Capitolo cinque: Ecco cosa mi é successo

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Luther e Cinque si misero in cucina, con una tazza di caffé nero nelle loro mani.

Luther ,dopo un silenzio imbarazzante di ben 10 minuti, chiese: "Allora Cinque, da quanto sei tornato?" Il ragazzo gli risponse serio: "Sono arrivato stamattina, Luther." Il fratello lo guardó e gli chiese: "Sembra che tu abbia ancora 14 anni." Cinque alzó gli occhi dalla tazza, lo guardó e con sarcasmo risponde: "Non mi dire, davvero? Cavolo! Ti dovró chiamare Sherlock Holmes d'ora in poi?" Luther ,abituato al sarcasmo del fratello, lo ignoró e gli chiese: "Perché sembra che tu abbia ancora 14 anni?"
Cinque ,sbuffando, gli chiese irritato: "Che ti importa? Te ne sei andato." "Come ognuno di noi, Cinque. Tu compreso." Risponse serio Luther.
"Che ti é successo, Luther?" Chiese Cinque.
Luther lo guardó e risponse: "Che intendi?" "É estate e ci sono come minimo 25 gradi fuori insomma, fa un caldo pazzesco e tu hai i guanti invernali, i pantaloni lunghi ed un cappotto. Non ci vuole un genio per capire che stai nascondendo qualcosa lí sotto."
Luther ,non sapendo cosa rispondere al fratello, bevve un sorso del suo caffé per poi dire : "Ok...beh...ricordi che papá faceva degli esperimenti sugli shimpanzé?" "Certo." Rispose il fratello.
"Ecco...prima di andarmene da qui, ho trovato una siringa nello studio di papá mentre lui non era lí. Arrabbiato e ingenuo com'ero, decido di rubargliela. Mentre camminavo ho visto un vicolo, cosí ho deciso di fermarmi lí per la notte. Ho fissato quella siringa per ore, ero davvero curioso di sapere che cosa contenesse. Ad un certo punto la giro e vedo un'etichetta. Su questa etichetta c'era scritto a mano 'Per numero uno'. Era la scrittura di papá. Cosí ho tirato su la manica ed ho provato a vedere cosa mi sarebbe successo. Ho inserito l'ago nel braccio e ho premuto la siringa. Ad un certo punto mi sentivo stordito, come se mi fossi appena sparato in vena una delle droghe che Klaus possedeva. Ho sentito un grosso giramento di testa e le tempie mi pulsavano. Credo di aver perso conoscenza. Il mattino dopo mi sentivo strano. Ero forte e debole allo stesso tempo. Ho provato ad alzarmi e mi sono accorto di essere diventato molto più alto, circa 20 o addirittura 30 centimetri. Vedo uno specchio rotto davanti ad un cassonetto. Mi guardo dentro e ..."
Cinque ,che stava ascoltando ogni minimo particolare, disse: "E cosa?" Luther continuó: "Ho urlato."

"Ero diventato una specie di scimmia gigante. Un mostro." Ha concluso sconsolato.
Cinque per rallegrarlo disse: "Beh dai ,con il potere dell'invulnerabilitá non é niente male." Luther gli fece un sorriso forzato. Poi gli chiese: "E tu Cinque invece? Qual é la tua storia? Come hai fatto a sembrare ancora cosí giovane?"

Cinque lo guardó e disse: "La mia storia...beh...é iniziata quella sera..." e gli raccontó la sua storia, per filo e per segno.

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