Capitolo tre: Un'apparizione inaspettata

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Cinque era in camera sua,non riusciva a dormire. Non sapeva come poter trovare i suoi fratelli per avvisarli di una catastrofe ormai molto vicina. Ma ,ad un certo tyy punto, qualcosa interruppe i suoi pensieri. Qualcuno stava bussando alla porta.
"Quale idiota viene a bussare alle 3 del mattino?!" Disse irritato tra se e se Cinque. Cosí si mise le ciabatte e scese giú di sotto a vedere chi fosse.

Arrivato all'atrio dell'entrata vide che la porta si stava rompendo. Si fece indietro, ma restó comunque a guardare. Prese un ascia che aveva nascosto e la puntó in direzione della porta. Quando essa si ruppe, una figura imponente si presentó davanti a Cinque. Era mastodontica, sembrava una di quelle figure che di solito si vedono nei film horror. Cinque lanció l'ascia contro esso, ma la bestia non sentí nulla. La figura nera cominciava ad avvicinarsi. Cinque continuó ad attaccarla. Niente. La bestie non si faceva nemmeno un graffio. Continuava ad avvicinarsi sempre di piú finché la non riuscí a togliere dalle mani di Cinque l'arma, lanciandola lontano da entrambi. La bestia si fermó e disse: "Cinque?" Cinque riconobbe la voce e disse esterrefatto: "Luther?"

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