La mattina Judy si era svegliata disorientata.
Dopo la sua confessione a Nathan non ricordava più nulla.
Era ancora in divisa, si sistemó la faccia e scese a fare colazione.
C'erano Monica e Nathan che facevano colazione, si sedette senza prendere nulla.
<<Buongiorno>> Judy aveva delle occhiaie rosse, aveva un mal di testa pazzesco.
<<Non hai fame?>> La domanda era uscita dalla bocca di Nathan.
<<Non ho fame, grazie per il pensiero.>> lo stomaco di Judy era chiuso e se mangiava qualcosa,vomitava.
<<Judy devi mangiare, Shangai-Seattle, non è una passeggiata, mangia qualcosa.>>Monica era preoccupata
<<Non ho fame!>> Judy sbottó senza motivo e se ne andó,Monica e Nathan si guardarono straniti.
Dopo essersene andata, passó il tempo fuori l'hotel, seduta sui gradini, non c'era nessuno.
Le piaceva respirare quell'aria mattutina, trasmetteva felicità e quiete, che ben presto fu svanita dalla presenza di qualcuno.
<<Ti ho preso la valigia>> Judy neanche si voltó, aveva capito già chi fosse senza neanche girarsi.
Nathan si sedette alla sua destra guardando la città appena sveglia.
<<Non so che mi sta prendendo, sto dando i numeri in questo periodo>>
<<Non mangi da più di 12 ore, dovresti assumere del cibo.>> consiglio Nathan con un filo di preoccupazione.
<<Non ho fame-si toccó la testa, le faceva tanto male-ho bisogno di un'aspirina.>>
<<Andiamo in aereo e poi te la prendi, va bene?>>
Judy annuì lentamente, si sentiva vuota e senza vita.
Monica li avrebbe raggiunti dopo, nel frattempo i due rimasero da soli dentro l'aereo.
Judy prese l'aspirina sotto gli occhi di Nathan, non voleva farlo preoccupare,voleva accertarsi che JUdy avrebbe preso l'aspirina.<<Mio padre mi ha contattata> Judy disse quelle parole in un secondo,senza neanche pensarci.
Quelle parole fecero gelare il sangue di Nathan.<<Come scusa?>>Nathan sperava di aver capito male, in verità aveva capito benissimo cosa avesse appena sentito.
<<Mi ha contattata, non so come mi abbia trovata, vuole sapere come sto, vuole incontrarmi,mi sento di nuovo insicura con lui che sa dove sono, mi sono trasferita per evitare che sapesse dove fossi, mi ha trovata.>> Judy fu una macchinetta nel dire quelle cose.
<<Se ti dovesse fare qualcosa gli spacco io la faccia? Chiaro? - la mano di Nathan toccó la mano di Judy dolcemente, lei si staccó subito, Nathan ci rimase male-hai capito? Non sei da sola.>>
<<Scusa Nathan devo andare, ci aspettano tante ore di lavoro.>>
Judy non voleva essere così fredda con Nathan, si sentiva da sola e incompresa, non voleva che lui si immischiasse in questo casino.
Il viaggio era stato insolito.
Judy non aveva dormito molto durante i suoi turni di risposo, la sua mente era tormentata da pensieri.Intorno alle 21,Judy e tutti gli altri scesero dall'aeroporto per andare verso l'hotel.
Ormai ai Judy viveva negli aeroporti e negli hotel.
Non mangiava da più di un giorno,ma nonostante questo mangiò solamente una fetta di carne con della ricotta affumicata.Nathan lasció per primo la sala cena, nessuno parlava, Monica non osava parlare, non sapeva come rompere il ghiaccio.
Dopo che se ne andó Nathan, Monica iniziò.<<Fammi capire, ieri eravate cip e ciop e ora a malapena vi guardate? Mi spieghi?>>
<<Sono stata una stronza, devo andare a scusarmi, ho un peso sulla coscienza, me la sono presa con lui senza motivo.>> Judy aveva un peso sullo sromaco,si era comportata da stronza.
Senza dire nulla, uscì dalla sala e salì le scale, dalla stanza di Nathan.
La sua stanza questa volta era due piani più sopra dalla sua stanza.
Era ansiosa e agitata, stava tremando.
Senza pensarci più volte, bussó alla porta molto fortemente, Nathan doveva sentirla.Per l'ennesima volta si trovata difronte a una delle stanze di Nathan.
Nathan aprì, guardó Judy ma stava chiudendo la porta, non aveva nulla da dire, ma lei, testarda e cocciuta, con molta forza, tenne la porta aperta ed entrò.
<<Prego entra pure, tanto fai quello che vuoi.>> la sua voce era rauca e incazzata,non voleva visite,ma a Judy non importa.
<<So di essere una grandissima stronza, sto passando un periodo di merda e non puoi comportarti così.>> Judy stava partendo in quarta.
<<Io non posso comportarmi così? Ma dai Judy, ti senti? Non parli con me e te ne vai senza dare spiegazioni.>> Nathan stava iniziando ad alzare il tono della voce.
<<Capisci quello che sto passando? Sto una merda e ti incazzi, io non mi sono incazzata con Megan ho provato a sostenerti e prima ti sei sempre comportato come una merda>>
<<Ma io almeno mi sono sfogato e ti ho detto tutto lo stesso giorno, anche se mi era difficile, che cazzo, non puoi pretendere che una persona parli come vuoi tu e faccia quel cazzo che vuoi, ora vattene-Nathan aveva indicato la porta-non ho voglia di discutere.>>
<<Bene, buonanotte>> la ragazza aveva percorso la stanza e aveva toccato la maniglia quando Nathan chiamò il suo nome.
Lei si giró stranita, guardandolo negli occhi che stavano brillavnando,lui si avvicinò, non erano mai stati così vicini.
Dopo qualche secondo, Judy sperò che Nathan dicesse qualcosa, provava a dire qualcosa ma non ne uscì neanche un suono.
Senza pensarci due volte, Nathan bació Judy.
Lei neanche si oppose, non disse nulla, stava rispondendo al bacio.Le braccia di Judy erano intorno al collo di Nathan e lui con le sue braccia muscolose,circondava la vita di Judy.
Poco dopo lei urtó il tavolino, lei alzó la maglietta di lui e lui tolse la gonna di lei.
Mentre continuavano a baciarsi, si tolsero gli ultimi vestiti.Orano erano veramente vicini,senza nessun vestito che li separasse.
Le gambe di Judy erano intorno alla vita di Nathan e le sue braccia erano sempre dietro il suo collo mentre lui teneva le braccia nel suo fondo schiena.
Dal tavolino si spostarono al letto, sembravano una persona sola.
Si tuffarono sul letto, non si fermavano, avevano bisogno l'uno dell'altro,si fidavano dell'altro e avevano bisogno di contatto fisico,di stare insieme.
Per un secondo si guardarono affiatati,respiravano profondamente, ma lei non riusciva a non fermarsi, e continuó.
Judy aveva l'adrenalina nelle vene, era così carica da poterlo fare 3 mila volte.
"sto stronzo senza sentimenti, all'inizio lo odiavo e guarda ora, chi se lo sarebbe aspettato" Judy era sorpresa ma conoscendo a fondo Nathan, era sempre quello che voleva, fin dal principio,l'aveva capito solo in quel momento.Stava perdendo il controllo,Judy era sempre stata una ragazza che non perdeva mai il controllo, ma con Nathan vicino, la sua testa non ragionava più,quel ragazzo le faceva perdere la ragione.
Invece Nathan sembrava tranquillo e sereno, aveva bisogno di contatto fisico, lo stronzo senza sentimenti era molto bravo.
Per tutta la notte, i due si lasciarono i problemi dietro le spalle, ora si stavano godendo il momento,si erano scambiati piccoli pezzettini di cuore in quel momento.
Avevano condiviso molto e Judy si rese conto che il suo cuore sanguinava di meno.
Nessuno dei sue se ne rese conto ma in quel precise e istante momento, avevano curato piccolissime ferite d'altro con pochi gesti.
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Un volo nel passato
RomanceNew York: Judy Owfel una giovane donna indipendente e testarda inizia una nuova vita. Realizzerà il suo sogno che cova sin da quando era bambina: diventare una hostess. Qui farà nuove conoscenze e capirà che fare l'hostess non sarà facile, specialm...