16 CAPITOLO.

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La notte fu più dura di quanto pensassi, non riuscivo a dormire, mi sentivo strana in un altro letto, un'altra casa e soprattutto lontano dalla mia famiglia.

Quando finalmente riesco ad addormentarmi, suona la sveglia, maledetta.

Era il mio primo giorno di scuola ero non agitata di più.

Mi preparo, indossando la mia divisa, era carina, ma preferisco i vestiti propri.

Era una gonna blu, converse bianche e una maglia bianca con un adesivo blu al lato.

Mi faccio la coda e con Davide vado a scuola.

L'entrata è molto grande come la scuola del resto..

Alla prima ora avevamo filosofia, ma non sapevamo dove si trovasse la classe, bene.

Allora decidiamo di chiedere a dei ragazzi che si trovavano di spalle..

"scusate, sapete dirmi dove si trova l'aula di filosofia?'' chiede Davide gentilmente

Loro si girano e notiamo che sono i ragazzi che incontrammo ieri, quei maleducati.

"oh, guarda guarda chi si rivede, e la terza idiota dov'è?" dice penso il capo

Nonono non resistetti a quelle parole, idiota a chi? Ma perfavore, i primi erano loro..

"idiota a chi? Ma ti sei visto te, con quella faccia di cammello che ti ritrovi, non parlare male degli altri!" non ci potevo credere..io dal viso angelico, dico queste cose, ma ma non ero timida?!

"oh, possiamo sentire finalmente la tua voce, bambolina, pensavo non avessi la lingua" si avvicina a me, troppo vicino.

"certo, e spero sarà anche l'ultima..non ha senso parlare con voi, soprattutto se hanno la faccia da cammello" dico senza arrossire o cose simili.

"tesoro, fai poco la stupidina con me, altrimenti te ne pentirai amaramente" dice con tono minaccioso.

"Hah io paura di te? Ma per favore una mosca sarà anche più forte. E poi tu vuoi picchiare una ragazza?! Ah, chissà come ti vedranno gli altri, prendersela con una donna" dico spudoratamente.

"basta Sara andiamocene'' dice Davide da dietro

"oh Sara ti chiami allora, bel nome bambolina" dice con tono abbastanza sexy, ma lo odio.

"non chiamarmi bambolina, non stai parlando con tua sorella, hai capito?" dico arrabbiata

"okok, non ti scaldare. Mi piaci quando sei arrabbiata" sussurra al mio orecchio.

Ma che diamine sta dicendo? Ma se nemmeno mi conosce? No, vabbeh io vedo cose strane!

Senza nemmeno rispondere, giro i tacchi e vado via con Davide, in cerca della nostra aula quando sentiamo gridare "l'aula di filosofia si trova al secondo corridoio a destra"

Beh, l'unica cosa positiva e che ci aveva aiutato.

Passano le ore, sempre un dramma per trovare le aule, ma ci siamo riusciti.

Davide era finito in punizione perché aveva parlato male ad un professore e quondi doveva restare a scuola.

Beh, dovevo tornare a casa a piedi e perlopiù da sola.

Mentre camminavo sento dei passi dietro di me, qualcuno mi stava seguendo.

Mi giro di scatto e mi viene un colpo al cuore quando vedo quel ragazzo, rozzo e arrogante.

"ciao bambolina" sussurra con tono sexy..

"che ci fai qui? E poi ti ho detto di non chiamarmi cosi!" gli dico puntando il mio dito contro il suo petto muscoloso.

"oh piccola Sara, ti sto avvisando troppe volte di non rivolgermi quel tono, puoi pentirtene" dice ancora più sexy di prima

"ah, io sono Harry." aggiunse

"assi? Non mi importa!" dico con tono cattivo.

"allora, non ci siamo capiti?! Senti puttanella, ti ho avvisato, ora vedrai cosa succede alle ragazzine quando non mi ascoltano!'' dice con sguardo cattivo e pericoloso.

Inizio ad avere paura, aveva ragione quando diceva che mi sarei pentita!

Mi prende forte dai capelli e mi porta nella sua macchina.

Inizio a piangere e tremare implorando che mi lasciasse andare.

"potevi pensarci prima!" mi urla.

Io non sapevo che rispondere, aveva ragione, incomincio a singhiozzare e a piangere in modo forte e rumoroso.

"sta zitta! Altrimenti è peggio!" urla ancora di più.

Io cerco di non far rumore e piango sottovoce. Arriviamo in un bosco, lontanissimo dalla città, li nessuno avrebbe potuto aiutarmi, se mi stesse davvero facendo del male.

.. Due occhi blu come il mare..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora