5 CAPITOLO.

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Suona la campanella è ora di entrare in classe, ma non ho il coraggio..ho la faccia rossa e gli occhi lucidi e gonfi, quel giorno ho preso una lametta che una ragazza aveva sicuramente perso, e mi taglio i polsi, sento che cosi le mie ferite passavano, vedendo quel sangue scorrere mi faceva stare bene.

Dopo essermi un po calmata esco dal bagno e mi dirigo in classe, girando l'angolo scontro con una persona, Davide.

Io non lo guardo negli occhi, non volevo che vedesse la mia faccia, lui ridendo mi dice: '' Hahah ma sempre cosi ci dobbiamo incontrare? Vedo che ti piace molto venirmi addosso! '' io non sorrido, non avevo voglia di farlo, lui con il dito mi alza il viso e mi guarda negli occhi, quei bellissimi occhi castani.

Lui nota il mio viso pieno di lacrime e mi chiede: ''eii che ti è successo?'' io piango ancora di più e singhiozzando rispondo

''niente, sto bene!'' e scappo in classe.

In classe non c'è Anna, non so che le sia successo, la prof mi fa cenno di sedermi vicino a Leo, bene mi aveva reso ancora più complicata la situazione.

Leo mi prende la mano e mi bacia sulla guancia io mi sposto velocemente, non volevo soffrire ancora.

Lui pensa che io non l'abbia visto e fa finta di niente.

Usciti da scuola, perdo nuovamente il pullman perché ho camminato talmente lenta che sembravo una lumaca.

Salgo a piedi, quando dopo sento delle mani che mi abbracciano la vita.

Io mi giro e non speravo di vederni Leo, lo evito e cammino facendo finta nulla.

Lui mi rincorre e mi chiede ''Sara, perché mi eviti che ti ho fatto?'' io non gli rispondo e continuo a camminare, lui si mette davanti a me e mi bacia io lo respingo, non avevo voglio di baciare le labbra di una ragazza.

Lui continua a tartassarmi dicendo '' Saraa rispondimi almeno, dammi l'occasione di spiegarti le cose, fammi sapere che cosa ti succede, ti vedo strana confidati con me!''

Confidati con me..certo che lui sarebbe stata l'ultima persona con cui mi sarei confidata..

Ha continuato così fino a metà strada, non volevo più sentirlo che mi sono girata piangendo e gli ho detto ''pensavo ti piacessi, quel giorno mi hai fatto sentire unica, speciale, accettata come nessuno mi aveva mai fatta sentire, ma dopo quello che ho visto stamattina mi sono sentita usata e soprattutto mi sono sentita presa in giro, non me l' ho aspettavo, ti credevo diverso, ma alla fine ho capito che voi maschi siete tutti uguali, mi fai schifo.'' lui rimase in silenzio, non sapeva che dire, lo immaginavo.

Continuo a camminare e lui ritorna dicendomi '' non è come pensi..ti posso spiegare'' io a dir la verità non avevo bisogno delle sue spiegazioni, sapevo come stavano le cose!

.. Due occhi blu come il mare..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora