cap. 29

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Draco's pov:

sono passati giorni, quasi un mese a dire la verità, da quando sono rinchiuso in queste quattro mura. Abbastanza grandi, si, ma non tanto da contendere la mia rabbia verso mio padre, l'affetto sempre più grande per Harry, la compassione e il senso di protezione verso mia madre. Tutto ciò è troppo da sopportare, addirittura per me. Non avrei mai pensato che la vita, dopo tutto quello che mi è già successo, mi ha riservato questo futuro. Schifoso è dire poco. Schifoso è un eufemismo. Dire che fa schifo è come dire che Silente era un mago.

È proprio di questo che parlo.

Tendiamo sempre a sminuire pe cose che ci sono attorno:
Silente era ed è il più grande mago di tutti i tempi.
Il futuro che mi aspetta è il peggior finale che si possa mai immaginare per una storia.

Tendiamo SEMPRE a sminuire le persone, le cose, i fatti, ciò che accade attorno a noi.

Io mi riconosco in questa frase. Io sono questo. Io ho sempre avuto la tendenza, ho sempre pensato, agito, detto, fatto, in qualsiasi cosa, a dare poca importanza. Questo ora fa male, perché credo che se me ne fossi accorto prima, molte cose non sarebbero successe...

Non ho dato importanza a quello che mi veniva imposto di fare da mio padre, perché credevo fosse giusto. Ora penso: che superficialità.

Non ho mai dato importanza a quello che mi veniva detto a proposito di "non serve vendicarsi per ottenere le cose", ma mi sono vendicato lo stesso.
Ora penso: che stupido.

Non ho mai dato importanza alle persone che mi stavano intorno, uno di loro è morto per colpa mia.
Ora penso: fai schifo.

Ho dato troppa importanza a me, ho dato troppa importanza a ciò che io pensavo fosse giusto e a ciò che io pensavo fosse sbagliato, non ascoltando le parole degli altri. Ho dato troppa importanza a quella stretta di mano non ricambiata. Ho dato troppa importanza a quello che sentivo, e a quello che sento tutt'ora, lasciando che le persone attorno a me si sacrificassero a posto mio, lasciando che le persone soffrissero a posto mio. Ora non sarei qui se non fosse solo per me. Me e le mie stupide scelte.

Solo di una cosa non mi pento, una sola cosa che non ho intenzione di rinfacciarmi: aver dato importanza ad una persona. Harry.

Se non fosse per lui ora non sarei qui, faccia a faccia con le mie colpe e con il mio egoismo, a parlare finalmente, dopo 17 anni.

Se non fosse per lui io ora non sarei in grado di amare. Perché è di questo che ormai si parla: amore. Parola sconosciuta al mio vocabolario, se non fosse per lui.

Sono 15 minuti che mi rigiro la lettera che ho scritto poco fa tra le mani. Questa lettera potrebbe essere in un certo senso decisiva per la nostra relazione. In questa lettera ho racchiuso tutto ciò che sono io, tutto ciò che è Draco Malfoy. In tutte le sue sfumature, che prima erano bianco e nero e che ora sono leggermente colorate, di un verde smeraldo. E chissà perché.

Non vedo l'ora di rivedere quel verde smeraldo. Non voglio che lui venga qui. Ho scritto anche questo nella lettera. La prima frase.

Io ti prego con tutto me stesso, non venire, potrebbe succedere qualcosa di cui mi pentirò per la vita, per non esserti stato accanto nel momento del bisogno . . .

Ma so già che non mi ascolterà. So già che mi pentirò di non averlo fermato prima. Lo sento. È qualcosa che si sente dentro. È qualcosa che non si può chiamare con un nome preciso, tu lo senti e basta. E io lo sento.

Più che pregarlo, non posso fare nulla.
Più che stargli accanto anche se non fisicamente, non posso fare nulla.
Più che mandargli questa lettera, non posso fare nulla.

Perché? Chiedetelo a quel vigliacco che ha servito il signore oscuro senza nessun ritegno
Perché? Chiedetelo a quel bastardo che picchia mia madre
Perché? Chiedetelo a quello che io non chiamerò più papà
Perché? Chiedetelo a Lucius Malfoy.

"...sai Harry, in questo mese ho avuto modo di riflettere, nonostante le continue azioni sbagliate, se così si possono chiamare, da parte di mio padre. O, almeno, quello che ritenevo mio padre. È difficilissimo stare senza di te. Nella settimana passata insieme ho capito che quel ragazzo misterioso, che ha rischiato la vita fin troppe volta, dai capelli spettinati e gli occhi verdi, beh, ho capito che tu, si proprio tu, Harry James Potter, non saresti uscito facilmente dalla mia vita. Sei entrato con un assurda prepotenza che quasi ho avuto paura di soffocare da un momento all'altro per la tua ipersensibilità nei miei confronti. So che mi hai sempre visto come Draco Malfoy, peggior nemico di sempre, ma io semplicemente ti vedevo come Harry Potter, il ragazzino che ha rifiutato la mia stretta di mano su quelle scale al primo anno. Non te l'ho mai detto, non che avessi avuto tempo, ma quella stretta di mano mi ha inseguito giorno e notte, nei corridoi e nella mia stanza, fin dentro pa stoffa del mio cuscino, sul quale facevo incubi ogni notte. Finché non sei arrivato tu. Non sto qui a dirti quanto sia felice, perché credo tu questo l'abbia capito. Sono qui per dirti che ti amo. In questo mese ho riflettuto. Su di me, su di te e su di noi. All'inizioz quando stavi andando via dal castello, avevo promesso a me stesso, per il tuo bene, per proteggerti, che non ti avrei mai più scritto o rivisto. Ma eri proprio tu, giorno e notte, come da quando ti ho conosciuto, pensiero costante nella mia testa. Tu fai parte di me in qualsiasi modo possibile e immaginabile ora. Sei parte di me in tutto e per tutto. Ogni singola cellula del mio corpo chiede Harry. Ogni singolo neurone chiede Harry. Ogni singola vibra del mio cuore chiede Harry. Non sono qui a scriverti quanto sono felice, perché basta dirti quelle parole che tu mi hai insegnato. Ti amo. E ti prego, amami. Amami perché nonostante tutto, nonostante tutti i miei errori, nonostante la parte più ragionevole di me vuole lasciarti libero, senza le preoccupazioni di un ragazzo insensibile che non sa come vivere la propria vita, nonostante mio padre, nonostante me, io ti amo. So di essere il ragazzo più sbagliato di questo mondo, ma io ti amo. Non so quante volte l'ho scritto, nel dubbio: ti amo. Sai che la parte negativa di me ha sempre preso il sopravvento, ma tu mi hai insegnato a calmarmi, a rilassarmi e a contare fino a dieci. Anche fino a mille. Ma mi sono promesso di mettere tutto me stesso in questa lettera. Quindi, la parte negativa di me a preso di nuovo in mano le redini della mia vita. Infatti se ti sto mandando questa lettera è colpa del mio egoismo. Ti voglio solo per me.
Ti amo Harry
Tuo, sempre
Draco"

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