Judy aprì lentamente gli occhi.
Si alzó, quella non era la sua stanza d'albergo.Non ricordava molto della notte precedente, ricordava solo di essere entrata nella stanza d'albergo, nient' altro.
Eppure sapeva che ci fosse qualcun altro.
Notó la valigia, non era la sua e all'interno c'erano indumenti maschili.
Alzando gli occhi vide una figura vestita, uscire dal bagno.
<<Ohoh, guarda chi si è svegliata-inizió Nathan ridacchiando-ti ricordi quello che hai fatto ieri?>>
Judy scosse la testa, aveva paura di sapere cosa avesse fatto.
<<Guarda, sei entrata nella mia stanza e hai iniziato a sbraitare, per poi addormentarti sul mio letto, ti ho lasciata fare, dormivi serenamente, ah ti hanno mai detto che russi?>>A Judy venne un mal di testa allucinante, stava morendo.
<<Ho bisogno di un' aspirina, la mia testa sta scoppiando>>
<<È lì sul comodino>> disse Nathan indicando la pillola e un bicchiere d'acqua.Judy fu stupita, Nathan gli aveva procurato un'aspirina? Di sua spontanea volontà? La cosa la lasciò a bocca aperta
Judy si alzó dal letto e disse <<Senti Nathan, mi dispiace per quello che è successo ieri sera-erano a debita distanza, Judy voleva sotterrarsi- dimentica tutto, non ero in me>>
<<Questo si è visto-concluse Nathan-ora vai a cambiarti, tra poco dobbiamo scendere a mangiare, dobbiamo ritornare a New York>>Judy annuì e si chiuse la porta alle sue spalle.
Aveva dormito con la divisa, doveva semplicemente lavarsi e truccarsi.La stanza era come l'aveva lasciata, non era cambiato nulla.
Si cimentó nel bagno e iniziò a stirarsi i capelli e a nascondere quelle occhiaie pazzesche e iniziò il trucco occhi, il mascara e l'eye-liner facevano miracoli.Dopo 20 minuti era pronta, scese a fare colazione.
Monica e Nathan erano in un tavolino infondo alla sala.
Dopo aver preso due cornetti e un succo di frutta, li raggiunse.<<Buongiorno Judy, com'è andata ieri?>>Monica sembrava perfettamente sobria.
<<Oddio non saprei, è tutto così confuso>> Judy si toccava la tempia, le stava scoppiando,sperava che Nathan non dicesse nulla.Invece,Nathan rise e rispose <<Era proprio fuori di testa, è entrata in camera mia senza motivo e non si è più alzata dal letto>>
Monica stranita guardò il fratellastro <<Non ditemi che avete fatto qualcosa?!>>
Judy stava per sputare il caffé, tossendo balbettò <<Monica, secondo te potrei mai andare a letto con Nathan? Volevo semplicemente offrirgli le mie scuse per come mi sono comportata, non è successo nulla e non succederà nulla.>> riposse Judy schifata.Aveva pensato a Nathan in qualche altro modo qualche volta, però poco dopo eliminó la scena dalla sua mente.
Dopo aver mangiato, i tre si diressero verso l'aeroporto, Judy non vedeva l'ora di tornare a casa, anche se non voleva andarsene da Roma.
Invió un messaggio a Carlos con scritto "Devo raccontarti un sacco di cose, torno stasera, ma domani ho la giornata libera, passo da te, vorrei chiarire"
L'ultima volta Judy se n'era andata incazzata per i commenti fuori logo di Carlos, ma era il suo amico, gli voleva tanto bene.
Generalmente non si arrabbiava per commenti del genere, ma era già abbastanza stanca dal giorno prima.
Voleva fare pace con il suo migliore amico.Dopo aver inviato il messaggio, posó il telefono e fu l'ultima a salire in aereo.
Un altro turno stava per iniziare.
Dopo aver mostrato il protocollo di sicurezza e, dopo aver tranquilizzato una ragazza, scorazzó da una parte all'altra, chiedendo se il volo stesse andando bene.
Aveva quel sorriso stampato 24h su 24 e Judy si era stufata, voleva solo dormire e mangiare, invidiava i passeggeri.
Ritornó nello stanzino riservato allo staff e vide Nathan accovacciato a terra.
Era in lacrime, con il telefono in mano.
Judy non sapeva cosa dire, era disorientata.
<<Judy che ci fai qui? - singhiozzó Nathan, provando ad asciugarsi le lacrime-vattene.>><<Nathan-Judy stava provando tenerezza, era rimasta senza parole-non me ne vado, perché stai piangendo? >>
Dopo qualche secondo, Nathan fece cenno alla ragazza di sedersi davanti a lei.
Judy si sedette accanto al collega, voleva sapere cosa non andasse.Finalmente Judy poteva scoprire la verità.
Solo a pensarci era al settimo cielo, voleva sapere perché Nathan stesse soffrendo.
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Un volo nel passato
RomansaNew York: Judy Owfel una giovane donna indipendente e testarda inizia una nuova vita. Realizzerà il suo sogno che cova sin da quando era bambina: diventare una hostess. Qui farà nuove conoscenze e capirà che fare l'hostess non sarà facile, specialm...