Capitolo 8

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La famiglia tornò a casa la sera tardi.
C'era chi faceva finta che non fosse successo nulla, chi aiutava Allison con la ferita, e infine Cinque. C'erano un'infinità di dubbi che gli erano sorti dopo le parole di Carol, e così andò in camera sua e bussó alla porta.
-"Disturbo?"
-"Quello sempre" rispose Carol ridendo, domandano subito dopo se fosse successo qualcosa;
-"No tranquilla, non è successo niente. Avevo solo voglia di parlare un po' con te" disse Cinque;
-"Ehm, certo dimmi" rispose confusa;
-"Come stai?"
-"Bene dai, anche se sto morendo di sonno"
-"Mh, te lo chiedo di nuovo: come stai?"
-"Cinque posso capire cosa vuoi sapere?"
-"Lo abbiamo visto tutti che prima mentre parlavi con Vanya stavi piangendo. Mi sto solo preoccupando"
-"Non sono affari tuoi, sto bene"
-"Stai bene e poi piangi? Avanti, sai che puoi parlare con me"
-"Cinque ti prego, basta. Non insistere, non voglio parlarti di un bel niente. Sono stanca dei tuoi modi di fare. Stammi lontana, ancora non hai capito che io non voglio avere niente a che fare con te? Non devi parlarmi, non devi nemmeno guardarmi. Lasciami in pace" disse Carol arrabbiata;
Cinque rimase deluso da quelle parole, voleva solo aiutare la sua amica, non gli sembrava nulla di sbagliato.
-"Sai che ti dico? Vaffanculo" rispose Cinque uscendo dalla stanza.
E improvvisamente Carol si sentì crollare il mondo addosso. Non riuscì a capire perché si comportasse in quel modo. Anche se non lo faceva notare mai, Cinque era l'unica persona che amava davvero, perché lo respingeva? Scoppiò in un pianto doloroso, perché oltre ad aver spezzato il cuore di Cinque, spezzò anche il suo.
-"Carol Allison dice che domani farà i waffle, ne vuoi uno?" chiese Klaus entrando in camera di Carol. La vide piangere e si sedette sul letto affianco a lei: "Ehi no, che succede? Parla con lo zio Klaus e non piangere"
-"Respingo sempre Cinque nonostante io lo ami"
-"Sai, una volta mi ritrovai a fare un viaggio nel tempo senza volerlo. Arrivai in Vietnam e scoprii di essere uno dei soldati dell'esercito per la guerra. Conobbi un ragazzo, Dave. Lo amavo più di me stesso e passavo ogni singolo giorno della mia vita con lui. Finquando un giorno fu colpito al cuore da un proiettile e morì. Non gli ho mai detto quanto lo amassi davvero. Quindi ti prego non fare il mio stesso errore. Se provi qualcosa per Cinque è tuo dovere dirglielo" disse Klaus, sembrava quasi sobrio.
-"E se non ricambiasse?"
-"Si vede lontano un miglio che Cinque é perso di te. Se per il momento non vuoi dirgli quello che provi, almeno trattalo un po' meglio. Dimostragli a piccoli gesti che la vera te è un'altra. Tu non sei così, non sei una stronza senza cuore. Sei una delle persone più dolci che io conosca. Capisco che il trauma che hai subito da bambina ti abbia portato a chiuderti in te stessa, ma qui sei al sicuro. L'ultima cosa che vorrebbe la nostra famiglia è farti del male. Ora asciugati le lacrime e riposati. Domattina parla con Cinque e spiegagli la situazione, vedrai che capirà" rispose Klaus.
-"Buonanotte Klaus, e grazie" disse Carol abbracciandolo.
Klaus uscì dalla stanza e si trovó davanti ai suoi occhi Cinque.
-"Che ci facevi con lei?"
-"Le ho solo chiesto se domani volesse gli waffle, tranquillo fratello" rispose Klaus
-"Stalle lontano" disse Cinque con aria minacciosa. Klaus non lo ascoltò e andó a dormire.
Quando Cinque si trovó solo fuori la porta della camera di Carol, la aprì leggermente. Si affacció e vide che dormiva, ma aveva ancora il viso pieno di lacrime.
-"Quanto è bella, anche se solo Dio sa quanto la odio in questo momento" pensó, guardandola con gli occhi dolci.
-"Buonanotte ragazzina" sussurrò, e poi andò a dormire.

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