2 CAPITOLO.

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Bene, arriva il giorno dell'appuntamento e mi sento cosi agitata che sembra che il mio cuore stia ballando la tarantella.

Dovrei andare a scuola, ma non ho il coraggio di farmi vedere da Leo, cosa penserà di me? Che non ho coraggio di invitarlo io ad uscire, anche se dovrebbe essere lui a chiedermelo..mah vabbe..questo mi assale.

Arrivo a scuola e con Anna entro in classe di storia e non c'è ancora nessuno, si tranne Leo.

Con la vergogna sul viso non so che fare, quando vedo che si avvicina a me, il cuore mi parte all'impazzata e sento che trapoco sarei svenuta.

Si siede vicino a me e inizia la conversazione con un semplice 'ciao' io ovviamente rispondo con 'eei' con la faccia a pomodoro.

Con un sorrisino, a dir poco fantastico mi dice: '' sai non so se te l'ho detto Anna ma avevo intenzione di invitarti a uscire oggi..non so ti.. va?'' oddio, ma..ma era lui che ha organizzato l'appuntamento non Anna, perché mi aveva mentito? non so più a che pensare.

Metre penso a perché Anna mi abbia mentito mi ero proprio dimenticata di dare una risposta a Leo che aspetta in ansia.

Sconvolta dico: '' si scusami pensavo a una cosa..mah vabbe lascia stare..comunque sisi mi va di uscire con te! '' lui mi chiede: '' a chr pensavi? Se posso saperlo! '' io volevo sapere la verità e gli dico '' ma è stata Anna che ha organizzato tutto?'' lui fa una faccia sorpresa r mi risponde ''no, era da tanto che volevo chiedetelo'' io..rimango delusa la gli sorrido, lui fa un sorriso a trentadue e denti e va via, credo nella sua classe..non lontano da me. Eheh.

Passano le ore e la scuola finalmente finisce, non vedevo l'ora mi ero annoiata di stare li.

Raggiungo frettolosamente la fermata del pullman e girando l'angolo vado a sbattere contro un ragazzo a dir poco wow aveva i capelli castani ricci e due occhioni bellissimi castani.

La spinta è stata talmente forte che entrambi cadiamo per terra uno sopra l'altro, oddio che vergogna, non mi era mai capitato in quel modo. Io divento rossa, peggio del pomodoro '' scusami non volevo, andavo di fretta per prendere il pullman, davvero perdonami, non volevo piombarti addosso!! '' lui fa una risatina, non so che ci trovi di cosi divertente e risponde '' non preoccuparti, sono contento'' i miei occhi escono dalle orbite, non sapevo a cosa si stava rivolgendo ceh, contento di trovarsi sotto un ippopotamo, spero per lui che non si sia fatto male.

''Scusami ma contento di che cosa? non capisco! '' lui mi sorride e mi dice '' contento di essermi scontrato con una ragazza cosi bella! '' ed eccoci dinuovo che il pomodore si spiaccica sulla mia faccia.

Io..io beh sorrido e abbasso lo sguardo, lui con il dito mi alza il viso e dice '' ci si vede! '' oddio mamma mia mancava l'aria.

Rimango li per più di cinque minuti a ricordare la scena quando ad un tratto mi dimentico del pullman, maledizione l'avevo perso.

Ero costretta a tornare a casa a piedi, quando una macchina si ferma davanti a me e fischia, io mi giro e vedo che nella macchina si trova quello bellissimo sconoscito che avevi investito col mio grossissimo corpo.

Wow aveva un macchina da urlo, ceh era molto bella, non so quale sia, non mi intendo di macchine, era di un blu notte molto bello.

Lui si affaccia dal finestrino e mi dice:' ' dove vai a quest'ora da sola a piedi? Non vorresti dinuovo scontrarti con qualcuno? '' a quelle parole sorrido, anzi mi veniva da ridere e rispondo '' nono, ho perso il pullman e sono costretta a salire a piedi! '' lui non sorride più, incomincio a pensare a cosa ho detto di male e lui risponde: '' oh, hai perso il pullman per colpa mia..per farmi perdonare, ti posso dare un passaggio? '' ah, e rieccoci col pomodoro..beh a dir la verità non mi andava di salire a piedi e quindi ho accettato.

Durante il viaggio non sapevo che dire, avevo vergogna, incomincia lui a parlare chiedendomi il nome, l'età e tutto il resto. Si chiama Davide, beh bel nome direi.

Arrivata a casa scendo dall'auto e ringrazio Davide per il suo gesto..

.. Due occhi blu come il mare..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora