chapter 3

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L'ufficio del signor Del Garda era lo stesso di quando aveva sostenuto il colloquio.

Le pareti color cioccolato le facevano ricordare la sua casa d'infanzia, questo la fece tranquilizzare.

<<Prego, si accomodi sulla sedia>>disse il direttore con voce rauca.

La sedia era di color marmo e molto scomoda,però Judy si accomodò lo stesso, senza discussioni.

Sopra la testa del signor Del Garda c'erano riconoscimenti, attestati e diplomi sul suo conto.

Per non parlare dei due cassettoni di legno attaccati alle pareti,pieni di distintivi e di timbri sbriluccicosi.

Persino la tenda della finestra accanto a un cassettone, scriveva a caratteri cubitali il giorno e il luogo di un concorso a cui aveva partecipato.

Insomma, il direttore era molto vanitoso ed egocentrico, e si era capito chiaramente al suo ufficio.

<<Signorina Owfel-iniziò Del Garda guardando un mucchio di fogli- ogni 31 del mese deve venire nel mio ufficio a ritirare il suo itinerario, ci sono scritti i voli che lei dovrà sostenere in questo mese,tenga>>

Judy prese i fogli in maniera molto delicata,facendo attenzione a non  strapparli.

<<Oggi-continuò il direttore guardandola dritta negli occhi-sarà il suo primo giorno, so che ha tanta esperienza e non voglio dubitare di questo, ma sarà sotto l'ala della hostess che lavora nel mio aeroporto da molto più tempo di lei,si chiama Monica, per farle capire come stanno le cose qui dentro. se il mese prossimo inizierà a essere indipendente, lavorerà in maniera autonoma>>

<<Ma certo signore,non ci sono problemi>> Judy rispose in maniera convinta,anche se lei pensava tutt'altro.

"io sono brava, la guida non mi serve,sono già autonoma" riflettè Judy tra sè, ma preferì non aprire bocca, non voleva essere arrogante e saputella.

<<Ora vada,non voglio farle fare tardi al suo primo volo,parte tra 2 ore New York-Sydney,durata stimata di 13 ore>>

Benissimo, primo giorno e le toccava un viaggio pazzesco con fuso orario,senza interruzioni.

<<Aspetti,mi sono dimenticata del suo cartellino>> disse Del Garda,mentre apriva il cassetto.

Judy prese il cartellino di ferro freddo con sopra scritto il suo nome, a caratteri color carbone.

<<Va benissimo, arrivederci>>disse Judy attraversando la porta.

Ritornò nello stesso salone dove era appena entrata 5 minuti prima e metà delle persone se n'erano andate.

<<Tu devi essere Judy. Andiamo, sei sotto mia responsabilità,tra poco partiamo>>

Alla sua destra c'era una ragazza  dai capelli color biondo cenere con gli occhiali  neri che la fissava.

<<Che aspetti? siamo in ritardo dobbiamo andare>> disse la ragazza sbuffando.

Judy prese la valigia al volo e si avviò con la ragazza in uno delle 4 porte dirette all'aeroporto.

Nuove emozioni incontrollate dominarono il suo corpo.

Il suo primo giorno di lavoro era appena iniziato.
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Ciao amici, come va?  Spero bene
I primi capitoli sono abbastanza noiosi, ma spero vi piacciano.
Spero continuate per i prossimi capitoli
Baci❤️

Un volo nel passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora