CAPITOLO 19 - ANDARE AVANTI

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7 GENNAIO 2016

SARA'S POV 

Tornai a Bergamo la mattina del 7 gennaio. Persi il primo giorno di scuola , ma poco mi importava. Non appena Filippo mi lasciò, corsi in casa per fare le valigie e tornarmene a Bergamo. Ovviamente non c'erano treni disponibili e quindi dovetti attendere quello che già avevo prenotato. Per tutto il resto di quella giornata me ne stetti in camera, mi scusai con i genitori di Filippo per la mancata cena, inventai che mi ero sentita molto male, anche se credo proprio che avessero capito tutto. Anche Jolanda aveva insistito parecchio per potermi parlare ma io rimasi chiusa in quella stanza. Passai la notte a scrivere. Scrissi una lettera a Filippo. Ne avevo bisogno. Tutto quello che non ero riuscita a dirgli a parole, l'avevo scritto in quella dannatissima lettera.

Dunque quando tornai a Bergamo, passò mio fratello a prendermi in stazione e non appena varcai la porta di casa andai in camera mai senza proferire parola con nessuno. Entrambi i miei genitori erano a casa dal lavoro purtroppo e quindi dopo mille tentativi in cui bussavano disperatamente alla mia porta, io spalancai quest'ultima cercando di stare il più calma possibile e dissi loro che Filippo mi aveva lasciata, con la poca forza che mi rimaneva in corpo per poi sbattere la porta. Mi sentii in colpa per averli trattati così,ma stavo proprio una merda. Passai l'intera giornata in camera mia, senza mangiare, senza dormire, senza parlare. Piansi, piansi e piansi ancora fino a finire le lacrime. Non ci volevo credere. Non mi stava succedendo di nuovo. No.

FILIPPO'S POV

Non appena lasciai Sara tentai invano di parlarle per tranquillizzarla. Quella sera non scese nemmeno a cenare. Io mi sforzai di farlo, ma non ci riuscii e i miei genitori se ne accorsero, così come mia sorella. Lei più di tutti aveva percepito la tensione.

Quella notte non chiusi occhio. Non volevo lasciarla,ma sapevo che era la cosa giusta. Dentro di me percepivo un dolore mai provato prima e contemporaneamente una sorta di speranza. Immediatamente cominciai a scrivere. Era una canzone diversa da tutte le altre, quella canzone racchiudeva la nostra storia e anche quella speranza che forse in futuro, il momento giusto per noi sarebbe tornato. Quella notte piansi a dirotto,forse come non avevo mai fatto. Quella notte tirai fuori tutto quello che in quei mesi avevo provato con lei e per lei. Quella notte buttai giù frasi che raccontavano di noi, due ragazzi che hanno rischiato tutto pur di stare insieme, due ragazzi che in pochi mesi ne hanno passate tante e che hanno sofferto, forse troppo. Ma la speranza comunque rimaneva. Quella sera nacque 'Tornerai da me', l'ultima canzone che scrissi per il mio album.

La mattina seguente non trovai Sara a casa. Immaginavo. Però trovai sulla soglia della porta di camera mia, una lettera. Prontamente l'afferrai, mi sedetti sul letto e la aprii...

"Ciao Fil,

Sto scrivendo questa lettera perché qualche ora fa non sono riuscita a reagire come volevo, il dolore era troppo forte. Beh in realtà lo sai anche tu che non so parlare e se devo sfogarmi lo faccio scrivendo o ballando. Dunque, ho riflettuto molto sulle tue parole e devo ammettere che il tuo discorso non sta in piedi. Io penso che tu sia solo un codardo e lo sai perché? Perché io nonostante ti stessi dicendo che per me era una situazione difficile, volevo dirti che ero pronta a rischiare tutto perché senza te non posso stare. Evidentemente non è lo stesso per te. Ti sei nascosto dietro una banale scusa per liberarti di me. Tu ti meriti tutto il bene di questo mondo e capisco le tue esigenze, capisco che tu sia molto preso con la musica. Ma da quando in qua Amore e Musica sono due strade parallele? Amore e Musica sono due rette incidenti e tu lo sai benissimo. Per questo credo che tu sia un codardo.

Ora so che soffrirò molto la tua mancanza e nonostante ora io sia convinta di non potercela fare, so già che prima o poi mi rialzerò, ma sai di cosa sono ancora più convinta Filippo? Che tu tornerai da me. Tornerai da me,ma la ruota gira per tutti e sarò io a non volerti più. Perché mi sarò resa conto veramente che di stare con te non ne vale la pena.

Ti auguro il meglio comunque.Buona fortuna per il tuo primo album. Vorrei non scrivere ciò che sto per scrivere ma al momento è inevitabile per me.

Ti amo Fil, dannatamente.

Piccola piuma. "

Lessi quella lettera almeno 10 volte. Molte parole erano un po' rovinate,l'inchiostro era sbavato. Le sue lacrime avevano bagnato quel foglio di carta ed anche le mie lacrime stavano contribuendo.

Non sapevo più a cosa pensare, non sapevo nemmeno che cosa dire. Ero frustrato.

........

Giorno 12 febbraio 2016, forse uno dei più belli della mia vita. Finalmente uscì il mio album che chiamai 'Irama', proprio perché volevo che fosse un modo per farmi conoscere, per presentarmi a tutti con la mia musica. Quell'album racchiudeva tutto il mio essere, o quasi. Avevo ancora tante cose da imparare ma anche tanto da dare e questo lo dicevo sempre. Ero finalmente pronto per mettermi in gioco e speravo davvero di arrivare a più persone possibili.

Nel giro di pochi giorni, mi arrivarono tantissimi messaggi su Facebook da parte dei miei fans e io non ci potevo credere. Ero così contento. Però non riuscii a godermi appieno ciò che stava accadendo: avevo altre mille idee in testa e non riuscivo a stare fermo. Il mese scorso era pure uscito il mio videclip di Cosa resterà di cui ero molto soddisfatto, ma nella mia mente già ronzava l'idea di farne un altro e avevo già in mente la canzone adatta. Volevo che quella canzone arrivasse a lei, volevo che lei capisse. "Chissà se avrà ascoltato il mio album..chissà se avrà già sentito quella canzone". Nell'album non misi Per sempre nonostante fosse una delle canzoni a cui tenevo molto, ma preferii tenerla da parte. Soprattutto perché faticavo a cantarla, mi ricordava troppe cose. Sarebbe arrivato anche il suo momento.

I mesi passarono e tra instore, eventi e interviste arrivò anche l'estate. Per me quella fu un'estate magica perché partecipai al Coca cola Summer Festival,luogo in cui ebbi la possibilità di esibirmi e concorrere con il mio singolo Tornerai da me. Se ve lo state chiedendo, sì l'avevo fatto apposta. Volevo che quella canzone arrivasse il più possibile, ma soprattutto sentivo il bisogno di raccontare di lei, di noi.

SARA'S POV

Quando uscì il suo album, quel 12 febbraio, decisi di non ascoltare neanche una canzone. Non mi andava di sentire la sua voce perché mi avrebbe fatto solo male, anche se alcune canzoni già le conoscevo, ma comunque risentirlo sarebbe stata una tortura. 

Le mie giornate senza di lui erano così monotone, così grigie, così spente. Non riuscivo nemmeno più a ballare, avevo deciso di prendermi una pausa. Stavolta però evitai di abbandonare le mie amiche, cercai comunque di farmi sentire e qualche volta di uscirci insieme. Fingevo di stare bene, sorridevo, ridevo pure. Ma dentro ero tutto tranne che contenta, dentro di me c'era un uragano. Avrei voluto scappare, andarmene via, lontano da tutto e da tutti, volevo solo dimenticare, anzi dimenticarlo. Evitai qualsiasi programma in cui avrei potuto rischiare di vederlo in TV, non ascoltai più la radio, disintallai Facebook e Instagram. Lo bloccai su Whatsapp, gli bloccai anche le chiamate e i messaggi.

Nel frattempo i mesi passavano e arrivò la fine della scuola, che per me voleva dire solo una cosa: esami di maturità. In quei giorni mi impegnai duramente e riuscii a non farmi distrarre dai mille pensieri che mi torturavano. Evidentemente lo studio mi teneva così occupata che non avevo nemmeno il tempo di fermarmi e riflettere, ma onestamente non avevo nemmeno voglia di buttarmi giù e rovinare il mio futuro. Dunque ebbi la forza di reagire. Gli esami scritti andarono molto bene, l'orale un po' meno, però uscii con 80. Ero molto fiera di me, perché sapevo di aver dato il massimo. 

Per Sempre || IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora