I giorni passarono.
Judy e Nathan continuarono ad ignorarsi, nonostante Nathan avesse cercato di attirare l'attenzione, senza successo.
Lei non lo guardava più, sembravano due perfetti sconosciuti.
Judy non sapeva cosa poteva dire a Nathan,non poteva fare nulla per il colmare il vuoto che Megan aveva lasciato,iniziare una conversazione significherebbe riaffrontare il discorso,mettendo a disagio entrambi.
Judy e Monica parlavano liberamente, parlavano di qualsiasi cosa, ma lei non parlava quasi mai del fratellastro, quando ci provava, Judy iniziava a sbuffare e a infastidirsi.
Durante il servizio, Judy era tranquilla,ma qualcosa la turbò.
Stava servendo ad un cliente, quando per sbaglio mise dello zucchero nel caffè e,senza rendersene conto,con il carrello avanzò nelle altre file per chiedere chi avesse bisogno,
<<Mi scusi?-il signore arrogante iniziò a parlare,alzandosi di scatto,attirando l'attenzione di tutti-ha messo dello zucchero nel caffè?>>
<<Ehm, certo signore, come mi aveva detto?>> Judy sorridente rispose stranita alla domanda.
<<Ma allora è scema? Avevo detto senza zucchero-il signore urlando, si alzó e si avvicinò minaccioso verso Judy-ma ci sei o ci fai? Sei solo una ragazza vuota e senza cervello,dovresti stare a casa a pulire,sei incapace e non sai fare nulla!>> la voce del signore era molto alta e aveva fatto impaurire i passeggeri.
Il signore si stava avvicinando a passo regolare verso Judy e lei indietreggiava, scusandosi.
<<Non lo voglio fatto da te il caffè,incapace ed idiota, se vuoi lavorare,vai nella statale>>
Il signore stava per perdere il controllo, quando Nathan si mise tra i due, con la voce calma e tranquilla, senza far agitare il signore rispose:<<Signore ora si calmi, ma non deve alzare il tono di voce in aereo,sta disturbando i passeggeri. ora si siedi, il caffè gle lo faccio io, senza zucchero>>
<<Bravo ragazzo, tu ascolti, rispetto a questa ragazzina,non sa fare nulla>>
Judy aveva le lacrime agli occhi,dentro di lei c'era un uragano di emozioni negative incapace di fermarsi,il cuore non smetteva di sanguinare, rimase immobile per un secondo, poi scappò velocemente dicendo sottovoce <scusatemi>>
Nathan la stava vedendo andare via a passo veloce con la mano che copriva il naso, aveva capito che qualcosa non andava,stava coprendo le lacrime.
<<Tenga signore, si goda il caffé,e non si alzi più, ora stia seduto, grazie mille>>
Judy per mesi aveva portato dolore e rancore ed era scoppiata da un momento all'altro,senza preavviso,Nathan sapeva che doveva lasciarla stare,ma era più forte di lui,doveva aiutarla,non poteva lasciarla da sola,provava affetto nei confronti di Judy.
Nathan a passo veloce, fece la stessa strada che fece Judy, per raggiungerla dentro la stanza riservata agli hostess.
Si voltó e vide Judy, di fronte al lavandino, in lacrime con il respiro affannoso.
Le bruciavano i polmoni, faceva fatica a respirare, non si era accorta della presenza di Nathan.
<<Judy...>> Nathan non disse altro, voleva attirare l'attenzione della ragazza,doveva capire che non era da sola.
Lei si voltó di scatto, aveva gli occhi gonfi e tremava come una foglia.
Nathan aprì un cassetto e prese una busta, quei piccoli sacchettini che servono alle persone per farle regolare il respiro e con voce allarmata disse <<Judy siediti, non riesci a stare in piedi.>>
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Un volo nel passato
RomanceNew York: Judy Owfel una giovane donna indipendente e testarda inizia una nuova vita. Realizzerà il suo sogno che cova sin da quando era bambina: diventare una hostess. Qui farà nuove conoscenze e capirà che fare l'hostess non sarà facile, specialm...