CAPITOLO 1 - ULTIMO GIORNO DI SCUOLA

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8 GIUGNO 2015

SARA'S POV

ore 11- Era finalmente giunto l'ultimo giorno di scuola, il fatidico 8 giugno. Quanto avevo atteso questo momento non lo potete nemmeno immaginare.

Dopo tutti quei mesi intensi passati chiusa in casa a studiare, a vivere ogni singolo giorno nella monotonia più assoluta, nella disperazione, nella stanchezza, nella rabbia perchè i professori pretendevano il doppio da noi solo perché l'anno dopo avremmo avuto la maturità, finalmente ero libera...o meglio tutti eravamo liberi.

Ho sempre odiato l'ultimo periodo dell'anno scolastico, ma mai come quell'anno. Quell'anno fu un vero e proprio incubo.

Salutai la mia carissima professoressa di francese, forse l'unica che si potesse salvare in mezzo a quella mandria di insegnanti severi e pretenziosi, senza un briciolo di umanità, e uscii dall'aula insieme alle mie compagne. Quella fu l'ultima lezione del mio quarto anno di liceo linguistico. Faticavo a credere che mi mancasse solo un anno, ma la cosa che più mi preoccupava era il dopo, il mio futuro. Ultimamente mi soffermavo molto a pensare alla mia vita, ai miei sogni, ai miei piani, ma poi mi facevo prendere dall'ansia tant'è che passavo molte notti in bianco senza raggiungere alcuna conclusione.

"Non pensare troppo al futuro, vivi giorno per giorno, è solo così che imparerai a conoscerti e a scoprire la tua vera strada Sara" questa frase mi rimbombava nella testa di continuo ma chissà perché non riuscivo mai a dargli retta. Qualche settimana prima avevo confidato le mie preoccupazioni alla mia migliore amica Fede e lei mi aveva risposto con questa frase. Una frase molto semplice, ma per niente banale, a cui non potevo dare torto.

Finita la lezione mandai una nota vocale sul gruppo che avevo con le mie migliori amiche: @Girlzz " Ragaaa, finalmente è finita la scuola vi rendete conto? Ora che è terminato il periodo peggiore per tutti noi, dobbiamo assolutamente vederci. Organizziamo una bella serata a base di musica, cibo e anche un po' di alcol dato che non ho potuto festeggiare il mio diciottesimo come si deve. Allora che ne dite??"

Purtroppo il 13 Aprile, il giorno del mio compleanno non potei festeggiare i miei diciott'anni, perché stavo attraversando un periodo un po' difficile. Mi ero praticamente chiusa in casa per mesi e non mi ero fatta sentire molto dalle mie amiche.

Quel giorno però mi sentivo rinata e avevo davvero bisogno di riprendere in mano la mia vita. Aspettai che qualcuno mi rispondesse e qualche minuto dopo arrivò una notifica da Federica.

Da Fede:"Eii Sa, ne stavamo parlando prima ma tu come al solito non leggi i messaggi. Stasera siccome ho casa libera fino a domani pomeriggio, siete tutte invitate da me e state anche a dormire. Inoltre verranno anche un po' di amici di mio fratello :) "

Sorrisi leggendo quel messaggio anche se la frase finale mi preoccupava un pochino. Onestamente mi andava di passare una serata fra sole ragazze, anche perché la mia storia con Andrea non era finita da tanto, stavo appena cominciando a riprendermi e quindi non ero molto in vena. Non mi andava nemmeno di fare la guastafeste perciò risposi affermativamente.

Da Me: "ok va benissimo. Per che ora veniamo??"

Da Fede: "Fai per le 7"

Da Bea: " io ci sono, mia mamma ha approvato la richiesta :)"

Da Clara: " io pure zoccolee"

Da Alice: " io ci sono ma forse arrivo più tardi"

Da Fede : " va bene Ali, non preoccuparti che i manzi non scappano"

Da Alice: " AHAHA menomale, vengo solo per quello io"

Da Bea: " SEI LA SOLITAA"

Da Me: "ha parlato la santa ahah"

Da Bea: " ma tu invece? Dai che stasera fai nuove conquiste e puoi finalmente lasciarti alle spalle Andrea, ne hai bisogno"

Da Me : " mhh..non so se mi va"

Da Fede : Eh dai Sa, non ricominciare.."

Uscii da Whatsapp, poi appoggiai il telefono sul comodino e mi diressi in salotto dove mio fratello Massimo e mia mamma stavano guardando il telegiornale.

"Mamma stasera vado a casa di Fede con le altre, pensavamo di fare una reunion e stare li anche a dormire, va bene? Torno domani nel pomeriggio" le chiesi sorridente.

" Si Sara sai che non c'è problema, basta che non facciate cavolate, sai come la penso"

"Mamma dai, ci conosci bene e poi ho 18 anni non devi più farmi la solita ramanzina"

"Non si sa mai..comunque va bene" rispose accennando un mezzo sorriso.

Mi avvicinai e le diedi un forte abbraccio.

Mia madre era una donna abbastanza severa, ma le volevo un gran bene. Con lei sono sempre stata abituata a sfogarmi, lei sapeva tutto di me, dei miei problemi, dei miei sogni e mi dava sempre tanti buoni consigli anche se spesso eravamo in disaccordo, ma io ho sempre adorato il mio rapporto con lei.

Mio padre invece era ben diverso da lei, un po' più spiritoso e giocherellone, ma un uomo molto determinato con il quale potevo affrontare qualsiasi tipo di argomento. Io ero praticamente la sua fotocopia sia caratterialmente che fisicamente, tranne che per il colore degli occhi, i suoi erano di un marrone nocciola mentre i miei azzurri. Ero l'unica della famiglia in realtà ad avere gli occhi chiari, come quelli di nonna Betta, la mia cara e dolce nonnina. Mio fratello Massimo,25 anni, invece era molto più simile a mia madre, ma molte volte si comportava come un bambino di cinque anni e non lo capivo proprio, era irritante. Mi restano da presentare le mie due sorelle, la più piccola è Giulia, di 11 anni e la più grande Emma di 30 anni, sposata da ben 5 anni con suo marito Giorgio e madre di una splendida bambina di nome Sofia di quasi 6 anni.

Ebbene si, siamo una famiglia molto numerosa, ma io sono molto felice di farne parte, amo tutti più della mia stessa vita e non so che farei se non ci fossero loro. 

Per Sempre || IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora