-Secondo me è una strega.- disse una ragazza alle mie spalle. I capelli castani e la carnagione chiara, i suoi occhi erano viola, lilla per la precisione. Impossibile non riconoscerla.
-E tu saresti la sirenetta?- camminava perfettamente sulle sue gambe.
-Impossibile, le streghe si sono estinte.- rispose Dita Di Polvere.
-Sono in via di estinzione ma non si sono ancora estinte.- lo corresse il ragazzo che mi aveva aiutato ad alzarmi.
-Smettetela di parlare di me come se non fossi qui.- gli intimai. In un secondo il ragazzo che mi aveva aiutato ad alzarmi, che ora si trovava alle mie spalle, mi si parò davanti ad un centimetro dalla mia faccia. -Ma che cazzo...-
-No, non sono umano, come nessuno di noi qua dentro, inclusa te. Quindi dimmi, che cosa sei?-
Passo un attimo. -Tu non hai idea di cosa sia lo spazio vitale, vero?-
Il ragazzo sembrava impassibile al mio commento. Non potevo dirgli cosa ero. Se c'era una cosa che mi ricordavo di mia madre erano i suoi insegnamenti. "Non dire mai che cosa sei, Lily. A nessuno. Le streghe vengono perseguitate da millenni, se qualcuno saprà che cosa sei non esiterà a bruciarti al rogo". Avevo tra i due e i tre anni quando mi faceva questi discorsi. Che madre amorevole, vero?
-Baciami.- mi ordinò il ragazzo.
-Col cazzo.- risposi tirandomi indieto.
Lui sorrise mostrando due fossette da far perdere la testa. -È una strega.- annunciò ai suoi amici.
-Non è vero, le streghe non esistono.- risposi io.
-Vedi Biondina, ti sei materializzata in questa stanza, cosa che solo pochi soprannaturali possono fare, e inoltre il mio potere di costrizione non ha funzionato su di te, e non funziona soltanto sulle streghe.-
-Potere di costrizione?-
-Sono un vampiro, fa parte dei miei poteri.-
Ero paralizzata, avevo un cazzo di vampiro davanti e non avevo via d'uscita da quella stanza, feci un passo indietro con gli occhi sgranati nella sua direzione e per poco non inciampai su un tappeto. Perché quella stanza era piena di tappeti? Io li odiavo, accumulano polvere e basta.
-Tranquilla Biondina, non ho intenzione di farti diventare la mia cena.-
Il presentatore e Medusa entrarono in quel momento. -Voi state bene?- chiese lui.
-Si, tutto apposto papà.- rispose il ragazzo senza staccarmi gli occhi di dosso. Aspetta... papà? -Però abbiamo trovato qualcosa.-
-Che cosa?- chiese il presentatore avvicinandosi, non appena entrai nel suo campo visivo il presentatore si paralizzò. -Cristo santissimo. Erin?-
Erin? Era il nome di mia madre. Quell'uomo credeva fossi mia madre. Quindi conosceva mia madre, e magari sapeva anche che fine avesse fatto. -No... Emh... io sono Lilith. Ma mia madre si chiamava Erin.-
-Non sapevo che Erin avesse una figlia. Ma sei la sua fotocopia quindi non ho dubbi. Quanti anni hai, Lilith?-
-Diciassette.-
-Diciassette.- ripetè lui come se stesse metabolizzando la riposta. -E tua madre? Lei come sta?-
-L'ultima volta che l'ho vista stava bene, avevo quattro anni.-
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Supernatural - The Freaks' circus
FantasyLilith Smith è una strega abbandonata da sua madre da piccola, ma nonostante la sua infanzia turbolenta è riuscita a farsi una vita tra gli umani fingendosi una di loro, convinta che non ci fossero altri come lei. Finché una sera ad un circo degli o...