Capitolo 24 - Un Tatuaggio è per SEMPRE

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Oggi siamo andati all'università come ogni mattina e abbiamo scoperto che il professore di diritto costituzionale era assente.

«Hey Ali, che ne dici se oggi ne approfitto per fare il trasloco?» Mi chiede entusiasta.

Ieri abbiamo invitato a pranzo Francesco e Alessio e Matteo ha chiesto loro cosa avrebbero pensato di una nostra possibile convivenza.

Entrambi erano felicissimi.

Allora abbiamo chiesto il permesso per far venire Matteo già da subito e come immaginavo non erano nella pelle. Soprattutto Alessio. Aveva bisogno di una figura come quella di Matteo. Francesco l'ha sempre aiutato ma essendo molto più grande su molte cose non si trovavano. Con Matteo lui riesce a confidarsi. Stanno costruendo, ogni giorno che passa, un rapporto sempre più bello e io non posso che esserne felice. Tutto va a gonfie vele.

«Certo Amore, allora io nel frattempo vado a casa e comincio a farti spazio nell'armadio e in bagno» Dico felice.

«Ok Ali,ti accompagno»

Partendo dalla camera da letto inizio piano piano a dividere ogni cosa. Aggiungo addirittura due sedie alla scrivania, così potremmo studiare insieme. Due sedie vicino al letto per appoggiare i vestiti. Metà armadio per le sue cose e metà scarpiera. Sono strafelice.

Poi passo al bagno e svuoto più cassetti possibili.

Sento suonare alla porta e mi affretto ad aprire. Vedo Matteo pieno di scatoloni e mi fa ridere la sua faccia buffa. Lui poggia a terra gli scatoloni e viene fiero verso di me.

«Ali, non mi dire che stai ridendo di me»

«Hai una faccia troppo buffa Amore!»

«Hai finito il ciclo vero?»

«Si perché?»

«E stai prendendo la pillola giusto?»

«Yes» So dove vuole arrivare. Per la prima volta potremmo fare l'amore senza quegli odiosi preservativi, pelle contro pelle.

Chiude la porta dietro di se, mi carica sulle spalle e inizia a spogliarmi. Si leva velocemente i pantaloni e sempre con me in braccio apre l'acqua della doccia nel nostro bagno. Mi butta sotto il getto caldo e si toglie la maglietta entrando con me.

Sono tre giorni che non facciamo l'amore. È un record per noi.

«Ti insegno io a ridere di me» Mi dice cupo.

Si lancia sulle mie labbra e inizia a morderle, poi si avventa sul mio seno e morde il mio capezzolo. Grido, allora lui inizia a leccarlo e si sposta sull'altro e morde anche questa volta e poi lo lecca. Continua, affamato, la dolce agonia. Sento la sua erezione crescere sempre di più. Poi mi prende per le gambe e mi tira su. Mi penetra lentamente e poi aumenta il ritmo sempre più veloce e quando sto per venire rallenta di nuovo. Lo fa una seconda volta e poi di nuovo veloce fino a quando esplodiamo insieme urlando di piacere. Quanto mi è mancato. È quanto è bello poterlo sentire davvero dentro di me.

«Mi sei mancata»

«Stavo pensando la stessa cosa» Ammetto

«Quindi vuoi dirmi che tu mi vuoi solo per il mio corpo?» Chiede fingendosi inorridito

«Certo Amore!» Rido di gusto

Prendo il phon e inizio ad asciugare i suoi capelli, lui mi guarda con una espressione dolcissima e si abbassa per permettermi di continuare meglio. Ho quasi finito e sento le sue braccia forti e possenti che mi avvicinano sempre di più e mi stringono forte. Avvicino il suo mento al mio e lo bacio. Poi mi toglie il phon dalle mani e mi fa sedere su una sedia. Inizia ad asciugarmi i capelli.

Alice - Serie DESTINY 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora