26 LUGLIO 2015
SARA'S POV
Ore 12.00: La settimana in casa Fanti era già finita. Io e Filippo eravamo appena arrivati a Bergamo e stavamo andando verso casa sua a piedi (si tra l'altro con 40 gradi all'ombra ma dettagli). La sua famiglia era stata davvero molto gentile con me, avevo legato molto con Jolanda e ci eravamo promesse che ci saremmo riviste presto. Mi aveva fatto tanto piacere conoscere i suoi genitori perché mi avevano fatta sentire a casa. Erano tutti così entusiasti di vedere la nuova ragazza di loro figlio e gli dispiaceva proprio vedermi andare via. è stata proprio una bella settimana, mi dispiaceva fosse passata così in fretta.
Mio padre arrivò a prenderci a casa di Filippo e andammo a casa mia per pranzare tutti insieme. Non appena entrai in casa urlai a squarciagola un "Sono tornata!" aspettando di vedere la mia famiglia attendermi con ansia, ma non c'era nessuno. Mi voltai verso mio padre, ma lui alzò le spalle indifferente e appoggiò la mia valigia in salotto.
"Papi ma dove sono tutti?"
"Ma non lo so Sary"
Feci cenno a Filippo di seguirmi e uscii dalla porta-finestra sul retro per cercare gli altri. Non appena uscii in giardino, vidi tutti i miei amici e famigliari fuori ad attenderci.
"Sorpresa!"
"Ma che ci fate qui ragazzi? Non me lo aspettavo ahah" dissi e mi scese qualche lacrima per l'emozione. Beh si sono sempre stata molto emotiva.
C'erano proprio tutti: Fede, Ali, Clara, Bea, Luca, Giovanni,Marco, Gabry, i miei fratelli e mamma. Abbracciai tutti uno ad uno e provai una strana sensazione. Ero stata via solo una settimana e mi avevano trasmesso tanta malinconia... e tra non molto sarei dovuta partire. Ce l'avrei fatta? Sentii la paura travolgermi. Dovevo stare lontano da casa senza nessuno e non mi era mai capitato. Sarebbe stata la prima volta. Inoltre c'era una cosa che dovevo dire a tutti ma non avevo il coraggio, perché nemmeno Filippo sapeva e non avevo idea di come avrebbe potuto reagire. Poco dopo sentii una mano appoggiarsi sulla schiena, mi voltai e incrociai quei meravigliosi occhi . D'istinto lo abbracciai stringendolo forte a me.
"Saretta tutto bene? Non mi sembri molto contenta"
"No tranquillo è tutto ok"
"Non ti credo. Non sai mentire, ma tranquilla ne parliamo dopo"
"Grazie" dissi e lui mi rivolse uno sguardo comprensivo.
Passai tutta la giornata con la mia famiglia e tutti i miei amici: facemmo una grigliata e giocammo a carte e giochi in scatola alternati a lotte in piscina. Quando stava per arrivare l'ora di sistemare tutto e terminare la giornata chiamai l'attenzione di tutti. Era arrivato il momento di dire la verità, non potevo più scappare.
"Ho una cosa importante da dirvi prima che ve ne andiate tutti" non feci in tempo a finire la frase che calò il silenzio e tutti gli sguardi erano puntati su di me.
"Beh? Sbrigati a parlare che ci metti l'ansia. Non sarai mica incinta eh?" disse Fede e tutti scoppiarono a ridere. Tranne i miei genitori e Filippo che sbarrarono gli occhi preoccupati.
"Tranquilli non si tratta di questo...." esitai un attimo e poi continuai. "Semplicemente questo è l'ultimo giorno che mi vedete perché devo ripartire subito, cioè domani. Un ballerino che conosco mi ha proposto di partire prima con lui perché vuole farmi conoscere alcuni coreografi dandomi la possibilità di fare anche delle lezioni extra, prima dell'arrivo di tutti gli altri ragazzi dello stage e per me questa è un'occasione unica."
Ogni singola parola la pronunciai fissando Filippo, che invece teneva lo sguardo basso e stringeva i pugni. Non appena finii di parlare tutti si misero ad applaudire e congratularsi, perfino i miei genitori, tranne lui che afferrò la propria giacchetta di jeans e se ne andò senza degnarmi di uno sguardo. Lo sapevo che si sarebbe arrabbiato e aveva ragione, ma non sapevo come dirglielo.
Mi voltai verso tutti i miei amici e gli feci un cenno con le dita come per dire "dopo vi saluto come si deve" e corsi verso il mio ragazzo che ormai era già uscito di casa.
FILIPPO'S POV
"Filippo aspettami ti prego, fermati" sentii la voce di Sara avvicinarsi sempre di più. Senza accorgermene mi ero veramente fermato ad aspettarla, forse perché da un lato volevo davvero delle spiegazioni. Mi voltai di scatto e me la ritrovai ad un centimetro dal viso, così mi allontanai leggermente.
"Ti ascolto. Voglio proprio sentire le cazzate che stai per sparare Sara. Sono curioso" risposi e accennai una risata isterica.
"Lo so che sei arrabbiato ma posso spiegare davvero.." cominciò a parlare ma io la bloccai.
"Ora capisco con chi cazzo stavi al telefono questi giorni..non ci credo che tu mi abbia mentito così spudoratamente. Non puoi averlo fatto Sara" percepii la delusione crescere sempre di più. Non la lasciai parlare, continuai. "Tu domani parti davvero con quello sfigato del cazzo che ci ha provato con te già dalla prima volta che ti ha rivista? Stai scherzando spero. Sappi che se tu ci vai, non mi vedrai più nemmeno tra un mese.."
"Non lo stai dicendo sul serio..non lo pensi veramente Fil."
"Sono serissimo" risposi duramente fissandola negli occhi ormai ricolmi di lacrime.
"Non ti ho detto nulla in questi giorni perché quando mi ha fatto la proposta ho esitato parecchio e gli ho dato conferma solo ieri. Non ti ho detto niente proprio perché ero sicura che avresti reagito male se ti avessi parlato di Tommaso,soprattutto visto il tuo comportamento quando eravamo alla mia scuola di danza.. ma capisci che questa è un'occasione importantissima per me?"
"E quando pensavi di dirmelo, prima di salire sull'aereo? Dai Sara racconta meno stronzate. La verità è che ti piace quel coglione e hai trovato la scusa per farti la vacanzina"
"Tu....tu davvero pensi questo?" pronunciò queste parole con voce tremante, ma non mi lasciai coinvolgere dalle emozioni e rimasi fermo a fissarla, duramente.
"Beh se davvero tu pensi questo Filippo, non ho alcun motivo di continuare a darti spiegazioni, tanto tu hai già la tua versione dei fatti pronta"
"Che è l'unica vera dato che sono l'unico sincero qua"
"Hai rovinato tutto, sappilo" disse spingendomi indietro leggermente per poi voltarmi le spalle e andarsene.
"No quella sei tu cara mia" urlai per farmi sentire prima che sbattesse la sua porta di casa. Mi voltai e raggiunsi la mia macchina al parcheggio dove l'avevo lasciata ancor prima di partire per Monza. Mi fermai un attimo, ma la rabbia che provavo in quel momento era incontrollabile. Tirai un calcio alla portiera dell'auto e gridai "Fanculo!". Mi portai le mani tra i capelli per poi appoggiarmi al cofano. Ero talmente nervoso da avere gli occhi stracolmi di lacrime che poi non versai. Feci dei respiri profondi per cercare di calmarmi, poi entrai in macchina. Passai qualche minuto seduto in silenzio finché non mi squillò il cellulare.
*Chiamata da Lori*
"Pronto Lori"
"Ei Filo tutto bene? Mi sembri un po' giù. Chiamavo per dirti che c'è bisogno che tu venga a Milano qualche gior.."
"Tutto a posto tranquillo, domani mattina sarò lì da voi"
Non lo lasciai finire, chiusi la chiamata, misi in moto e me ne tornai a casa. Avrei fatto velocemente i bagagli per poi partire. Non volevo più vedere Bergamo e i suoi abitanti per un po' di tempo.
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Per Sempre || Irama
Fanfiction"Non ho mai creduto al per sempre lo ammetto. Perché non abbiamo la certezza che una cosa duri nel tempo e fatico anche a crederci, ma non si sa mai. Io vivo il presente e cerco di pensare poco al futuro perché appunto..." "Dimmi che serve fingere c...