10 CAPITOLO.

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In classe vedo Leo, come sempre.

Si avvicina a me e mi dice ''Sara come stai? Ho saputo dell'incidente..ti sono venuto anche a trovare ma non eri sveglia!'' io non volevo chiedergli il perché era venuto una sola volta, sapevo che mi avrebbe mentito.

Gli rispondo ''bene'' lui rimane a guardarmi circa cinque minuti senza dire nulla poi con gli occhi bassi mi dice "mi sei mancata!''..

Ma che stronzo..mancata? Certo, talmente tanto che per non sentirsi solo se ne andava con altre.

Io non riesco a tenere tutto dentro, sono una che quando scoppia è peggio di una bomba..non riesco a tenere un peso cosi enorme come le balle che dice quello li.

Con una rabbia gli rispondo ''ma mancata che cosa? Se veramente ti mancavo non venivi a trovarmi una volta sola, non andavi con le altre ragazze, rimanevi con me, nel momento più brutto della mia vita, e vederti con altre e vedere che di me non te ne importa niente mi fa sentire ancora più male, mi sono sentita usata, umiliata davati a tutti, non riesco a fare finta di nulla, mi fai venire il razzismo ed è veramente difficile farsi odiare da me, ma tu ci stai riuscendo pienamente.'' a quelle parole non piangevo, mi erano uscite talmente dal cuore che mi sentivo sollevata.

Lui annuisce e non mi guarda negli occhi, avevo ragione.

Entra il prof e facciamo lezione, durante l'ora non mi guarda e non mi parla.

Al suono della campanella lui si avvicina a me e mi dice piangendo "hai ragione, tutto quello che hai detto è vero ma cazzo nessuno è perfetto, tutti possiamo commettere errori'' non l'avevo mai visto piangere, le sue parole erano giuste ma non avrei avuto il coraggio di perdonarlo perché lui l'ha fatto troppe volte, lo stesso errore e non volevo soffrire ancora, non volevo sentirmi usata per l'ennesima volta.

"potrei anche perdonarti, ma davvero non riesco, hai fatto troppe volte lo stesso errore e non voglio soffrire ancora, mi fai sentire un'annullità, sto male con te, soprattutto quando fai così!''.

Io continuo a piangere e scappo via, ne avevo abbastanza di quella situazione.

Correndo scontro con Davide, credo che quello sarà il nostro incontro d'ora in poi, accade sempre cosi, mi piace molto.

Lui mi prese il viso tra le mani e mi vide a piangere e preoccupato mi dice "che ti succede?'' io lo guardo negli occhi è cosi bello, mi fa sentire speciale, non so perché.

Io non volevo dirgli di Leo, sapevo che lui mi amava e non volevo farlo soffrire, non meritava quella sofferenza, quindi invento una bugia ''niente, sono caduta e mi sono fatta male, niente di che'' lui incomincia a ridere ''hahah che buffa che sei, ti sei fatta tanto male'' dice con un tono da bambino io sorrido e con la testa dico di no.

Poi scappo alla fermata del pullman e torno a casa.

A casa non c'è nessuno, non so che sia successo, era strano.

Vado in cucina e trovo un bigliettino sul tavolo che dice:
amore noi andiamo dalla nonna.

Ok, mi ero spaventata per nulla.

.. Due occhi blu come il mare..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora