Alice è una brillante diciannovenne
appena diplomata.
La sua vita è perfetta proprio come lei.
All'improvviso un tragico evento la
catapulterà nel peggiore dei suoi incubi.
Sarà combattuta tra il non voler deludere
i suoi genitori e il far avv...
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Ormai sono giorni che ignoro il mio fidanzato Diego. Sono cinque anni che stiamo insieme, da prima della morte dei miei. Mi è sempre stato pazientemente accanto, ma in questo momento mi sta soffocando. Non capisce che ho bisogno dei miei spazi. Mentre facciamo colazione inizia a vibrare il telefono, è nuovamente Diego. Lo prendo in mano, metto il silenzioso e lo riposiziono sul tavolo girato in modo tale da non vedere lo schermo. L’ultima volta che ci siamo visti, circa una settimana fa, gli ho chiaramente detto che tra noi non poteva andare avanti, che stavo iniziando a sentirmi insofferente. Lui non ha voluto chiudere ma mi ha chiesto di prendermi una settimana per pensarci e a quanto pare ora vuole sapere la mia decisione. Purtroppo non è cambiata. Non lo amo più e non voglio passare il resto della mia vita insieme ad una persona di cui provo solo affetto. «Ali, perché non gli rispondi? Lo sai che non mi è mai piaciuto, però ti vuole bene … » Mio fratello mi fa sentire ancora più in colpa. Ma ha ragione. Devo chiuderla definitivamente. Così decido di rispondergli. «Ciao Diego. Possiamo vederci oggi dopo il lavoro se vuoi.» Dico concisa e dopo aver aspettato una sua risposta affermativa, attacco. Guardo mio fratello che mi sorride affettuoso. «Ora andiamo!» Taglio corto e ci dirigiamo alla macchina. Oggi il turno al bar è stato più pesante del solito. Da qualche giorno sono iniziate le lezioni all’università e la mattina file di studenti si apprestano ad entrare per la colazione. Nessuno è riuscito a fermarsi per più di cinque minuti. Ma per me è stato meglio così. Tra un’ora mi vedrò con Diego e ho avuto poco tempo per i rimorsi. All’improvviso mi accorgo di un continuo via vai dal bar all’ufficio di Mario, il proprietario. Entrano ed escono ragazzi con chitarre e diversi fogli in mano. Non appena vedo allontanarsi un ragazzo, decido di entrare e chiedere direttamente a Mario. «Ciao Alice!» Saluta allegro Mario. «Tutto bene?» Domanda infine. «C’è una schiera di chitarristi che vuole solo te!» Affermo ridendo. «Si sono qui perché vorrei creare delle serate con musica live per il fine settimana.» Mi spiega brevemente. «L’idea non è male! Io verrei qui la sera se ci fosse un chitarrista sexy!» Dichiaro ridacchiando. «Hai proprio ragione Alice! Ora vai che hai finito il turno!» Mi caccia dal suo ufficio che ancora sto ridendo. Mi giro e mi ritrovo Diego di fronte che mi fissa preoccupato. In un attimo il mio umore cambia e in fretta prendo la mia roba per uscire. Lui mi segue in silenzio fino a fuori dal locale. Iniziamo a passeggiare. Ma questo silenzio mi sta uccidendo, così sbotto. «Senti Diego, io ci ho riflettuto. Ma per me la decisione resta la stessa. Non voglio farti soffrire perché ti voglio bene. Per me sei come un fratello, ma nulla di più.» Gli accarezzo un braccio e lo guardo negli occhi, ma lui distoglie lo sguardo ferito. «Cosa ho sbagliato?» Domanda «Non hai sbagliato niente Diego. Sei un ragazzo dolce e premuroso. Forse ero troppo piccola quando ci siamo messi insieme. » Non so cos’altro dire, in fondo sono io il problema. La mia vita si è stravolta e le mie esigenze sono cambiate. Soprattutto non sono più innamorata di lui. «Mi dispiace» Dico infine. Lui mi abbraccia e se ne va, con la testa bassa, verso la sua macchina.
Le giornate passano veloci e monotone, tra il mio lavoro, le lezioni e mio fratello. Oggi invece sembra proprio che il tempo non voglia passare. L’orologio si muove più lento di una tartaruga e continuare a fissarlo non migliora le cose. A lavoro tutto troppo tranquillo, proprio una strana giornata. Mi dirigo verso la macchina direzione università ma non riesco a trovare le chiavi, tipico da me. Svuoto tutta la borsa nel cofano della mia Smart nera metallizzata, quando il mio telefono inizia a squillare. Lo trovo senza problemi e prima di rispondere leggo “Avvocato Landi”. Il mio cuore inizia a tremare e in un sospiro rispondo …
