Capitolo 11

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Presi una valigia posta sopra il mio armadio e iniziai a tempestarla di vestiti. 

Per fortuna, le ragazze che riuscivano ad avere sicuramente più permessi di me, spesso mi avevano regalato dei vestiti, bikini compresi. Alcuni erano anche esagerati, probabilmente scelti da Momo o Mina. 

Il mio cuore stava esplodendo dalla gioia. Non potevo crederci che avrei passato l'intera settimana insieme a tutti i miei compagni, in una casa al mare poi. 

Il mare era una delle prime cose che avrei voluto vedere. 

Pensandoci: quanto poteva essere grande la casa al mare di Momo per poter ospitare tutte quelle persone? Sapevo che fosse ricca, ma ancora non sapevo esattamente quanto. 

Finii di preparare con molto entusiasmo la valigia e iniziai a pregare che quel viaggio non finisse nel peggiore dei modi. Quando misi l'ultimo bikini in valigia, il solito Bakugou entrò dalla vetrata senza nemmeno bussare. 

"Sei pronta, nana pazza?" Mi rivolse la parola, e io lo guardai con aria interrogativa. Andavamo via adesso? 

"Partiamo adesso?" Chiesi e lui scosse la testa, avvicinandosi a me per osservare il bikini che avevo appena riposto nella valigia. 

"Non avrai davvero intenzione di metterlo, spero. Capisco che tu mi abbia rifiutato, ma così mi istighi soltanto. Comunque, andiamo a casa mia per stasera, si parte domani mattina all'alba." 

Mi disse e io restai pietrificata. Io non lo avevo rifiutato, ma non ebbi il modo di dirglielo dopo tutti i discorsi che ci furono. Chiusi la valigia un po' malinconica, ma anche felice di andare a casa sua. 

"Io non ti ho rifiutato, comunque. " Imitai uno dei suoi soliti sorrisi beffardi, e mi voltai per uscire dalla stanza con la valigia tra le mani. Lui mi diede una pacca sul sedere e mi strappò la valigia dalle mani.

"MA CHE FAI" Urlai io mentre se ne andava con la mia valigia fuori dalla stanza, prendendo anche la sua posta al di fuori della sua stanza. 
Si limitò ad uno dei suoi soliti ghigni, ignorandomi. Io lo seguii senza fare troppe storie. 

Tutti ci ritrovammo nell'atrio del dormitorio per salutarci in vista del giorno dopo e ognuno si diresse verso casa propria. 

Dopo una quindicina di minuti arrivai a casa Bakugou e lo vidi estrarre le chiavi dalla tasca. 

"Siamo da soli?" Gli chiesi io, mentre scrutavo l'esterno.

"Sì. I vecchi sono a cena fuori per il loro anniversario. Torneranno dopo." 

Io rimasi a guardarlo e finalmente entrammo in casa. Mi guardai intorno sognante, mentre il ragazzo portava le valigie al piano di sopra. Quella casa era stupenda, non volevo più andare via. Era così accogliente ed allegra, mi faceva sentire bene. Chissà quale fosse la mia di casa. Il mio fantasticare fu interrotto da Bakugou che scese dalle scale sprovvisto di maglietta e io iniziai a sentire caldo. 

"Ma cosa fai, scostumato!?" Imitai la sua stessa frase di qualche settimana prima, e lui mi guardò dalla testa ai piedi. 
"Fa un caldo della madonna, se voglio mi metto pure in mutande." 

Io alzai un sopracciglio a quella risposta e incrociai le braccia al petto. 

"Che c'è? Ti sei emozionata già troppo?" Si avvicinò a me con quel solito ghigno e io scossi la testa più volte. 

Lui arrivò davanti a me, e si mise le mani nelle tasche dei pantaloni, scrutandomi. Come se volesse che io dicessi qualcosa. Presi un piccolo respiro e portai una mano sul suo petto.

"K-Katsuki-kun...sei bellissimo.." Balbettai di proposito, facendo la finta timida, abbassando lo sguardo. Lo vidi sgranare gli occhi, attivai il mio quirk e i miei occhi probabilmente divennero rossi. Perchè lo sentivo benissimo cosa stava provando in quel momento. 

Something About You (Bakugou Katsuki X reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora