Jeffrey Lions

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Era arrivato il grande giorno, quello che tutti stavano aspettando. E, nonostante Jeffrey Lions non mi piacesse, anch'io avevo atteso tanto quel giorno. Era un'occasione unica avere un cantante di fama internazionale nel nostro College e facevo fatica a spiegarmi il perché proprio a noi, proprio qui.

Ci saremmo riuniti tutti in palestra la quale si sarebbe trasformata in un palco per i concerti, solo per stasera. Avevano già sistemato tutto, ora aspettavano solo noi ragazzi e l'arrivo di Jeffrey.

"Sei pronta Lux?" Mi chiese Ly, non stava più nella pelle.

"Due minuti!"

Dovevo finire di arricciare i capelli. Avevo scelto di indossare un top color carne e dei pantaloni aderenti bianchi, senza alcuna scarpa col tacco. Volevo stare comoda, come tutte d'altronde. Mi ero truccata un po' più del solito, oggi ero in vena di truccarmi stranamente, ma non mi dispiaceva affatto.

"Bene, andiamo." Dissi poi, guardandomi un'ultima volta allo specchio.

"Devo ancora abituarmi a questo tuo lato sexy, Lux!" Disse Ly ridendo.

"Già anch'io." Concordò Flora.

Non avevamo più parlato di lei e Flora, non le avevo chiesto se fossero veramente una coppia o preferivano stare libere. Tuttavia in giro e davanti a me si comportavano come due semplici amiche.

"Non riesco ancora a crederci... Sarà una serata indimenticabile!" Flora e Ly erano super felici.

Arrivammo in palestra ma sembrava di trovarci in tutt'altro posto. Era del tutto trasformata.
Riuscii a vedere mia sorella Gigi in lontananza. Chissà da quante ore era qui dentro, doveva assicurarsi di essere in prima fila, e beh lo era veramente.

Dopo qualche minuto la sala era già piena ed io mi sentii chiusa. Odiavo l'affollamento, il sentirmi bloccata e senz'aria. Sarei potuta sopravvivere ancora un po', ma non sapevo per quanto.

"Buonasera ragazzi e ragazze! Ci è stata concessa questa straordinaria occasione di avere uno dei ragazzi più famosi al mondo, qui tutto per noi, e l'abbiamo colta al volo. Sarà una serata magnifica perciò... Buon divertimento. Ecco a voi Jeffrey Lions!" Esclamò il rettore, scendendo poi dal palco.

Tutti quanti già urlavano il suo nome, non aspettavano altro. E si scatenò il putiferio quando la figura di un ragazzo alto circa 2 metri si fece viva sul palco.

"Ciao a tutti ragazzi, pronti a scatenarvi?!" Bastarono queste semplici parole per dare il via a urli incontrollabili.

Iniziò a cantare e notai che Ly e Flora sapevano ogni singola parola delle sue canzoni. Era un cantante pop-rap, non male dovevo ammetterlo, ma molto fuori dal mio genere.
In più non riuscivo a godermi le sue performance perché sentivo l'aria mancarmi sempre più.

Così, senza dire nulla a Ly per evitare di farla preoccupare, mi feci spazio tra la folla e mi andai a sedere sugli spalti. Ora stavo decisamente meglio. Ero sola, respiravo finalmente bene e continuai a godermi lo spettacolo da quassù. Osservai giù e vidi un ammasso di persone saltare e cantare contemporaneamente e mi sentii male al solo pensiero di essere stata lì sotto per più di un'ora.

"Troppo asociale per unirti a loro?" Sentii parlare qualcuno e mi girai a vedere chi fosse.

Era Wesley Duncan. Mi osservai attorno pensando stesse parlando con qualcun altro, ma notai di essere l'unica lì.

"Che c'è? Ti è finita la voce per le troppe urla?" Chiese sarcastico, facendomi sorridere.

"Ah ma allora sai ridere, pensavo non te l'avessero insegnato da piccola!" Continuò ancora, ok adesso mi stava dando fastidio.

"Hai finito di fare il coglione?" Sbottai dal nulla.

"Forse ti preferivo muta." - notò non appena lo definii 'coglione'.
"Comunque, sto solo cercando di fare conversazione." Disse poi.

"E perché mai con una come me?"

"Che ha che non va una come te?" Chiese facendo una faccia buffa nell'imitarmi dicendo l'ultima frase.

"L'hai detto tu stesso, sono asociale."

"Non lo pensavo sul serio. In realtà penso che tu sia molto timida, che è molto diverso dall'essere asociale." Precisò sorprendendomi.

"Wow, allora hai un cervello!" Notai sarcastica.

"Timida e per niente simpatica, aggiungerei." Concluse poi, ridendo.

"Tu come mai non sei lì sotto con il tuo fantastico gruppo?" Dissi fantastico in modo ironico e se ne accorse.

"Che problemi hai col mio gruppo? E comunque la risposta è semplice, non mi piace Jeffrey Lions, sono passato solo a vedere come andava."

"Nessun problema col tuo gruppo, anzi c'è pure mia... Vabbè non ha importanza." - feci una pausa.
"Quindi non ti piace il cantante e sei passato a vedere, ma hai deciso di fermarti a infastidirmi." Precisai dubbiosa.

"Non credo che tu sia infastidita dalla mia presenza, ma farò finta di crederci."

"Arrogante."

"Sicuro di me, direi." Mi contraddisse.
Restammo a fissarci qualche istante ed era davvero una situazione strana.

Non avrei mai immaginato di poter avere una vera conversazione con Wesley Duncan in vita mia, anzi neanche mi importava, sul serio. Per me era sempre stato uno di quei fighetti che si vantava di avere tutte le ragazze ai suoi piedi, e il fatto che mi stesse parlando non mi quadrava.

"Perché stai parlando proprio con me?" Chiesi di nuovo.

"Hey ma che problema hai? Credi che sia impossibile che un tipo come me parli con una come te? Hai qualche problema di autostima? Non scattare sempre sulla difensiva!" Sbottò dal nulla.

"Sempre... Mi conosci solo da qualche minuto." Puntualizzai.

"Va bene... È inutile provare a parlarti a quanto vedo."

"Forse perché non mi interessa parlarti..." Dissi sincera.

Mi fissò ancora, stavolta però mi fissò in quel modo strano. Lui... Stava cercando di leggermi dentro ne ero sicura. Forse ero pazza o forse sarei impazzita presto. Sapevo solo che questo suo modo di fare mi rendeva nervosa e infastidita. Presi l'inalatore e lo portai alla bocca, dopodiché andai via.

Cosa voleva Wesley Duncan da me?

Quello che non sapevoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora