Siete Qua

94 5 0
                                    

Lux's Pov

"Hey Lux, come ti senti?" Mi chiese Laetitia.

"Mh bene, credo."

"Sai, ho visto come te ne sei andata via dalla festa e..." la fermai.

"Va tutto bene, Laetitia. Xander è fatto così, sto imparando a conoscerlo e beh, mi ha chiesto scusa quindi siamo a posto." La rassicurai sorseggiando la mia tazza di latte.

"È sangue?" Chiesi osservando la bevanda di Laetitia, lei annuì.

"Vuoi?" Mi chiese ridendo.

"No, grazie." Risi anch'io, dirigendomi al bagno.

Mi osservai allo specchio attentamente, non lo facevo da giorni ormai. Con le dita tracciai i lineamenti del mio viso, per poi scendere al mio collo. Sembrava così pulito e innocente, ma in realtà avrebbe dovuto avere dei lividi ben evidenti. Cosa ero io? Come era possibile che fossi immune al sangue demoniaco dei Quebert.

"Sei più magica di quanto pensassi." Ricordai le parole di Xander.

E se il mio sangue fosse diventato nero adesso? Proprio come quello dei Quebert? Dovevo essere sicura di avere ancora il mio sangue.
Cercai qualcosa di tagliente tra gli sportelli dei mobili in bagno, e dopo qualche istante la trovai.

Presi un gran respiro e avvicinai l'oggetto al mio braccio. Lo stavo facendo veramente?

Stavo quasi per tagliare una piccola parte della mia pelle, quando ebbi una visione.

Vidi Wesley camminare a passo deciso in un vicolo che avevo già visto, dietro di lui l'intera Cerchia lo seguiva. Erano silenziosi, concentrati e uniti. Loro... Si stavano dirigendo qua.

Oh. Avrei dovuto dirlo a Xander, avremmo dovuto farci trovare pronti allo scontro.

Gettai l'oggetto affilato per terra non curandomene, dopodiché uscii dal bagno.

"Xander!" Esclamai, senza risposta.
"Xand..."- "Ahi!" Esclamai toccandomi la fronte. Avevo sbattuto contro il petto di Xander senza accorgermene.

"Hey, piccola Q attenta a dove metti i piedi." Mi disse lui scherzando, carezzandomi poi una guancia.

"Piccola Q?" Chiesi confusa, questo era un nuovo nomignolo.

"Piccola Quebert." Disse con voce roca e sexy, avvicinando le sue labbra alle mie.

Avrei tanto voluto baciarlo, ma doveva sapere ciò che sapevo io.

"Xander. Attaccheranno tra poche ore." Affermai sentendo i battiti del mio cuore accelerare.

"Come? Chi?" Chiese lui confuso e agitato.

"La Cerchia." Mi guardò qualche istante, dopodiché afferrando la mia mano ci trasportammo entrambi al terzo piano. Erano già tutti riuniti lì, alcuni si allenavano altri attendevano noi.

"La Cerchia sta arrivando. Dobbiamo farci trovare pronti!" Affermò Xander con uno sguardo nuovo, cupo, capace di farmi venire i brividi.

Lasciando la mia mano, si mise ad allenarsi con gli altri. Dovevano odiare davvero tanto la Cerchia, Richard... Wesley.

"Hey, alleniamoci." Laetitia mi fece tornare alla realtà, iniziando a muoversi velocemente.

Mi concentrai sui suoi movimenti, la studiai attentamente in modo da poter controattaccare e fermare i suoi colpi. Dopo pochi tentativi, riuscii nel mio intento. Le bloccai i polsi e con una mossa mai fatta prima, la misi al tappeto.

"Woah! Devo congratularmi con te piccolina, hai imparato in fretta!" Disse abbracciandomi, contenta.

"Li sento sempre più vicini!" Dissi riunendo il gruppo attorno a me.

"Riesci a capire dove sono?" Mi chiese uno di loro.

Mi concentrai e chiusi gli occhi. Sforzai la mia mente, la mia vista, ma dovevo farlo. Li vidi tutti fermi, compatti, intenti a guardare qualcosa. Intenti a... Guardare qua.

"Sono qua." Dissi fermamente, facendo calare assoluto silenzio nella stanza.

"Bene, restiamo qua tutti insieme e attendiamo il loro arrivo." Comunicò Xander.

"Senza pietà, Quebert. Non sanno che errore stanno commettendo!" Parlò Jolly, ridendo subito dopo.

Xander mi prese per mano, portandomi poco più lontana dagli altri.

"Vedrai il peggio di tutti noi adesso, Lux... Tu, sei sicura di voler..."- non lo feci finire.

"Sono sicura. Starò con voi, combatterò con voi. Non lascerò che iniziate questa battaglia senza di me." Affermai decisa.

"Ti amo Lux, qualsiasi cosa accada." Mi disse dal nulla, sorprendendomi.

Mi baciò dolcemente e proprio in quel momento sentii una nuova presenza nella stanza. Mi staccai velocemente dalla presa di Xander e incrociai gli occhi di Wesley Duncan.

Era proprio lì, fermo, come se avesse appena visto un fantasma o come se avesse appena visto la scena peggiore della sua vita.

"Wesley e Richard Duncan! Quale onore..." Parlò Josée, sarcastico.

Wesley spostò il suo sguardo da me a Xander, i suoi occhi parlavano da sé. Esprimevano odio, rabbia, ero sicura che avrebbe voluto ucciderlo con le sue stesse mani in quel momento. Ma beh, lo sguardo di Xander, neanche quello prometteva niente di buono.

"Beh ragazzi, volete scatenare l'inferno con dei demoni... Via al divertimento!" Esclamò Xander divertito, mentre vidi per la prima volta i suoi occhi diventare rosso fuoco.

Erano quelli i veri occhi di un demone? Era questo il vero Xander?

Quello che non sapevoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora