L'apocalisse Hargreeves

Capitolo nove: La nuova missione

Allison si sveglió. "Allison! Oh mio dio, grazie al cielo. Come ti senti?" Disse Luther in agitazione. "Abbastanza bene dai. É molto bello vederti." Rispose la donna con un filo di voce. "Anche per me, credimi." Le disse l'uomo accarezzandole i capelli. "Che ti é successo?" Chiese l'uomo. "Io-io non lo so dire con esattezza. Ricordo che c'erano degli uomini, volevano violentarmi. Sono arrivati degli uomini mascherati. Mi continuavano a fare la stessa domanda ma io non sapevo rispondere-" la interruppe il fratello. "Che cosa ti chiedevano?" "Dove si trova Numero Cinque." Rispose la donna. "Vogliono lui. Vogliono Cinque." Aggiunse la donna.

Nel frattempo Cinque era in cucina con Grace. "Sembri in pensiero, tesoro." Esclamó la donna guardandolo. "Sono solo pensieroso, mamma. Non preoccuparti." Disse Cinque in modo ,stranamente, dolce. "Porto la colazione a tua sorella, vuoi venire con me?" Chiese la donna sorridendo. "No, grazie mamma. Adesso vado in camera mia. Devo verificare una cosa." Disse il giovane ragazzo. "D'accordo. Ti voglio vedere a pranzo, non metterci troppo." Disse la donna con fare allegro. "Certamente mamma." E se ne andó in camera.

Una volta solo, Cinque continuava a porsi molto domande. Com'é che un proiettile della Commissione era finito detro sua sorella? Perché le avevano sparato? Ma soprattutto, chi? Troppe domande senza risposta. Tutt' ad un tratto, sentí qualcuno bussare alla porta d'ingresso. Ormai quando qualcuno bussava Cinque temeva il peggio. Arrivato giú vide che qualcuno mise qualcosa sotto la porta. Aprí per vedere chi fosse...era semplicemente il postino. "Oh, mi scusi giovanotto. Nessuno rispondeva e cosí ho messo il giornale sotto la porta." Disse il postino. "Oh, si certo. Non importa, buona giornata." Rispose Cinque, sbattendogli la porta in faccia. Prese il giornale e lesse: 'A seguito di quanto accaduto al direttore del "circo Sparta", l'uomo 31 enne, Diego Hargreeves, é stato arrestato e portato alla centrale di polizia con l'accusa di: furto, aggressione ad un pubblico ufficiale e tentato omicidio.' Oh cazzo! Diego! Esclamó Cinque nella sua testa. 'L'uomo si giustifica con: "Ho fatto quello che dovevo." Le accuse a suo carico sono molto gravi e, se finirá in carcere, gli verrá negata la condizionale.' Cinque prese il giornale e si diresse da Luther ed Allison. "Luther, Diego!" Esclamó Cinque. "Di che parli?" Disse il fratello guardandolo confuso. "Guarda qui." Disse indicando la pagina di giornale. "Diego é stato arrestato. Dobbiamo andare a prenderlo." Esclamó Cinque. "Ah. Speravo che lo arrestassero molti anni fa." Disse Luther. "Devi darmi una mano." Disse serio il ragazzo. "Per fare cosa?" Chiese il fratello. "A liberare Diego, razza di idiota!" Esclamó Cinque contro il fratello. "Fammi pensare...No." Risponse il fratello. "Perché no?!" Chiese Cinque arrabbiato. "Perché avrebbe dovuto finire in carcere anni fa, come ti ho già detto." Ripeté Luther. "Luther!" Esclamó Allison. "Senti. Non posso ancora dirvi niente perché mi servite tutti. Qualcosa sta per accadere. E per questo mi servite tutti quanti. Vi prometto che vi spiegherò tutto, ma per farlo ho bisogno di Diego e degli altri. Mi aiutare e a trovarli?" Allison e Luther si guardarono per pochi secondi, poi rivolsero lo sguardo al loro fratello. "Va bene. Ma guido io." Esclamó Allison tentando di alzarsi. "Allison non puoi, sei ancora troppo debole." Le disse Luther. "Ce la faccio, Luther. Cinque ha bisogno di noi. Ed io non ho intenzione di abbandonarlo." Rispose la donna alzandosi e andando verso Cinque. "Allora? Vieni o no?" Chiese la donna accanto al fratello piú piccolo. "D'accordo. Andiamo a prendere quel bastardo." E seguí i due fratelli fuori dalla Umbrella Academy.

Una volta fuori, i tre fratelli camminarono a lungo per arrivare alla centrale di polizia. Passarono davanti ad un vicoletto e videro qualcosa che si muoveva tra il bidone della spazzatura. Era troppo grande per essere un animale. Sembrava essere un uomo. Si avvicinarono al cassonetto e videro un volto familiare. "Non ci posso credere." Esclamó Cinque colpendosi la faccia con la mano. "Incredibile." Esclamó Allison. "Mio dio, Klaus?" Chiese Luther. Il ragazzo si giró e li vide. "Oh miei cari fratelli! Quanto é bello vedervi!" Esclamó prima di uscire dal cassonetto.