chapter 34

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Dopo l'atterraggio, Judy scese dall'aereo in fretta e furia, non voleva vedere nessuno, voleva stare da sola nella sua camera d'albergo, doveva farsi bella per Kevin.

Appena mise piede nell'albergo la sua testa divenne una trottola, si dovette aggrappare violentemente a un comodino, per evitare di cadere.

<<Hai bisogno di una mano?>>Judy si giró e vide Nathan che stava fissando il telefono.

<<Ah si grazie,ho un giramento di testa allucinante>>

I due si misero a braccetto, e presero l'ascensore, nella speranza che Judy non morisse.

Quel minuto in ascensore fu la cosa più imbarazzante del mondo.

Nessuno osava parlare, non avevano niente da dirsi.

Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Nathan accompagno Judy in camera.

<<Sicura che riesci a posare la valigia? Ti posso aiutare?>>

<<Davvero Nathan, tutto questo non è necessario, buonanotte.>>

<<Buonanotte Judy>> la voce di Nathan era dolce, ma allo stesso tempo anche triste.
Appena mise piede nella stanza, Judy si buttó nel letto e iniziò a mangiare gli snack del frigorifero.

Non aveva voglia di mangiare sotto, vedere Nathan Monica o Kevin.

Oddio si era dimenticata, doveva vedersi con Kevin, la cosa la fece saltare.

Aveva ancora del tempo a disposizione.
Si cambió e guardó la televisione.
<<Chissà quando arriva>> penso Judy tra sé.
Neanche il tempo di pensare che bussarono alla porta.

Judy spolveró il letto dalle briciole di patatine, si guardó allo specchio e aprì la porta.

Era Kevin con una bottiglia di vino e due calici.

<<Ho comprato del vino rosso, spero non ti dispiaccia>>
<<Ma no figurati, entra>>
Judy chiuse la porta e si sedette sul letto.

<<Dai apri questo vino>> Judy stava sorridendo, quando vedeva alcool, vedeva il suo fidanzato.

<<Allora Kevin, raccontami un po' di te>>
<<Faccio l'hostess da tanto tempo, ma sono stato appena trasferito, ho un bel lavoro, sono single, nel tempo libero amo curare i cani randagi, ho 25 anni, sono sempre stato a New York>>

Judy non stava ascoltando il discorso, la sua mente si concentró solo su Nathan.
Doveva smetterla di pensarlo, davanti aveva Kevin, doveva sfruttare la cosa a suo favore.

<<Interessante-Judy stava iniziando a sorseggiare del vino- per fortuna ti ho incontrato>>

I due si scambiarono due sguardi, Judy era esausta,Kevin la stava annoiando in quel momento.

<<Invece tu? - concluse Kevin, versando del vino- parla di te.>>

<<Io sono nata e cresciuta qui, faccio da poco l'hostess, sono ritornata single, ho troppi anni e voglio dormire.>>

Dopo questa conversazione i due si misero a ridere come se non ci fosse un domani.

<<Sai - inizio Judy- sei un ragazzo molto gentile e disponibile, come ho fatto a non notarti prima.>>

<<Eheh, sono un ragazzo molto timido, preferisco stare tra le mie, sono una persona asociale>>dopo questa confessione, Kevin si scoló tutto il bicchiere di vino.

<<Mi dispiace Kevin, sei molto simpatico, dovresti avere più amici>> 
<<In verità sto bene così, è una mia scelta rimanere per fatti miei>>

I due risero e scherzarono di tutto.
Judy non gli aveva raccontato del padre, di Nathan, della sua vita di merda.

Invece Kevin era perfetto, aveva viaggiato, aveva avuto una bella infanzia, era dolce, bello e gentile, Judy fu colpita.

Però Judy non sentiva quella fitta allo stomaco che sentiva quando era con Nathan.
<<Mah, sarà che lo conosco appena, devo frequentarlo.>>pensó.

<<Okay Judy, io vado in camera, buonanotte>>
<<Notte>>

Judy chiuse la porta dietro di sé, ma aveva solo Nathan in testa.
Stava ripensando alla loro prima notte insieme, il suo odore, la sua pelle, i suoi gesti, l'aveva fatta stare bene.

Però ora doveva concentrarsi sul presente, su Kevin.

Un volo nel passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora