Capitolo 3 - Apparenze

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«E tu che ci fai qui?» Domanda con il suo solito sorriso strafottente

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«E tu che ci fai qui?» Domanda con il suo solito sorriso strafottente. Lui sa benissimo che io lavoro qui. Molte volte è venuto insieme al suo gruppetto e nemmeno mi ha salutata. Ora fa anche il finto tonto.

«Veramente sono io che lo chiedo a te! Cos'è ti sei stufato di essere mantenuto da mamma e papà?» Chiedo pungente.

Matteo sbuffa e torna al tavolo con le altre dipendenti che intanto sbavano appresso a lui. Mi ha lasciata così, da sola, vicino al bancone del bar. Proprio un gentiluomo.

Mi sono già stancata di questa serata, me ne voglio andare a casa.

«Ciao a tutti! Io vado che a casa mi aspetta mio fratello.» Cerco di essere convincente e tutti mi salutano allegramente, tranne Matteo che m'ignora completamente. Ora fa anche l'offeso.

Dopo due settimane di routine tra lavoro e università, Mario m'informa che la prossima settimana non ci sarà e vorrebbe che io facessi le sue veci. Sicuramente è una cosa che mi fa piacere, vuol dire che si fida molto di me, ma questo vorrà dire lavorare tutto il giorno e vedere Matteo. Sono riuscita ad evitarlo per quasi due settimane all'università e al bar facevamo turni diversi, quindi non è stato difficile. Ora invece sarò costretta a sopportarlo.

Lascio Alessio a scuola e inizio questa infernale settimana al bar. Fortunatamente le serate con musica le abbiamo solamente dal giovedì alla domenica.

«Buongiorno ragazze!» Esclamo energica alle mie colleghe Erika ed Elga.

«Ciao Alice, senti Mario mi ha detto di chiedere a te, domani avrei bisogno di un paio d'ore di permesso, ho una visita a cui non posso proprio rinunciare.» M'informa Elga.

«Ok. Tu Erika domani fai il pomeriggio?» Domando.

«Si» Mi risponde

«Allora potreste scambiarvi il turno, Elga fa il pomeriggio ed Erika la mattina. Per voi va bene?»

Altra crisi scongiurata. Non ce l'avrei mai fatta da sola nell'ora di punta qui al bar.

Entro in ufficio e sbrigo diverse faccende contattando i fornitori per la settimana. Quando alzo lo sguardo dal computer all'orologio è già l'una e io devo andare a prendere Alessio a scuola e tornare qui, più in fretta possibile.

«Ciao Alessio. Tutto bene a scuola?»

«Si Ali, però non mi lasciare a casa, pensavo di venire al bar, fare i compiti e poi uscire con Marco. Va bene?» Domanda speranzoso.

«Va bene.» Rispondo dopo un po'. Se lo merita di divertirsi e svagarsi. È un bravo ragazzo e si sta dimostrando molto diligente a scuola. Ricorda tanto me alla sua età.

Questa prima giornata si è conclusa.

Domani tornerà la mia migliore amica, Emma, dalle vacanze negli Stati Uniti ed io non potrò nemmeno andare a prenderla all'aeroporto. Le mando rapidamente un messaggio chiedendole di passare al bar appena sarà arrivata e spiegandole il motivo. Non vedo l'ora di riabbracciarla, dopo un mese e mezzo che non la vedo.

Alice - Serie DESTINY 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora