CAPITOLO 6 - PERSEVERARE

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FILIPPO'S POV  

Ore 21 Entrai in casa di Giulio, che si offrì di ospitarmi per i prossimi 3 giorni dato che volevamo presentare le prime canzoni che già da tempo avevo preparato e perfezionarle entro Sabato.

Avevo così tante idee in testa e ancora non ci credevo. Presto sarebbe finalmente uscito il mio primo album. Avevo già un po' di visibilità perché da circa un anno postavo qualche mia cover su Facebook anche se.... non mi piaceva definirle delle cover. Erano più delle reinterpretazioni di canzoni famose nella quale inserivo delle barre scritte da me. Amavo metterci del mio in ogni canzone, senza ovviamente rovinare il pezzo in sé. Ultimamente però avevo smesso, in quanto dovevo rispettare le richieste dalla casa discografica che avrebbe pensato personalmente a sponsorizzarmi e farmi pubblicità. Onestamente le questioni burocratiche e gli affari non erano cose che mi importavano particolarmente. Io ero concentrato solo sulla mia musica e il mio unico scopo era arrivare alla gente. Non ero interessato ai soldi o alla fama. Non volevo risultare un montato. Io volevo raccontare me stesso attraverso la musica, perché era quello che facevo da sempre. In realtà se non scrivessi non canterei nemmeno, per questo non ho mai potuto definirmi un interprete anche perché io sono molto legato ai miei testi. Mi auguravo solo che la gente che li avrebbe ascoltati, potesse apprezzarli e magari sentirsi parte di ciò che io racconto. Volevo suscitare tanti sentimenti e arrivare nei cuori delle persone.

Giulio era appena uscito per andare a ordinare due pizze d'asporto nel ristorante sotto casa, nel frattempo io me ne stavo sdraiato a letto a guardare il cellulare. Entrai in Instagram e la prima cosa che feci fu ricambiare il follow a Sara: @ssarett97 segui. Guardai tutti i suoi post, che alla fine non erano molti ed era stupenda, in ogni foto. I suoi occhi mi pietrificavano e parlavano da soli. Passandoci del tempo insieme avevo proprio notato questa cosa: lei esprimeva i suoi sentimenti anche solo con uno sguardo. I suoi occhi diventavano più cupi e spenti quando era triste, agghiaccianti quando era arrabbiata, mentre quando era felice i suoi occhi azzurro cielo era come se si illuminassero.

Mi spostai su Whatsapp e le scrissi un messaggio.

Da Me: "Ei Saretta, che fai?"

Da Sara: "Ciao Fil tra poco esco con le altre, andiamo in un locale vicino a casa di Victoria"

Da Me: "Avevo capito che quella ragazza non ti stesse molto simpatica..."

Da Sara: "In effetti è così, ma è pur sempre la cugina di Ali, non posso mica imporle di non uscire con la compagnia, vengono anche gli altri ragazzi"

Non mi ero accorto che sul gruppo che avevamo creato tutti insieme, avevano scritto e si erano organizzati per uscire. Mi infastidiva sapere che sarebbe uscita quella sera...bella com'è chissà quanti ragazzi le sarebbero saltati addosso. Però io non ero nessuno per impedirle di farlo e non capivo nemmeno perché io fossi così irritato.

Da Me: "Ah ok ho capito" risposi diretto.

Da Sara: "Qualcosa non va?"

Da Me: "No tutto ok. Ora vado perché sono arrivate le pizze. Buona serata:)"

Da Sara: "Grazie, altrettanto"

Chiusi il telefono e andai in cucina dove Giulio già stava cenando senza aspettarmi.

"No ma non mi aspettare,tranquillo"

"Eh dai Filo, se stai incollato al telefono con la tua fidanzata, io nel frattempo mangio perché ho fame ahaha"

"Non è la mia fidanzata...cioè non stavo nemmeno scrivendo ad una ragazza" dissi poco convinto.

"Si si certo e io dovrei crederti. Dai come si chiama? è carina?" chiese ammiccando

Per Sempre || IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora