3 CAPITOLO.

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Mangio e studio, pensando sempre a Davide e al nosto incontro quando all'improvviso suona il campanello verso le sei, non aspettavo nessuno a quell'ora.

Scendo le scale e vado ad aprire e vedo vicino alla porta Anna con tre buste in mano, curiosa le chiedo '' Anna che ci fai qui? Cosa sono quelle buste? '' lei mi guarda male e risponde '' non dirmi che te ne sei dimenticata! '' io davvero non ricordavo niente, non sapevo di cosa stesse parlando, poi ricordo che alle sette avevo appuntamento con Leo, che stupida!

La faccio entrare e andiamo in camera mia.

Ero indecisa su cosa mettere, non ero mai uscita con un ragazzo prima d'ora, ero davvero nel panico!

Anna mi incomincia ad uscire vestitini tutti scollati che non mi ero mai messa, anzi a dirla tutta non sapevo nemmeno di avere.

Dopo tanti minuti che sembravano ore, decisi finalmente uno di quei abiti, era un abito corto.. non troppo, uno di quelli che usano le ragazze d'oggi..era blu brillante con una scollatura troppo ampia alla schiena.

Beh, non sono una che si vanta, ma devo ammettere che mi stava bene. Per la prima volta avevo trovato un vestito che non mi faceva vedere il disastro che vedevo in me. Come scarpe avevo deciso di mettermi le converse blu alte.

Bene, come abiti abbiamo finito..adesso veniva la parte più difficile, la faccia, una delle cose che odio di me.

In quelle buste, Anna, aveva portato solo trucchi, io non riuscivo e non riesco ancora a capire a cosa serve il trucco, ogni ragazza apparte me che sono un caso perso, è bella per conto suo, davvero resterà sempre un mistero.

Anna alla fine mi convince e mi trucca, avevo paura di cosa sarebbe uscito, sicuramente una faccia meglio di quella che avevo ora.

Durante il suo 'lavoro' mi ritorna nella mente di quando Leo mi ha chiesto l'appuntamento e che non sia stata Anna a organizzarlo.

Curiosa le chiedo: '' Anna, ma sei tu che hai chiesto a Leo di invitarmi a uscire? '' lei si gira di scatto e mi dice '' ehm..si perché?'' io rimango delusa dalla sua risposta pensavo che mi avrebbe detto la verità, non capivo il perché di quella risposta, il perché di quel gesto e le dico: '' no, sai quando Leo mi ha invitata ad uscire non mi ha detto che era stata una tua idea! '' lei non esita tempo a rispondermi '' eh, vabbe sai come sono i ragazzi, non ti avrebbe mai ammesso che non era una sua idea! '' io davvero non so più a chi credere! ma alla fine penso che abbia ragione lei, stavo per iniziare una lite inutile.

Finalmente finisce il suo capolavoro e davvero non sembro io, ero davvero stupenda, ed era il mio primo complimento che facevo a me stessa.

Ero pronta.

Alle sette precise il campanello di casa mia suona, ero ansiosa, mi sudavano le mani, non sapevo niente, su come comportarmi, sul cosa dire e fare ma Anna mi ha consigliato solo di essere me stessa, ed è quello che farò o almeno cercherò di fare.

Mi do un ultima aggiustatina e vado ad aprire, era Leo, era bellissimo.

Indossava una maglietta molto elegante grigia, i jeans a cavallo basso e le vans nere.

Perfetto direi.

Appena mi vede rimane a bocca aperta, l'unica cosa che riesce a dire è '' Sei b-bellissima!''..strano o era emozionato?!

Saluto la mia amica e andiamo via sulla sua moto color rosso fuoco.

.. Due occhi blu come il mare..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora