Trentadue

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Non avevo mai visto così tante macchine insieme, per lo più erano suv carichi di sovrannaturali diretti a Las Vegas, poi c'erano altre macchine, sempre cariche di sovrannaturali diretti a Las Vegas. Balthazar rimase al campo, ma Jack venne con noi, era alla guida di un suv nero e con lui c'erano Seth, Hardin, Kat e Cleo. Caleb era rimasto al campo con il preciso compito di proteggerlo da qualunque minaccia, Cleo invece aveva insistito per venire. Io ero nella fantastica Impala azzurra di Kay, lui al volante e io sul sedile del passeggero. Era stato lui a decidere di prendere la sua macchina, e anche che io sarei andata con lui, aveva detto che doveva parlarmi, e sinceramente la cosa mi spaventava parecchio. Ormai era un ora che Kay guidava, e non aveva ancora aperto bocca, il che mi agitava ancora di più, il che cominciò a farmi pensare... se chiunque altro mi avesse detto che doveva parlarmi, fossi andata in macchina con lui e per un ora non avesse aperto bocca non me ne sarebbe importato, anzi forse sarei stata grata di non sentire il suo molto probabilmente pesantissimo discorso, ma con Kay, sentivo tutto.

-Sei pensierosa.- finalmente Kay ruppe il silenzio.

-Hai detto che dovevi parlarmi.-

-Ed è per questo che sei pensierosa?-

-Tra le varie cose.-

Di nuovo silenzio, poi, dopo qualche istante: -Ho paura che quando vedrai tua madre vorrai unirti a lei.- disse Kay. E io rimasi in silenzio, sapevo che non aveva finito di parlare nonostante si fosse zittito, e volevo lasciarlo finire. -Erin non vuole farti del male, lei crede solo di essere migliore di qualunque altro essere vivente, soprattutto degli umani, e una parte di te crede la stessa cosa.- di nuovo silenzio. -Ho paura di perderti, Lily. E non voglio farlo. Non posso.- l'espressione era tirata e sofferente.

Finalmente parlai. -Non mi perderai, Kay.- il tono piatto e basso. -Te lo prometto.- quasi non feci in tempo a finire la frase che il suv dietro di noi ci fece i fari, poi accese la freccia a destra per segnalare che sarebbero entrati nella piazzola di sosta, così facemmo la stessa cosa per segnalarlo alla mini rossa fiammante davanti a noi. Entrammo nella piazzola di sosta, un paio di ragazzi andarono in bagno, altri entrarono nell' autogrill a prendere vare schifezze come panini e patatine. Io scesi dall'impala per sgranchirmi le gambe, e come al solito non feci in tempo ad aprire lo sportello che mi ritrovai Kay davanti, mi aprii lo sportello e mi porse la mano per scendere dall'auto.

-Ma che gentiluomo.- esordì Jack che si stava avvicinando nella nostra direzione.

-Chiunque dovrebbe aprire la portiera ad una così incantevole ragazza.- rispose Kay mentre mi sedevo a gambe incrociate sul cofano anteriore dell'impala e io scoppiai a ridere, come un ebete.

-Diciamo che è l'abitudine cinquecentesca.- dissi appena smisi di ridere e tirai fuori il tabacco dalla tasca del giacchetto jeans verde militare e oversize.

Kay appoggiò i palmi sul cofano della macchina e si sporse in avanti verso di me. -E qualcosa mi dice che tu l'adori.-

Mi misi un filtro in bocca. -Si, direi che non è niente male.- scherzai. Kay mi sfilò il filtro dalle labbra e mi baciò cogliendomi completamente di sorpresa, non che la cosa non mi fosse piaciuta.

-Prendetevi una stanza!- gridò Hardin abbassando il finestrino del suv nel quale era seduto, ma lo ignorammo entrambi.

-Credo di essermi perso qualcosa.- disse Jack sorpreso mantre Kay mi ridava il filtro.

-Siamo in due.- disse Cleo avvicinandosi, ma quasi non sembrava lei, la carnagione mulatta e gli occhi ambrati erano identici, ma le decine di serpenti che danzavano sulla sua testa erano... capelli. Ricci castani della stessa lunghezza dei serpenti. -Ian dice che è meglio andare.-

-Che diavolo hai fatto agli amici squamati?- chiesi io accendendomi il drum con un dito.

-Credevi d essere l'unica in grado di cambiare il proprio aspetto a suo piacimento?- chiese con quel tono che odiavo da morire.

Con un salto scesi dal cofano dell'impala. -Credevo di essere l'unica abbastanza fica da poterlo fare, ma a quanto pare è un potere molto diffuso.- mi avvicinai a Cleo squadrandola e sentii due mani prendermi per i fianchi e tirarmi indietro.

-Okay, tigre, direi che è ora di andare.- disse Kay trascinandomi nell'impala. Buttai la cicca a terra e guardai un ultima volta Cleo, sorridevo, ma i miei occhi erano tinti di nero. E giuro che per un istante mi sembrò di vederla rabbrividire, e fu il secondo più bello della mia vita. -Smettila.- mi intimò Kay e i miei occhi tornarono normali.

-Guastafeste.- commentai mettendo il broncio per tipo, tre secondi.

-Cerco solo di farti odiare un po' meno da tutti.- spiegò Kay allacciandomi la cintura.

-Da tutti?- chiesi confusa.

-Sei una strega e nessuno ha capito se tu abbia vinto o perso, e sinceramente dall'esterno sembra molto che tu abbia perso. Quindi hanno paura di te.-

-C'è una grande differenza tra avere paura e odiare.- commentai io.

-No, Lily, purtroppo non c'è.- rispose Kay mettendo in moto l'impala.

Supernatural - The Freaks' circusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora