chapter 36

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L'albergo era molto accogliente.
Judy entró rapidamente, chiese il numero della stanza e si chiuse dentro.

Aveva visto Nathan quando stava per entrare nella stanza, stava per trattenere le lacrime.
Si fissarono per un attimo, lei senza esitare entró nella stanza.

Buttó la valigia per terra e inizió a piangere. Tanto.
Le lacrime scendevano e Judy non poteva tenere tutto dentro.

Ora era da sola, nessuno stava con lei.
Le lacrime uscivano velocemente, lei urlava dal dolore.

Aveva una fitta al cuore, incapace di rucucire.
Aveva mandato via la persona che amava e l'aveva perso per sempre, non trovava nessuna soluzione.

Si rannicchió su un angolino della stanza, piangendo e soffiandosi il naso ogni poco.

Stava facendo uscire le emozioni che sono state dentro di lei per 6 mesi.
Era stata proprio una stupida,si voleva strappare i capelli, voleva sotterrarsi.

In quel momento aveva lo stomaco chiuso, non voleva mangiare.
Provava tristezza mista a malinconia, era arrabbiata con se stessa.

Mentre le lacrime scendevano, si cambió e si mise una vestaglia.
Si sentiva una nullità in quella povera stanza d'albergo.

Il dolore la stava divorando dentro.

Non aveva neanche controllato i messaggi o l'orario, doveva sfogarsi.

Ma qualcuno decise di rompere le palle, bussando alla porta.
Neanche quando stava male, poteva stare da sola tranquillamente.

<<Non lo voglio il servizio in camera, andatevene>> Judy urlando trasmesse il messaggio.
Non voleva nessuno, doveva sfogarsi da sola.

Ma la persona ribussó, questa volta più forte.

Judy, incazzata più che mai, si alzó dal pavimento e aprì la porta.
Aperta la porta stava per rispondere male al servizio in camera, ma appena i suoi occhi si posarono su di lui,essi si illuminarono.

<<Le tue urla si sentono dalla mia camera, va tutto bene?>> Nathan aveva le lacrime agli occhi, evidentemente anche lui stava piangendo, ma silenziosamente, era abituato a sfogarsi silenziosamente.

<<No Nathan, non sto bene, infatti mi stavo sfogando da sola, lasciami stare.>> Judy aveva la voce strozzata, stava continuando a piangere e stava per chiudere la porta, ma Nathan con una manata, la spalancó di nuovo e chiuse la porta dietro di sé, erano da soli dentro la camera.

<<Judy non puoi stare in queste condizioni, mi sentirei in colpa se ti lasciassi andare>>
<<Io- Io sono stanca e distrutta, sono sola, ho lasciato andare Kevin e abbiamo rotto ed è la cosa più dolorosa che io abbia mai affrontato.
Più ti sto lontano, più voglio starti vicino, non riesco a non provare altro se non amore,amarti mi finisce,non riesco a toglierti dalla testa>>
Judy stava urlando dalle lacrime, tremava e gesticolava, stava per impazzire,aveva le guance rosse e gli occhi erano lucidi,pieni di tristezza.

Judy stava per cedere alla tensione, Nathan si avvicinó e abbracció Judy.

Quel senso di calore che avvolse Judy la fece sentire meglio.

Quell'abbraccio fece scoppiare lo stomaco di Judy,le farfalle erano ritornate,più forti di prima.

Faceva freddo, ma le braccia di Nathan erano come una casa calda che  l'avvolgevano, facendola stare meglio.

Senza neanche rendersene conto, caló il buio dentro la stanza, nessuno aveva acceso la luce per via del tramonto, ora erano al buio.

Judy si staccò e guardó gli occhi di Nathan.
Quegli occhi erano perfetti, castani, brillavano al buio.

Nathan toccó delicatamente i capelli di Judy mentre lei, aveva la mano dietro il suo collo, si guardavano senza dire nulla.
Judy si era calmata, bastava un suo abbraccio e tutto ritornava alla normalità.

<<Grazie Nathan>> Judy guardava i suoi piedi, si vergognava, era troppo debole per stare con Nathan.

<<Ei>> Nathan gli tocco delicatamente il pollice con la guancia sinistra <<Mi dispiace per tutto,spero che tu stia meglio>>

Alzó lo sguardo, Nathan la stava fissando dolcemente, come se stesse guardando il più bel gioiello del mondo, e ne era geloso.

Judy stava per fare una cazzata.
Il cuore diceva di buttarsi.
Il cervello diceva di staccarsi da Nathan.
Ma quando Judy era innamorata, ascoltava solo il cuore.

Si buttó a capofitto, si avvicinò e incontró le labbra di Nathan.
Lui non si oppose, anzi, anche lui voleva la stessa cosa.

Judy fece un salto, entrambe le gambe erano attorno al bacino di Nathan e si aggrappava al suo collo, invece Nathan con entrambe le braccia, teneva stretta la vita di Judy, non voleva lasciarla scappare,non avrebbe rifatto lo stesso errore.

Non si toccavano da più di 6 mesi, dovevano riempire il vuoto che avevano lasciato nel cuore dell'altro.

Judy era di nuovo al settimo cielo, non aveva mai desiderato Nathan così tanto.

Nathan desiderava quel contatto con lei, Megan l'aveva messa al secondo posto, lei aveva preferito fare il chirurgo a Baghdad, senza pensare minimamente a Nathan o a lasciarlo definitivamente, per evitare drammi.

Ma Judy, lei ci stava male per Nathan, si preoccupava sempre e si vedevano tutti i giorni.

Nathan si staccó un attimo e disse <<Tu non supererai mai Megan, io solo con te sto veramente bene, mi sei sempre vicina e mi metti al primo posto, solo con te mi sento meglio.>>

Judy fece un sorriso a 32 denti e rispose con <<Mi hai salvata,di nuovo>>

Anche lui fece un sorriso a 32 denti e ricominciarono a baciarsi, buttandosi nel letto.

Quella notte, si erano ricongiunti da dove avevano rotto, ora erano insieme e niente poteva separarli, neanche il passato.

Un volo nel passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora