Ventinove

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Sei giorni... sei giorni e nonostante tutti mi dicevano che avrei vinto, io sapevo che avrei perso, avrei preferito morire che diventare come mia madre, che rischiare di ferire le persone che amavo, perché nonostante faticassi ad affezionarmi alle persone cominciavo a tenere ai ragazzi del campo, a Katherine, Hardin, Seth... ma soprattutto a Kay. Malachai Mills aveva il potere di farmi incazzare come pochi, ma anche di farmi calmare, far quadrare tutto e mi faceva sentire importante. Nessuno mi aveva mai fatto sentire così. Poi c'era Caleb. Il fratello di Cleo-la-vipera. Caleb non era come sua sorella, era simpatico, e speso passavo notti intere seduta su una panchina a fumare con lui. Come quella sera. Alle due di notte, mentre tutto il campo dormiva, mi ero infilata un giaccone pesante marrone chiaro e mi ero seduta sulla panchina appena fuori la mia tenda, mi ero girata un drum e lo avevo acceso con le mie mani. Caleb si era seduto accanto a me e stava fumando anche lui. I serpenti sulla sua testa ondeggiavano e si pizzicavano tra di loro.

-Mi sono sempre chiesto come hai scoperto di essere una strega, insomma, hai detto di essere cresciuta in un orfanotrofio, quindi come hai fatto a capirlo?- mi chiese Caleb tra un tiro e l'altro.

-Mia madre mi ha abbandonato che avevo già qualche anno, me lo ha detto lei.- tagliai corto, non mi piaceva parlare di lei prima figuriamoci ora.

-Quindi non hai mai... che so... dato fuoco alla tua camera?- mi chiese curioso.

-Ho dato fuoco al coniglietto di peluche di una bambina che mi stava antipatica, ma è stato un incidente.-

-Ne sono sicuro.- rispose lui sarcastico.

-Dico sul serio.- mi giustificai io.

-Si, si, dicono tutti così.- ridacchiò.

Improvvisamente mi ritrovai davanti Balthazar. -Lilith, dobbiamo parlare. Ora.- mi disse, il tono severo, non lo avevo mai sentito così, quindi mi alzai in piedi senza protestare, salutai in fretta Caleb e lo seguii senza aprire bocca. Andammo nella sua tenda, dove Kay, Hardin e Seth erano seduti da qualche parte sbadigliando.

-Ora che siamo tutti ci dici che cosa succede?- chiese Seth.

-Dopo la vostra gita a Los Angeles è stata creata una task force per indagare su di noi, e su di voi in particolare.-

-E tu come sai queste cose?- chiese Hardin.

-Diciamo che ho un amico molto influente, e che questo amico mi ha fatto avere questi.- rispose tirando fuori da un cassetto della sua scrivania dei fascicoli con una grossa scritta rossa sopra: TOP SECRET.

-Che cosa sono?- chiese Kay.

-Dei fascicoli su di voi.- rispose Balthazar.

-Su di noi?- chiesi.

-Scommetto che quello più fino è di Kay.- scherzò Hardin.

-No.- rispose Balthazar abbassando lo sguardo. -Questo è di Kay.- spinse avanti con una mano il fascicolo più spesso di tutti.

-Come?- chiese Kay prendendo in mano il fascicolo e cominciando a sfogliarlo.

-Come è possibile?- chiese Seth. -Kay non esiste per gli umani, o meglio è morto tipo cinquecento anni fa.-

-Sapevano già della mia esistenza.- rispose lui. Poi alzò lo sguardo verso suo padre. L'espressione preoccupata. -Sanno di New Orlins, sanno che ero io.-

-New Orlins? Che cosa è successo a New Orlins?- chiesi preoccupata.

-Niente.- rispose Kay chiedendo il fascicolo e lasciandolo cadere sulla scrivania del padre. -Non è successo niente.-

-Quindi se sanno di Kay...- cominciò Hardin.

-Si, sanno anche di te.- Balthazar finì la frase al posto suo.

-Come è possibile, sono arrivato al campo quando avevo un anno, come fanno ad avere del materiale su di me?-

-Non lo so, Hardin, non so spiegarmelo. Ma la cosa mi preoccupa, e molto. Soprattutto con Erin a piede libero, se dovesse attaccare di nuovo gli umani senza farsi vedere...-

-Darebbero la colpa a noi.- finii io la frase.

-Esattamente.- confermò Balthazar.

-Quindi dobbiamo fermare Erin.- disse Seth alzandosi in piedi. -Emh... senza offesa...- guardò nella mia direzione.

-Perché dovrei offendermi? Mia madre è una pazza e va fermata prima che ferisca qualcun altro.-

-Scusate... ma come dovremmo fermarla? Non sappiamo neanche dove sia.- puntualizzò Hardin. -E non abbiamo più neanche una veggente per dircelo.-

Ripensai a Mary. A come era morta, -Credete che mia madre abbia ucciso Mary proprio per questo motivo?- chiesi senza neanche rendermene conto.

-Sono morti diversi ragazzi e ci sono stati parecchi feriti, Lily. Tua madre non puntava ad una persona in particolare, voleva fare più vittime possibili.- mi rassicurò Balthazar. Ma non mi tornava.

-Non mi torna, lei crede che gli umani sono inferiori, vuole uccidere gli umani non i ragazzi del campo. E se avesse puntato a Mary sin dall'inizio? E se il famiglio e i golem fossero stati mandati per Mary e non per me? La prima volta che l'ho vista sembrava non sapere che io fossi al campo.-

-Effettivamente tornerebbe.- rispose Kay. -Jefferson ha detto che l'hanno... scuoiata. Non hanno fatto niente del genere con gli altri. Si sono limitati ad ucciderli.-

-Non pensiamo a questo adesso, dobbiamo trovare un nuovo veggente, o la rischieremo brutta.-

Supernatural - The Freaks' circusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora