Capitolo 15 - Mi piace Matteo

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Come tutte le mattine, mi alzo per andare a lavoro. Ieri ho fatto tardissimo. Lo spettacolo teatrale è terminato a mezzanotte, ma quando sono tornata a casa io ed Emma abbiamo chiacchierato fino alle tre del mattino, perciò ora sono distrutta.

Cerco di non fare rumori per non svegliarla e in bagno mi lavo e vesto. Farò colazione a lavoro.

Arrivo puntualissima e mentre apro la porta inizio a sbadigliare.

Quanto sono stanca.

Stranamente oggi Matteo non mi ha ancora scritto nulla. Di solito lui si sveglia sempre molto presto. Forse starà ancora dormendo. Così controllo i messaggi e mi accorgo che è sveglio, perciò decido di scrivergli:

"Buongiorno, dormito bene?"

Vedo che visualizza, ma non risponde. Così metto il telefono in tasca e mi concentro sul lavoro. Tra mezz'ora finirò il turno e penso proprio che me ne andrò a letto per un'oretta prima della lezione di Diritto Romano di questo pomeriggio.

Finalmente il telefono squilla.

Da Matteo:

"Buongiorno Principessa, tra quanto stacchi?"

Per Matteo:

"10 minuti"

Da Matteo:

"Pranziamo insieme e poi andiamo a lezione?"

Non me lo faccio ripetere due volte.

Per Matteo:

"ok"

Da Matteo:

"Ti aspetto fuori"

Mi vado a cambiare e come promesso, appena esco dal bar, lo trovo in doppia fila che mi aspetta. Indossa una camicia bianca e un paio di jeans. Porta gli occhiali da sole, Ray-Ban a goccia specchiati. Appena mi vede se li leva e mi viene incontro per salutarmi.

«Buongiorno» Mi sorride e mi da un bacio a stampo.

«Buongiorno. Dove mi porti?»

«Conosco un ristorante molto carino dietro l'università, che ne dici?» Propone allegro.

«OK!»

Arriviamo davanti ad un ristorante ed entriamo. È molto bello, in stile impero, con pochi tavoli, ma ognuno molto elegante e intimo. Ha la cucina a vista e il profumo di pane appena sfornato riempie la piccola saletta.

È a due passi dall'università ma non ero mai entrata. Ci sediamo all'ultimo tavolo in fondo alla sala e da vero gentiluomo, Matteo mi fa accomodare.

Stiamo per ordinare quando il mio telefono squilla, è mio fratello.

Rispondo subito

«Ciao Amore mio come è andata a scuola oggi?» mi dice che sta bene e che mi è venuto a trovare all'università per pranzare insieme. Io guardo Matteo che mi fissa con una faccia interrogativa. Mimo con le labbra a Matteo 'è mio fratello'

«... Ale perché non mi hai avvisato prima io sono a pranzo con un amico, vicino l'università »

Matteo mi blocca e mi dice a bassa voce di farlo venire qui e nel frattempo chiede alla cameriera di aggiungere un coperto al tavolo. Chiudo la telefonata e mando la posizione del ristorante ad Alessio. Mi alzo e do un bacio sulla guancia a Matteo e lo ringrazio.

«Ora sono diventato un tuo amico?» Domanda quasi offeso.

«Non dovresti offenderti, in fondo stai conoscendo un pezzo importante di me ... Sai Alessio, mio fratello, è la mia vita. Se non avessi avuto lui non so che fine avrei fatto ...» Lui resta spiazzato dal mio gesto, non fa in tempo a replicare che Alessio entra nel locale.

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