-Che ci facciamo qui?- chiesi confusa. Jack mi aveva portato nel bel mezzo del nulla, in realtà non ne ero sicura, la foresta era tutta uguale per me, avremmo anche potuto girare in tondo e io non me ne sarei accorta.
-Voglio capire di cosa sei capace?- rispose lui sorridendo.
-Come prego?-
-Se te lo stai chiedendo no, questo non ti aiuterà a vincere la battaglia, niente lo farà quello di cui hai bisogno è dentro di te, ma servirà a me.-
-A te?-
-Ho detto che conoscevo tua madre, beh lei era... potente. Voglio vedere se sei ai suoi livelli o no.-
Mi piacevano le sfide. -Cosa devo fare?-
-Determinata. Mi piace. Sai dare fuoco a quell'albero?-
Lo guardai di traverso, era la cosa più facile del mondo. Senza staccargli gli occhi di dosso mossi una mano verso la mia destra. -Incendia.- l'albero verso il quale puntava la mia mano prese fuoco.
-Ora spegnilo.-
Chiusi il palmo della mano e le fiamme si estinsero del tutto. -Ma fai sul serio?-
-Cosa?-
-Se mia madre era una strega potente perché poteva dare fuoco ad un albero allora io sono una dea scesa in terra.-
Jack ridacchiò. -Pensi di poter fare di meglio?-
-Ne sono sicura, ma a essere sinceri preferisco usare i miei poteri quando ne ho bisogno, non per mettermi in mostra quindi...- mi zitti. Sentivo un suono ma non capivo cosa.
-Quindi cosa?- chiese Jack.
-Shh.- lo zitti immediatamente.
-Cos...- con un gesto della mano feci chiudere la bocca a Jack.
-Tu non lo senti?- chiesi aspettandomi una risposta che ovviamente non poteva darmi.
Lui piegò la testa di lato.
-Giusto.- aprii il palmo della mano e liberai la sua bocca dal mio incantesimo.
-Io non sento niente.- Jack non fece neanche in tempo a finire la frase che qualcuno gridò.
-GOLEMMM!-
-Empras.- dicemmo quasi all'unisono e in un nano secondo entrambi ci teletrasportammo al campo. Uomini di fango inseguivano i ragazzi, erano più alti di loro, almeno due metri se non di più. Non avevano lineamenti, ne vestiti, la bocca era una fessura nera e gli occhi due sfere gialle luminose. Si facevano strada nel campo aggredendo i ragazzi, le loro mani cambiavano forma trasformandosi in armi e oggetti contundenti con i quali colpivano i ragazzi. Riconobbi subito Seth, un gigantesco lupo marrone con i suoi stessi occhi blu mare alto più di me, mi sfrecciò al fianco correndo verso uno dei golem, lo rosicchiò per bene ma ogni morso che dava non sembrava lasciare traccia, la mano del golem divenne quello che sembrava un enorme mazza da demolizione e colpì Seth sul fianco scaraventandolo addosso ad una tenda che crollò sotto il suo peso. Jack tentò un incantesimo quando un golem alle sue spalle lo sollevò da terra scaraventandolo via, questo però non lo fermò -Amilliam.- disse Jack e il golem si squagliò davanti a lui, tornò ad essere una pozza di fango.
-Lily.- mi chiamò una voce alle mie spalle, una voce che conoscevo bene, una voce che non sentivo da tanto tempo... troppo tempo.
-Mamma?- chiesi prima di girarmi. Ma non c'era mia madre dietro di me, bensì un golem. Era fermo, immobile e mi guardava. -Ma cosa...-
-Oh, bambina mia.- disse il golem con la voce di mia madre.
-Mamma?- chiesi confusa.
-Si, Lily, sono io. Non il golem ovvio, ti sto parlando attraverso di lui.-
-Ma come è possibile? Tu sei morta.-
-No Lily, ti spiegherò tutto te lo prometto. Vediamoci alla laguna al tramonto.- detto questo il golem se ne andò, e insieme a lui anche gli altri.
L'infermeria era piena di ragazzi, chi con ferite superficiali, chi con ferite gravi, e io non riuscivo a smettere di pensare a mia madre. Ero seduta su uno degli scogli del lago delle sirene mentre fumavo il terzo drum di fila.
-So che sai che fumare fa male, ma fumare mille drum di fila fa peggio.- Katherine si sedette accanto a me. -Che cosa c'è?- mi chiese con tono dolce.
Non potevo dirle che quel golem mi aveva parlato con la voce di mia madre, come non lo avevo detto a Jack quando mi aveva chiesto che cosa avessi fatto a quel golem per mandarli via tutti, o a Kay e Hardin quando mi avevano chiesto che cosa era successo così mi limitai ad alzare le spalle.
-Lilith, lo sai che mi puoi dire tutto, sei la mia prima e unica amica femmina e questo ti rende per forza la mia migliore amica. Che cos'hai?-
-Io... non posso dirtelo...-
-C'è almeno qualcosa che io possa fare per aiutarti.- chiese.
Effettivamente una cosa c'era. -Solo se mi prometti che non ne parlerai con nessuno e che non mi seguirai.-
-Mi stai spaventando... ma, si, non lo dirò a nessuno e non ti seguirò.-
-Quel golem mi ha parlato, era... non importa chi fosse, l'importante è che mi ha chiesto di incontrarci alla laguna e io non ho la più pallida idea di dove sia la laguna.-
-Era tua madre?!- chiese Katherine saltando sul posto.
-Io non ho mai detto...-
-Ma hai detto che l'unica strega che hai mai conosciuto prima di Jack era tua madre, e so che solo le streghe possono creare i golem.-
-Ti prego non dirlo a nessuno.-
-Te l'ho promesso. Ma non era morta?-
-È quello che pensavo, mi aveva abbandonato e non era più tornata a prendermi, e credere che fosse morta mi faceva stare meglio, non pensavo che mi avesse abbandonata ma solo che le fosse successo qualcosa... comunque ha detto che mi spiegherà tutto al tramonto alla laguna.-
-Ti ci porto io, ti lascio lì e me ne vado giuro, ma poi te mi racconterai tutto nei minimi dettagli, okay?-
-Okay.- sorrisi. -Ti ringrazio, Kat.-
-Di nulla, Lily.-
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Supernatural - The Freaks' circus
FantasyLilith Smith è una strega abbandonata da sua madre da piccola, ma nonostante la sua infanzia turbolenta è riuscita a farsi una vita tra gli umani fingendosi una di loro, convinta che non ci fossero altri come lei. Finché una sera ad un circo degli o...