Capitolo 13

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Carol entrò in camera di Cinque.
-"Ma tu guarda un po' che fisichetto" disse vedendolo senza maglia.
-"Ti hanno insegnato a bussare prima di entrare? Mi stavo cambiando la camicia, questa si è sporcata"
Carol passò subito al punto: "Perché volevi che venissi qui?"
-"Volevo passare un po' di tempo con la mia bimba. Dai vieni qui"
Carol si stese accanto a lui sul letto.
-"Ti va un film?" chiese Cinque;
-"Mh, va bene" rispose Carol.
Procedeva tutto alla grande. Erano abbracciati l'uno all'altro e guardavano silenziosamente il film che avevano scelto. Quando ad un tratto Carol si scansó e cominciò a sentirsi di nuovo vuota. Cinque lo intuì dai suoi occhi spenti.
-"Ehi, qualunque cosa ti faccia stare male non pensarci. Pensa solo che ora ci sono io, e ti proteggerò da tutto a qualsiasi costo"
Carol lo guardo con gli occhi nuovamente lucidi e sorrise. Sapeva che poteva fidarsi ciecamente di lui.
-"Vorrei solo che le cose non fossero sempre così tanto complicate. Ho mille pensieri per la testa, e non ne trovo nessuno che sia positivo. L'unica cosa che vorrei fare ora è aiutare Klaus facendogli vedere di nuovo Dave. È l'unica persona che ama davvero. So come ci si sente quando l'unica persona che vorresti sempre accanto non c'è mai. Mio padre non c'è mai stato, ed era tutto ciò di cui avevo bisogno"
-"Non pensarci ok?" ripeté Cinque baciandola ancora un'altra volta.
-"Dopo andiamo da Klaus e lo aiutiamo con Dave se può farti stare meglio"
La prese in braccio per poi appoggiarla sulle sue gambe e baciarla ancora. Sembrava che non volessero più staccarsi quei due.
-"Grazie, senza di te sarei persa" disse Carol accarezzando lentamente i capelli di Cinque;
-"Anche io, ma ora si è fatto tardi. Avevo promesso di aiutare Diego a fare una cosa. Sai com'è fatto, rompe un po' quando nessuno fa come vuole lui. Ci vediamo dopo, promesso" disse Cinque andando via baciandole la nuca.
Carol uscì dalla camera e andò da Klaus per spiegargli cosa avrebbero fatto lei e Cinque.
-"Klaus eccoti, ti ho cercato ovunque e non ti trovavo più. Ti va un caffè, che dici?" chiese Carol;
-"Certo, andiamo" rispose Klaus.
Si prepararono ed uscirono andando verso un bar. Presero due caffè e iniziarono a parlare un po'.
-"Ok te lo dico: io e Cinque abbiamo pensato di tornare indietro nel tempo e portare Dave qui con noi"
-"Carol ma è rischioso, non credi? Insomma ne sarei felicissimo ma ho paura che questo comporti dei rischi"
-"Ha sicuramente dei rischi, ma vogliamo farlo per te. È importante anche per me che tu abbia la persona che ami al tuo fianco. Tu mi hai aiutata tutto questo tempo, ora tocca a me fare qualcosa" rispose Carol;
-"Non so cosa dire, davvero. Se riuscite a portare qui Dave ve ne sarò grato per sempre" disse Klaus sorridendo. Ora bisognava solo aspettare che Cinque rientrasse in casa per attuare il piano.
Intanto Klaus e Carol si avviarono verso casa, e incontrarono Luther.
-"Scimmione dove vai?" chiese Kalus;
-"Divertente. Sono andato a comprare le medicine per Allison, le altre erano già finite. A proposito Carol, stamattina Allison ha trovato la colazione che le avevate cucinato tu e Vanya, ne è rimasta contentissima"
Carol sentendo quelle parole non fece altro che provare felicità.
I tre arrivati a casa portano le medicine ad Allison.
-"Carol, ci sei anche tu finalmente" disse Allison vedendola;
-"Scusami tanto, avrei voluto farti visita prima ma dormivi e non volevo svegliarti. Poi sono uscita con Klaus per parlargli di una cosa e quindi solo ora ho trovato il tempo di venire qui" rispose Carol dispiaciuta;
-"Tranquilla. Ho mangiato la tua colazione, era squisita. Forse ci voleva un'altro po' di sciroppo d'acero sui pancake, ma il resto erano davvero buoni" disse Allison prendendo in giro la sua amica.
I tre rimasero lì a chiacchiere con la propria sorella per un bel po' di tempo, fino all'ora di cena. Carol però stava iniziando a preoccuparsi, dov'era finito Cinque? E perché lui e Diego ci stavano mettendo così tanto per tornare a casa? Mentre cucinava la sua pasta al sugo non faceva altro che chiedersi queste cose.
Vanya la vide strana, così decise di aiutarla.
-"Carol va tutto bene?" chiese;
-"Si, tranquilla" rispose la ragazza mentre continuava a cucinare.
-"Ragazzi la cena è pronta" urlò Carol. Tutti si diressero in cucina per mangiare, ma i posti di solito occupati da Diego e Cinque stavolta però, erano vuoti.
Dopo cena, Carol andò a letto ancora preoccupata per Cinque. Non riusciva a dormire. Ma fortunatamente dopo un po' riuscì a chiudere gli occhi e addormentarsi.
Passarono delle ore e finalmente Cinque e Diego tornarono a casa.
Come al solito Cinque passò davanti alla porta della camera di Carol per controllare se stesse dormendo. Pensó a quanto l'avesse fatta preoccupare, e si sentì in colpa per questo.
Entrò in camera e si avvicinò alla ragazza. Le diede un bacio sulla fronte e sussurrò "Non mi stancherò mai di dire che sei la più bella di tutte, anche quando dormi".

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