Mary Auntie's Motel

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POV ALICE


Emmett avrebbe strabuzzato gli occhi, 1...2...3..10 volte, alla fine però avrebbe compreso che ciò che vedeva era reale, avrebbe fissato sconvolto Carlisle poi Rosalie che in tutto ciò avrebbe mantenuto un' espressione sbalordita, costante, alla fine dunque entrambi avendo realizzato che non sarebbero potuti essere impazziti e che quella non era un allucinazione, avrebbero accettato la verità. Mentre avanzavamo verso casa rivedevo quelle immagini, i loro visi, le loro espressioni quali sarebbero state pochi minuti dopo. Jasper mi osservava mentre corrugavo la fronte ad ogni sobbalzo di Emmett. Pochi eterni minuti e me li trovai di fronte, tutto accade come nella mia visione, ero già pronta per ogni eventuale domanda.

"A-lice un ...angelo.." quest'ultima frase era il segnale del passaggio da uno stato di paura e incredulità ad uno stato di entusiasmo come quando un bambino prova per la prima volta una giostra pericolosa. Fra poco sarebbe stato tutto passato.

"Si, esatto." dissi sicura, alterando il futuro, non era quello che avrei dovuto dire ma ero impaziente di andarmene via, nella mia testa si propagava la stessa spiacevole sensazione di quando mi aveva visto Jacob, mi sentivo impotente, nuda, se vista così da qualcuno, tutti tranne Jasper....

"Alice?" Edward mi sfiorò l'avambraccio, non avevo udito la domanda di Rose,

"come?" mi strofinai gli occhi, esausta,

"C'è qualcun'altro come te?" lo chiese in modo greve, temendo però di alterare il mio umore,

"E' possibile, non lo sappiamo..." dissi inespressiva, poiché ormai Emmett e Rose accettavano ciò che vedevano Carlisle si dilungò spiegando tutta la storia, io avevo soltanto voglia di passeggiare di nuovo, di stare con Jasper, da sola, lontana dal mondo. Le ali fremevano per spiccare il volo, guardavo il cielo, purtroppo avevo dovuto aprirle alla fine per dimostrare ai miei fratelli che nessuno di noi era pazzo.

"Posso ?" mi chiese dolcemente Rose avvicinandosi con la mano protesa in avanti, potevo farcela, insomma anche Billy le aveva toccate e non ci legava alcun legame affettivo, restai immobile, mentre lei passava le dita dure e gelide tra le piume guardavo i suoi occhi sfavillare, in estasi, caldi e rassicurati.

"Wao..." fece cenno ad Emmet di avvicinarsi, a quel punto non potei farci nulla, l'ala dov'era poggiata la mano di Rose fece un movimento convulso, mosse una massa d'aria che li spostò di qualche metro portando me dalla parte opposta,

"Scusate, io non volevo..." farfugliai, indecisa se restare o volare via, lo sguardo di Jasper mi impedì di fuggire,

"Non sappiamo perchè, ma avverte il contatto fisico come un pericolo e a volte non riesce a controllare le ali..." spiegò Carlisle,

"Figurati sorellina...è troppo figo ...sei la più forte di noi...neanche i Volturi ci faranno un baffo ora..." Rose gli tirò una gomitata nello stomaco, quel nome aveva fatto rabbrividire tutti.

"Okay, ora credo che siano tutti informati a sufficienza..." proferiì Edward leggendo nella mia testa l'assillante desiderio di andarmene...

"Ragazzi non deve saperlo nessun altro..nessuno...se qualcuno dovesse riferire ad Aro che Alice...sapete meglio di me che sarebbe una catastrofe" tutti annuirono e si congedarono. Solo Carlisle rimase davanti alla porta, io e Jasper ci stavamo dirigendo dalla parte opposta quando ci chiamò,

"So che vuoi andare a dare un occhiata al posto della tua visione." mi colse di sorpresa, non avevo visto che lui sapeva,

"Sono stato con Bella ed Edward fino ad ora, volevo dirti io che ti avrei accompagnato con lui ovviamente..." accennò a Jasper, sospirai leggermente,

NON SO PIU' CHI SONO (an Alice Cullen's story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora