba,il cibo che mangio,l'aria che respiro,quello che sento non dovrebbero esistere- iniziò seriamente a piangere,ma come prima respinse il mio tentativo di avvicinarsi.

-Q-Quello che senti?-

-Non dovrei sentire tutti questi sensi di colpa,avevo rinunciato a provarli anni fa,ma sono ricomparsi,come è anche ricomparso l'amore-

-Già ho detto amore. Ho sperimentato una sola volta questo sentimento,eppure sono sicuro di esserci ricascato con tutte le scarpe- disse fissando le sue scarpe.

-Pensavo che fosse stata solo una semplice cotta o che la mancanza di affetto nella mia vita mi avesse condotto ad avvicinarmi a te,ma il viaggio mi ha fatto capire che mi sono innamorato di Jeon Jungkook-

-Sei innamorato di me?- avevo iniziato anche io a piangere per le sue parole.

Pensavo che Taehyung mi dava forza,speranza e felicità perchè ne aveva da dare,invece racimolava quella che era rimasta e la diffondeva a me.
Penso che amare sia anche questo dare felicità all'amato anche se non ne ha e questo sono disposto a fare.

-Esatto un orribile bugiardo è innamorato di te. Sono un manipolatore,ho manipolato te nella speranza di alleviare i miei sensi di colpa;pensavo che se avessi reso qualcuno un pò più felice sarei stato meglio con me stesso.
Non avevo calcolato che mi sarei affezionato e che sarei finito per fare lo stesso errore- alzò lo sguardo mostrandomi i suoi occhi lucidi.

Taehyung piangeva e continuava a farlo senza che io potessi avvicinarmi,il mio cuore si sentiva colpevole ad amarlo e farlo sentire così male.
Amavo qualcuno facendolo soffrire.

-Taehyung so che hai mentito per delle ragioni e se tu ti consideri un manipolatore allora posso considerarmi uno sfruttatore.
Ti ho usato per conoscere il mondo e l'amore senza pensare che potessi avere problemi con uno dei due,pensavo che stessi bene,ho visto una sola volta le tue lacrime e solo una volta ho visto al tua tristezza,ti prego non raccontarmi ei tuoi errori,ma di ciò che ti affligge e angoscia- quasi urla quelle parole,era un urlo disperato che cercava di comunicare "Ehi! Io sono qui! Usami pure per sfogarti,tanti lo fanno,ma tu non sei tanti".

- J-Jungkook io...h-ho bisogno di stare da solo-la sua voce si era fatta tanto piccola da essere quasi inesistente.

-Tae...so cosa vuol dire solitudine,ma accetto la tua scelta,ricorda solo che  sono qui,ok?- dissi allargando le braccia.

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