cap. 17

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Draco's pov:
Mi sveglio con un peso sulla pancia, che poi scopro essere il braccio di Harry. HARRY. Mi viene in mente l'immagine di ieri, lui, le sue mani attorno a me, la sua inesperienza. Quel ricordo mi suscita un brivido lungo la spina dorsale. Guardo l'orologio sopra il letto di fronte a noi che indica le 9 meno un quarto. Tic tac, tic tac. Questo rumore è troppo fastidioso per le mie orecchie. Do un bacio sulla fronte ad Harry per svegliarlo, ma niente. Allora lo scuoto un po', ancora niente. Lo afferro da sopra i pantaloni, allora spalanca gli occhi immediatamente.
"Buongiorno anche a te" mi dice con la voce ancora assonnata.
"Muoviti dai, dobbiamo andare dalla McGranitt a dirle della nostra decisione"
"Bene, mi fa piacere che non hai ancora cambiato idea"
"Non cambierò mai idea se ai tratta di te" lo rassicuro mentre gli passo una mano tra i capelli. Scendo dal letto prima io, poi lo obbligo ad alzarsi. Devo correre alla doccia e chiudermi in bagno a chiave prima che lui entri e mi obbliga a fare la doccia con lui, cosa che non mi dispiacerebbe se non fossimo in ritardo. Apro l'acqua calda e mi butto sotto il getto. Subito l'acqua fa il suo effetto e scoglie i muscoli . . . Non so quanto tempo sia passato esattamente ma so che ne è passato abbastanza da far raffreddare completamente l'acqua. Esco dalla doccia, mi asciugo i capelli lasciandoli un paio di minuti spettinati prima di aggiustarli con del gel. Mi vesto di tutto punto, neanche se dovessi andare ad un matrimonio, ed esco dal bagno. Quando apro la porta vedo il moretto con la testa fra pe mani seduto sulla punta del letto.
"Oh, finalmente sei uscito. Pensavo che l'acqua ti avesse risucchiato"
"Si, infatti. Ho appena riaperto la Camera dei Segreti. Attento che ora esce il basilisco e ti immobilizza" urlo mentre corro verso di lui e mi ci butto sopra.
"Cretino, ho sconfitto IO il basilisco"
"Deve essere dura la vita da prescelto, cose che noi essere umani non possiamo capire" il pensiero del professor Piton mi ricorre alla mente.
"Piton . . ." Mi sembra che Harry sia turbato come me da quel ricordo. Poi mi ricordo che lui l'ha visto morire. Io non gli ho mai chiesto niente. Che stupido.
"Hey, Harry, se mi vuoi dire qualcosa . . ."
"L-lui è venuto quella notte . . ."dice singhiozzando
"Chi è venuto?" Chiedo
"Piton, la notte che i miei genitori furono uccisi, venne nella mia vecchia casa"
"Cosa?" Ma che diavolo? "Come fai a saperlo?"
"2-5-1998; Voldemort ordinò a Nagini di uccidere Piton e così fu. Io ero lì, però lui non mi vide. Quando se ne andò insieme al serpente io corsi da Piton e presi la sua lacrima . . . ' g-guardami, hai gli occhi di tua madre ' la sua ultima frase. Io capì solo dopo chi era veramente" poi continua a raccontare: il pensatoio di Silente, la lacrima di Piton, il patronus della cerva . . . Piton amava sua madre e l'avrebbe amata per sempre.

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always: noi siamo per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora