Sotterfugi

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POV Alice

Era stata colpa mia, come avevo potuto permetterlo, maledizione, non vedevo ancora chiaramente ma sarebbero venuti qui, sapevano ormai sapevano, avrebbero fatto di tutto, Aro avrebbe fatto di tutto per portarmi in Italia.
"Alice, di qualcosa Alice?" Jasper mi strattonava leggermente, tentai di tornare alla realtà ma mi balenavano davanti agli occhi immagini confuse, Jane ed Alec a casa nostra, poi quella fetida mano che leggeva i miei pensieri, il loro stupore, la loro paura, poi solo oscurità, e di nuovo quelle strane figure e bagliori di poc'anzi, poi uno sconosciuto, no!
"No no no..." mi raddrizzai afferrando la camicia di Jasper e poggiando la testa sul suo petto,
" Chiamo Carlisle e gli altri" Edward saettò via, Bella lo fissò sbalordita,
"Dio Alice che succede?" Jasper si scostò per guardami negli occhi,
"Mi dispiace Jazz, mi ha vista, è stata colpa mia, è andato da loro..." sembrò capire,
"Una spia di Aro... verranno qui per vederla" Edward confabulava con Carlisle uscendo dalla veranda,
"Aro? Chi ti ha vista Alice?" Bella era visibilmente sconcertata, respirai a fondo,
"Poco prima, quando vi ho detto delle strane visoni e del fatto che non riuscivo a percepire più nulla, un vampiro, quel vampiro che ha informato Aro proprio ora, mi ha vista, e io non mi sono accorta di nulla!" saltai giù e cominciai a camminare avanti e indietro freneticamente,
"Edward spiegaci" Bella si volse implorante al marito, non ero più in grado di articolare un suono, vedevo e scorgevo mille scenari futuri, e tutte le possibilità sembravano portare ad un unico esito, mi si strinse un nodo alla gola, vedere di nuovo Jasper venirmi strappato via e la mia famiglia, non potevo tollerarlo di nuovo, poi quei bagliori e...
"Alice..." a metà racconto Edward mi fissò stranito,
"Cos'era quella parte...quella stanza..."
"Nulla...è tutto confuso...." Rigettai quella visione.
"Non possiamo convocare di nuovo tutti i clan vero?" chiese Bella,
"Non ce ne sarà bisogno, non è stata infranta nessuna legge e questa volta non ci sono fraintendimenti" disse Carlisle,
"Non gli importerà della legge, non perdoneranno mai quello che è successo nella radura, e di certo non ci risparmieranno una seconda volta..." continuò lei,
"Bella calmati" Jasper saettò verso di me, mi bloccò tra le braccia,
"Andiamo via Alice" sul volto impresso il terrore che potesse capitarci qualcosa, il suo viso, quello sguardo supplicante mi fecero rinsavire, cominciai a respirare regolarmente,
"Non possiamo Jazz..." gli sfiorai la guancia con la mano,
"Se andranno via Aro penserà che c'è dell'altro capite, li inseguiranno per sempre, non ci sarà mai un attimo di tregua, nè un posto sicuro" aggiunse Edward,
"Ma se verranno qui, Alice..." Jasper mi strinse forte la mano,
"TI porterà via, se Aro voleva che ti unissi a loro prima, ora...ci uccideranno per averti..." tremò con la voce,
"Che scelta dobbiamo fare, cosa vedi Alice?" Bella ci si avvicinò smarrita,
"Non vedo oltre, se scapperemo ci troveranno, se restiamo qui, giungeranno lui Jane Alec e 2 guardie... poi non capisco, li rivedo in Italia, ma io non sono con loro" Carlisle si rilassò,
"Senza tutta la guardia" Edward sembrò corrucciarsi di più,
"E' strano..." disse,
"Non possono ucciderci e portarla via, tutti i nostri amici si rivolteranno loro contro, sarebbe la fine per loro..." Carlisle sembrava convinto,
"Se Aro saprà del bambino mi ucciderà o peggio" dissi con voce incolore e a sguardo basso, Jasper si lasciò sfuggire un ringhio, restammo in silenzio per un po', la situazione era in stallo. Entrammo dentro e mi sedetti sul divano del soggiorno, ero senza energie, Carlisle in piedi vagliava le possibilità,
"Non potete fuggire, ma come possiamo nascondere la gravidanza ad Aro, le leggerà nel pensiero vedrà ogni cosa, non possiamo impedirlo..." Esmee gli massaggiava la schiena e mi guardava sofferente,
Jasper inquieto, ancora all'esterno fissava il vuoto,
"Non vedo una soluzione Edward..." stavo per sprofondare nello sconforto, vidi nel vetro della cristalliera i miei occhi blu fiammeggiare,
"Aspettate..." Bella si alzò con foga dalla sedia,
"Posso evitare che Aro percepisca i ricordi e i pensieri sul bambino con il mio scudo!" gli occhi di Edward si illuminarono,
"E' possibile?" Jasper entrò impietrito, cominciai a scrutare di nuovo il futuro,
"Si... se alla radura riuscivo a schermarvi da Jane" mi alzai fiduciosa,
"Ma Bella non l'hai mai fatto...I poteri telepatici di Aro sono diversi da quelli di Edward, lui usa il contatto fisico...se dovessi fallire" Carlisle si portò una mano alla testa,
"Fra quanto arriveranno?" chiese Bella impaziente,
"La neve è scomparsa, fra qualche settimana, non prima..." guardai Jasper sollevata, non sembrava convinto di tale possibilità,
"Mi eserciterò, 24 ore su 24 se sarà necessario. Alice funzionerà....è l'unica strada..."
"E credete che se Aro non saprà del bambino lascerà il suo proposito?" chiese Esmee incerta,
"No, certo. Ma dovrà elaborare un piano, e se vorrà attaccarci saremo pronti, avremo tempo." Aggiunse Edward soddisfatto,
"Bene..." sussurrai, forse avrebbe funzionato, c'era una possibilità,
"Vediamoci al lago tra mezz'ora e cominciamo..." proferii, Bella saettò via da Renesmee,
"Io avviso i Quileute di stare lontani per le prossime settimane" disse Edward, Carlisle annuì, stavo per andare a cambiarmi dato che avevo i vestiti stracciati e pieni di fango quando Jasper mi afferrò da dietro,
"Vieni, devo parlarti" uscimmo in veranda, il sole era già alto e il legno del portico era inondato di mille cristalli di luce, la nostra pelle splendeva, Jasper si appoggiò davanti a sé sulla ringhiera e si passò nervoso una mano tra i capelli,
"Alice, ripensaci, mi sembra troppo rischioso, per te per il bambino e per gli altri...andiamo via..." mi prese il viso tra le mani e mi baciò la fronte, le lacrime mi ottenebrarono la vista, le trattenni,
"Non possiamo Jasper, ci prenderanno" corrugò la fronte,
"Saremmo sempre in vantaggio grazie alle tue visioni, se finiremo dall'altra parte del mondo e se dovremo scappare per l'eternità non mi importa, voglio che tu sopravviva, voglio che restiamo insieme"
"Non capisci Jazz..." mi scostai combattuta,
"Scoprirebbero perché siamo scappati... scoprirebbero questo..." mi portai una mano sul ventre,
"Non ti vedrei mai più, non mi vedresti mai più...non voglio vederti di nuovo...non...ti prego..." senza accorgermene cominciai a tremare e lacrime argentee mi scorrevano sino alla gola, Jasper mi prese tra le braccia e mi fece sedere, stringevo tra le dita i suoi capelli biondi e smossi, premevo la fronte sulla sua guancia,
"Va tutto bene, sono qui... non succederà Alice te lo prometto..." restammo in quella posizione per diversi minuti, poi mi sollevai per guardarlo negli occhi,
"Bella ce la farà, fidati di me... dobbiamo restare." Mi sorrise e mi guardò intensamente, vedevo i miei occhi blu riflessi nei suoi.


"Jasper..."
"Si?"
"Credo sia meglio per Bella non avere troppi spettatori" dissi sincera, non volevo che avesse troppa pressione e non riuscissimo a conseguire lo scopo,
"D'accordo" disse titubante, stavamo andando al lago, Bella ed Edward erano già lì, mio fratello era necessario per verificare, nonostante effettivamente Aro avrebbe letto con più profondità i miei pensieri.
"Ci vediamo stasera allora" mi lasciò la mano baciandola fugacemente e sorridendo inquieto.
"Okay..." dissi alla sua scia in lontananza, con pochi balzi arrivai vicino alla sponda,
"Cominciamo" proferii con troppo entusiasmo, Bella guardò indecisa Edward, poi me e si fece coraggio,
"Posso farcela" disse a sé stessa,
"Alice?" sardonico Edward si sedette nell'erba alta e mi osservava,
"Alice?"
"Cosa? Sto pensando intensamente al bambino!" ridacchiò,
"Devi trasformarti... i Volturi non ti vorranno certo vedere così" proferii,
"Ma così ho più controllo lo sai" non parlò, capii, era questo il punto, Bella doveva celare i miei pensieri e io in presenza di Aro avrei dovuto darle una mano senza farlo insospettire, dovevo esercitarmi parimerito, controllarmi anche da angelo,
"Okay..." respirai a fondo e distesi i muscoli, con un fruscio le immense ali blu comparvero a farmi ombra, le distesi con energia e sentì il desiderio di sollevarmi, lo feci per qualche secondo destando ancora la meraviglia di Bella e di mio fratello,
"Sono pronta" sorrisi,
"Bene, Bella tesoro, adesso comincia facendole semplicemente da scudo..." Bella annuì, chiuse per pochi secondi gli occhi per concentrarsi, pensai a raffica all'insieme degli avvenimenti degli ultimi due mesi,
"Nulla" sentenziò soddisfatto Edward,
"Ora arriva il difficile" Bella fece qualche passo indietro e con mia sorpresa mi voltò le spalle,
"Così riesco a concentrami meglio, Alice mi abbagli con le tue ali, sei un incanto non riesco a mettere a fuoco" sorrisi maliziosamente, l'effetto che avevo sugli altri era sempre sorprendente.
"Ora Alice pensa il più intensamente possibile alla tua nuova vita, alle ali, a Jasper, al bambino....e tu Bella pensa come lei, cerca di figurarti quelle immagini e bloccale" Chiusi gli occhi anch'io e feci come aveva detto, ripensai al dolore, ai mutamenti del mio corpo, a quelle strane sensazioni, agli occhi e alle lacrime, alla mia forza, alla libertà del volo, ai loro volti stupiti, ai Quileute e, a quella creatura, mia madre, alla sua immensa figura, a Jasper, al suo profumo, alla sua pelle, alla grotta...indugiai su quel ricordo ed ebbi un brivido di piacere. Poi tornai indietro, alla confusione, alla consapevolezza di essere incinta, all'immagine di me e Jasper nella stanza, alle nostre mani intrecciate sul mio ventre ... Aprii gli occhi mentre continuavo a pensare più flebilmente, Bella era contratta e immobile, sulla fronte una leggera increspatura, dubbioso Edward mi fissava.
"Basta così" Bella in disaccordo lo fulminò con lo sguardo,
"Percepisco ancora quasi del tutto i suoi pensieri sul bambino..." sospirai,
"E anche altri dettagli..." sorrise, lo fulminai anch'io con lo sguardo, alzò gli occhi al celo divertito,
"Non c'è nulla di divertente, dobbiamo riprovare finchè non funziona..." Bella mi si avvicinò e mi prese la mano,
"Forse dovrei concentrami anche su qualcos'altro, di totalmente diverso..." dissi,
"Aspetta, forse ho capito..." Edward tornò serio e si mise in piedi, raggiungendoci mi sfiorò l'ala che scattò automaticamente all'indietro, allungò una mano per carezzare le piume e lo lasciai fare,
"Rilassati Alice, sei troppo tesa..."
"Sai che ora con il bambino mi è più difficile sopprimere l'istinto protettivo..." Bella mi strinse la mano,
"Ce la faremo..."
"Okay ...Edward, dicevi?" staccò lo sguardo imbambolato dalla mia ala e continuò,
"Rilassa la mente e lascia fluire qualsiasi cosa ti passi per la testa, non concentrarti sul bambino su di noi su Jasper, immagina di essere sola e di lasciar correre i pensieri fissando il lago...tu Bella fa come prima, blocca la tua mente sul pensiero della gravidanza e su tutto ciò che ne consegue...proviamo".
"Ecco...si....bene.... è confuso, Aro potrà ancora percepirlo ma ci stiamo avvicinando, sta quasi scomparendo..." un sorriso mi illuminò il volto, Bella saltò addosso ad Edward e lo baciò sul collo,
"Forza a lavoro...prova ancora e ancora..." ridacchiò,
"Hey Alice !?" con uno slancio fulmineo mi ero alzata in volo ed ero atterrata sulla cima di un enorme pino a 20 metri d'altezza,
"Aumentiamo le distanze Bella! Così con Aro e me vicina ti sarà più semplice!" vidi Bella annuire entusiasta, il sole faceva capolino dalle montagne e la nebbia si stava diffondendo nello spazio circostante, era già quasi il tramonto, il tempo si beffava di tutti.

NON SO PIU' CHI SONO (an Alice Cullen's story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora