Quando io mondo sembra cadervi addosso non vedete nessuna possibilità di riprendere la vostra vita in mano.
Quando il mondo vi cade addosso, beh, allora la cosa è completamente diversa. Sentite che potete spostare mari e monti per riprendervi ciò che è vostro e che, per un motivo o un altro, vi è stato tolto.Quando il mondo mi è caduto addosso ho sentito una scarica di adrenalina corrermi nelle vene. Una vocina mi continuava a ripetere "apri quella fottutissima porta e riprenditi ciò che ti appartiene" e io così ho fatto.
Ho buttato giù la porta che mi divideva dall'unica persona che io abbia mai amato nella mia vita e l'ho vista lì, inerme sul lettino di un'ospedale, i dottori che staccavano i fili delle macchine dal suo corpo perché ormai era inutile continuare a rianimare. Il bip della macchina principale, quella attaccata da un filo sottile e una ventosa alla parte esterna del corpo, proprio sopra al cuore, incessante.bip
bip
bip
"basta!" urlai.
Ma i dottori non mi ascoltarono, anzi
urlarono a loro volta, ma non contro di me, alle infermiere dietro di me che si stavano catapultando all'interno della stanza già troppo piccola per ospitare tutte le persone che c'erano già al mio arrivo. Troppo tardi. Ormai non c'era nulla da fare oltre che rassegnarsi all'idea di aver perso la persona che ho amato di più nella mia vita fin ora. È stato difficile accettare ciò che ero e ciò che sono, ci sono riuscito grazie a quella persona che si trova a due passi da me ma che sembra irraggiungibile. Vorrei poter strappare la sua anima dalle mani di chi se l'è presa. Ma non posso. Mi sento inutile. Non posso fare altro che rassegnarmi. L'unica cosa che mi rimane è la speranza di una vita in sua memoria. Una vita da vivere per due, perché non si può morire così giovani. È un'ingiustizia. Ma la vita non è mai giusta.
Mentre venivo trascinato di peso fuori dalla sala dove giaceva ormai morto su un lettino spoglio il suo corpo, mentre urlavo a pieni polmoni quelle due parole che ho aspettato fin troppo a dire, mentre mi disperavo con tutto me stesso, mentre speravo di sparire, mentre pensavo solo ad un modo per farla finita lì, non importava se davanti a tutti o da solo nello squallido bagno dell'ospedale, pensavo solo come e quando, mentre pregavo con tutto me stesso che fosse solo un brutto sogno, un incubo, mentre desideravo che fosse solo uno scherzo della natura, un brutto scherzo assolutamente non divertente, mentre mi dimenavo da un paio di braccia possenti che mi avevano preso in braccio per portarmi in una sala per darmi un calmante che non volevo, perché non avrei mai permesso che mi stendessero su un lettino simile a quello su cui è morta la persona che amo, mentre succedeva tutto questo capì che questa è la vita. Un sacrificio, un dolore costante che ti prende dal ventricolo destro, attraverso tutte le vene e le artirie, passa per i polmoni fino a farti dimenticare come si respira, e arriva al ventricolo sinistro. Poi lo sentii in lontananza, come un'ambulanza che viene da lontano, come un elicottero ad alta quota che ti passa proprio sopra, come un leggero filo di vento, quasi impercettibile.
bip, bip, bip
quel fastidioso rumore che prima aleggiava nella stanza costante e incessante aveva preso un ritmo più accelerato
fu in quel momento che il suo cuore cominciò di nuovo a battere e con il suo il mio.
.
STAI LEGGENDO
always: noi siamo per sempre
Fanfictionquesta storia è per tutti gli Harry del mondo: non smettete mai di amare e di essere coraggiosi ed è anche per tutti i Draco: imparate ad amare voi stessi, a conoscervi e ad accettarvi. ad andare avanti ci vuole una vita, a tornare indietro un solo...