Capitolo diciotto: Jane aka Numero Otto

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Jane ,Numero Otto, é un misto fra i suoi fratelli. Ha la testardaggine di Diego, la bellezza di Allison, il talento di Vanya, la tenacia di Luther, il coraggio di Ben e gli occhi di Klaus. Ma principalmente ha l'intelligenza e il carattere di Cinque. É molto forte, brava a creare piani e farebbe di tutto per i suoi fratelli. I suoi poteri sono il teletrasporto, come suo fratello, e la telecinesi. Ha una grande e forte passione per i libri, ne é ossessionata. Ha un grande talento con i computer,in famiglia era considerata una specie di maga.

Quando lasció la Umbrella Academy ,si diresse verso il suo posto preferito: la biblioteca. Una volta lí si mise a sfogliare tutti i libri che le capitavano sottomano. Mentre stava leggendo qualcuno le toccó la spalla. "Ciao cara. La biblioteca chiude tra 5 minuti. Ti chiedo il favore di uscire, grazie e buona serata." Le disse la bibliotecaria. Lei annuí. Quando la bibliotecaria la lasció, si nascose in modo da poter stare lí per la notte. Dopo circa 10 minuti una guardia passó con una torcia a controllare che nessuno fosse ancora dentro. Si fermó e prese il walkie-talkie dicendo: "Libero. Mi dirigo verso l'uscita." Dopo un paio di minuti sentí: "Ciao Carla, a domani!" "Ciao John!" Cosí uscí e vide la biblioteca deserta. Passó in ogni reparto per prendere dei libri da leggere. Quello era il suo paradiso. Si mise a leggere tutti i libri che aveva preso. Passarono diverse ore e, d'un tratto, notó un reparto che non aveva visto. Era chiuso con una scritta che diceva "Solo personale autorizzato" e notó un lettore di tessera accanto alla porta. Cosí prese il suo computer portatile e lo collegó con il lettore di tessere elettronico. Come un hacker professionista, riuscí ad accedere e ad aprire la porta. Entró e vide libri molto impolverati, come se nessuno venisse lí da secoli. Ne prese uno a caso. Il nome la incuriosí molto. 'La Commisione' di HD. Un nome curioso. Cosí si mise a leggerlo. Dopo alcune ore lo finí, ma qualcosa non andava. Si sentiva osservata. Sentí : "Questo reparto é riservato al personale autorizzato, Jane. Ma credo che si possa fare un'eccezione per te, cara." Qualcuno sbucó fuori dall'oscurità. Era una donna bionda con tacchi rossi e una valigetta in mano. Jane si alzó: "Come conosci il mio nome? Chi sei tu?" Chiese. "Io sono Handler. Il capo della Commissione." Jane rifletté un attimo. Riguardó il libro. Vide le iniziali dell'autore. HD. Handler. "L'hai scritto tu, vero?" Disse indicando il libro. "Beccata! Giá, sono io HD. Ti osservo da molto e vorrei proporti di lavorare con noi alla Commissione. Non hai molto qui ,no? Apparte dei libri, non sai dove andare. Da noi potrai vivere e avere un tett-" Jane la interruppe. "Ho capito. Grazie ma no grazie." Prese i suoi libri e cercó di andarsene. La Handler le disse: "E se tuo fratello lavorasse con noi?" Jane si fermó , si giró e chiese: "Di cosa stai parlando?" "Di tuo fratello Cinque. Conosco il vostro legame e...beh...potrai lavorare con lui, se é questo che vuoi." Jane la guardó e per un attimo esitó. Poi disse con aria di sfida: "Io non sono una stupida. Dimmi un solo motivo per cui dovrei accettare." "Potresti lavorare con lui e stare con lui quando è quanto vuoi." Evidenzió la parola 'stare'. Jane ci rifletté su e alla fine disse: "Non ho di meglio da fare." Le strinse la mano e si teletrasportó alla Commissione.

Arrivate lí ,la Handler cominció a spiegare alcune cose che doveva sapere sulla Commissione. Ma Jane aveva altro per la testa. Voleva vedere suo fratello ad ogni costo, cosí chiese: "Quando posso vedere mio fratello?" La Handler esitó ma poi la guardó e sorrise rispondendole: "Immediatamente. Seguimi." La condusse in una stanza, Cinque era sdraiato sul letto a leggere. Non guardava nella direzione della porta. La Handler disse: "Hey, Cinque. Abbiamo un regalino per farti il benvenuto." Lui ,senza girarsi, rispose: "A si? E cosa sarebbe?" Sarcastico. "Non cosa, ma chi." Cinque si girò. Jane era dietro la Handler. Si spostó e Cinque la vide. Si alzó e disse: "Jane." Jane lo guardó e disse: "Ciao Cinque." Lui si avvicinó e l'abbracció. La stringeva forte a se. Poi si staccó e le chiese: "Cosa diavolo ci fai qui?" "Non avevo di meglio da fare. Tu che ci fai qui." Domandó Jane. "Non avevo di meglio da fare." Rispose Cinque ripetendo la sua stessa frase con un leggero sorriso. "Tu starai qui con me, ok? Ci sono due letti qui. Tu puoi prendere quello." Disse Cinque alla sorella. "D'accordo."

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