Confessioni

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"Ti spiego. Io ho sempre e da sempre avuto visioni riguardo persone che conoscevo, per quelle come voi con cui ho un rapporto ben consolidato vedo le cose estremamente chiare, per gli altri un po' meno...oppure ho visioni su avvenimenti e non su persone ma che riguardano lo stesso esperienze o individui con cui ho interagito." feci un pausa,
"Ora,anzi da circa 1 mesetto io riesco a vedere qualsiasi cosa...riguardante perfetti sconosciuti... luoghi lontanissimi ...prevedo catastrofi che si svolgono dall'altra parte del mondo ... vedo morire uomini e donne che non so chi siano...ed è orribile." mio padre rimase attonito, poi poggiò una mano sulla mia, appuntò qualcosa su un foglietto poi si alzò e comincio a camminare avanti ed indietro.
"Ah...lo sapevo che sarebbe successo..." sussurrò,
"Alice ascolta...a volte i poteri di un vampiro si fortificano col tempo"spiegò,
"Beh ma a questi livelli...è...impossibile"
"oh mia cara, nulla è impossibile chi può saperlo meglio di te." si avvicinò,
"Ti reca dolore?"
"Se intendi dolore fisico...no..." sospirai.
"Ah Alice da un mese, perchè non me l'hai detto subito?" mi mise una mano sulla spalla,
"Posso solo immaginare quanto sia difficile veder morire tutta quella gente..." esatto, era estremamente terribile, e la cosa ancor più grave è che non potevo fare nulla per salvarle.
"Non c'è un modo per farle smettere?" Carlisle restò stupefatto,
"Cosa dici Alice? lo sai meglio di me che un dono è un dono, non c'è modo di annullare il tuo potere." si irritò,
"No, io non voglio questo" era vero?
"Io vorrei solo non avere queste visioni amplificate su gente che non conosco e che non posso aiutare." mi alzai,
"Capisci Carlisle! E' terribile assistere alla morte di qualcuno senza poterlo aiutare!" cominciarono a bruciarmi gli occhi,
"Hai ragione, ma non credo ci sia un modo" sospirai sonoramente,
"Jasper lo sa?" feci cenno di no,
"Non l hai detto a nessuno?"
"Certo che no,non voglio addossarvi tutti i miei problemi...Carlisle...l ho detto anche a Jasper" si accigliò, mi prese per le spalle e mi sollevò,
"Alice...noi siamo una famiglia e i tuoi problemi sono i nostri problemi" mi abbracciò,
"Appena arriveranno gli altri dovremo dirglielo, so che non possiamo farci nulla... ma per informazione..." aggiuse mesto.


Carlisle non riuscì ad aspettare che gli altri arrivassero, li chiamò tutti, erano le 3 del mattino, orario di riunione non inusuale per la famiglia Cullen. Eravamo tutti in soggiorno, lasciai fluire liberamente i pensieri e rievocai tutte quelle spaventose visioni, Jasper era accanto a me. Edward ebbe un sussulto,
"Beh questo l'argomento della nostra riunione." accennò Carlisle, Jasper era davvero confuso, percepiva la mia forte ansia, mi strinse la mano.
"Alice parlo io?" mi chiese, annui, non riuscivo a spiccicare una parola, come avrebbero reagito? Carlisle sembrava preoccupato e così Edward.
"Ve lo dirò nel modo più semplice e diretto, il potere di Alice si è amplificato...molto.... ora riesce a vedere eventi che coinvolgono perfetti sconosciuti, eventi terribili, nelle più disparate parti del mondo" esplicò,
"Che figo!" esclamò Emmett, lo fulminai con lo sguardo,
"Oh Alice è per questo che eri così silenziosa in questi giorni?" mi chiese Bella, mi portai al centro della stanza. "Si...mi dispiace... avrei dovuto avvisarvi fin da subito" guardai Jasper, mi stava guardando anche lui, probabilmente era ferito dal fatto che non avessi detto nulla neanche a lui, l'aria era tesissima,
"Emm... perchè quelle facce....insomma... è grandioso hai un super dono..." Jasper volò da Emmett e gli tirò un sonoro pugno,
"Sta zitto !" era decisamente nervoso.
"Non è... grandioso ..." continuò Edward.
"Ora saremo sotto stretto allarme rosso, se Aro dovesse scoprire una Alice ancora più potente, ci annienterà per averla..." deglutii.Jasper mi fu di nuovo accanto mi stinse nuovamente la mano;
"Ah io credo che siate troppo pessimisti, come farà a scoprirlo?" disse Bella,
"Aro può tutto" esordì Carlisle,
"In ogni caso... saremo pronti...sempre grazie ad Alice, quindi è inutile allarmarci sin da ora, ma è giusto che sappiate" si congedò... Bella ed Esmee mi abbracciarono,
"Sorellina devi aver sofferto molto, per qualsiasi cosa io ci sono!" sorrisi.

NON SO PIU' CHI SONO (an Alice Cullen's story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora