Trenta

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Nei giorni seguenti interrogammo tutti o ragazzi del campo, inclusi quelli che venivano dal circo, ma nessuno sembrava conoscere un veggente.

-Non capisco.- disse Seth mentre rosicchiava un bastoncino di carne secca seduto a gambe incrociate sul prato intorno al laghetto. -Come è possibile che conosciamo più streghe che veggenti? Le veggenti non sono rare come le streghe.-

-Questo perché ai veggenti piace non farsi notare, mentire sulla loro natura. Mary diceva sempre che conoscere il futuro delle persone a volte poteva essere una vera e propria maledizione.- spiegò Kat abbassando lo sguardo dalla tristezza quando ripensò all'amica. Non avevo avuto tanto tempo per conoscere Mary, ma Katherine ci teneva a lei, e quando era morta era stato un brutto colpo per Kat.

Il giorno seguente sarebbe stato il mio compleanno, e io e Kay avevamo ideato un piano B. -Io e Lily avremmo un idea.- disse Kay sistemandosi sul tronco sul quale era seduto, proprio accanto a me. -Una volta che lei avrà vinto la sfida fingerà di aver perso, a quel punto sua madre la cercherà. Dopotutto Erin la voleva al suo fianco sin dall'inizio.- spiegò.

-Prima però devo vincere.- dissi io a bassa voce.

-Riccioli D'Oro, tu vincerai. Nessuno di noi ha dubbi.- mi rassicurò Hardin tirandosi su a sedere da sdraiato sul prato.

-Forse voi non avete dubbi, ma io si.- ricordai ai miei amici.

-Devi smetterla di dubitare di te stessa, Biondina. L'unico modo in cui puoi vincere è credere in te stessa.- mi disse Kay prendendomi le mani e guardandomi dritta negli occhi.

-Prendetevi una stanza!- commentò Hardin.

-Hai finito?- chiese Kay scocciato lasciandomi andare le mani.

Quando il sole calò Balthazar e Jack vennero al laghetto dove passavamo giornate intere. -È ora.- disse Balthazar.

-Ora per cosa?- chiese Seth.

-Avverrà a mezzanotte.- spiegò Jack. -Abbiamo preso una gabbia del circo e ho fatto un piccolo incantesimo che non ti permetterà di uscire da lì senza che io lo spezzi. Sai, nel caso le cose andassero male.-

-Intendi quando perderò.-

-Se perderai, Lily.-

Mi alzai in piedi. -Direi che è ora di andare allora.- guardai i miei amici, le loro espressioni erano relativamente tranquille, credevano tutti che c'è l'avrei fatta, certo erano un po' spaventati, ma credevano in me. Nonostante sapessi benissimo di non essere in grado di sconfiggere ben due demoni, loro credevano in me. Seguii Balthazar e Jack in silenzio verso il parcheggio fino all'età gabbie degli animali, Balthazar aprì un cubo senza sbarre, erano solo pareti blindate e io mi chiesi quale animale tenessero li solitamente, c'era solo una piccola finestrella molto in alto con delle sbarre. Non c'era luce, anche quella poca che sarebbe potuta entrare dalla finestrella non c'era a causa del buio, entrai lentamente nella gabbia.

-Buona fortuna, Lilith.- mi disse Balthazar prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Mi sedetti a terra, le spalle appoggiate ad una parete mentre lentamente gli occhi si abituavano al buio, non riuscivo a distinguere figure perché la gabbia era vuota, ma riuscivo a vedere le pareti della gabbia rendendomi conto dell'ambiente circostante. Non so quanto tempo rimasi seduta a terra senza fare letteralmente niente così sbuffai, ma coperto dal mio sbuffo mi sembrò di sentire un rumore, o meglio una voce. Rimasi in silenzio e tesi le orecchie. Alla mia destra qualcuno chiamò la mia voce con una voce bassa e sibilante. Scattai di lato ma quando guardai alla mia destra non c'era nessuno. In altra voce stavolta chiamò "Lilith" alla mia sinistra, mi tirai su in piedi alla velocità della luce, ma alla mia sinistra non c'era nessuno.

-Lilith Smith...- disse la prima voce.

-Lilith Jefferson...- chiamò la seconda.

-Così diffidente.-

-Così insicura.-

-Così codarda.-

-Così spaventata.-

-Smettetela!- gridai, ma le voci non si fermarono.

-Crede di essere potente...-

-...Ma non sa che cos'è la vera potenza...-

-Codarda!-

-Ragazzina!-

-Egoista!-

-Ingenua!-

-Fifona!-

-Incapace!-

-Fragile!-

-Basta!- gridai.

-Ci divertiremo così tanto con questo corpo...-

-Saremo potenti...-

-Saremo invincibili...-

-Ti spezzeremo come un ramoscello...-

-...E giocheremo con i resti...-

-Smettetela!- gridai. E per un attimo pensai che le voci si fossero fermate. Finché non scoppiarono entrambe a ridere.

-Con molto piacere...- disse una. E mi sentii attraversata da un onda gelida, poi in altra, caddi a terra sbattendo sul pavimento gelido di quella gabbia e persi i sensi.

Supernatural - The Freaks' circusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora