Capitolo 14

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Clarke
Non capisco più un cazzo. Non che lo abbia mai capito eh. Aprí le palpebre piano piano, non avevo psicologicamente e fisicamente le forze. Quello che vedevo era metallo, azzurro e luci. Voltai la testa, volevo capire di più su dove ero, e trovai Echo. "Clarke, sei sveglia cazzo!" urlò lei dandomi baci su tutto il viso. Keep calm. "Che ci faccio qui? Dove sono?" le chiesi. "Heda, quando ci stavamo allendando per, tu sai cosa, ti ho trovata e ti avevano già sparato tre colpi alle gambe, non hai retto il mio tocco di spada" disse. Ah vero.. "Bellamy?" chiesi, lei alzò le spalle con un sorrisetto. Non potevo rimanere qui un minuto di più. Mi misi seduta, e mi alzai. "Heda, rimani qua un'altro pò, abbiamo tempo prima di ritornare a Polis". NoNo Echo, tu non hai capito, io non rimango qui un secondo di più. Me ne fregai delle sue parole e iniziai a camminare con le stampelle che erano appoggiate nel lettino per il mio risveglio, erano messe lì per un motivo. Con molta fatica e dolore mi incamminai al cancello, Bellamy successivamente mi corse vicino vedendomi. "Ritorna dentro!" quasi mi urlò addosso. "Me ne ritorno a casa, grazie" dissi, sorpassandolo, ma poco dopo i miei piedi non toccarono più terra. "Qua comando io principessa" mi rivolse la parola orgoglioso di quello che aveva appena fatto. Essere prigioniera per la seconda volta? Fatto.

Bellamy
Dopo aver appoggiato Clarke nel lettino, le andai a prendere un bicchiere d'acqua, che le diedi con la mano appoggiata delicatamente dietro alla schiena. "Potevi ascoltarmi due giorni fa, non dovevi-"
"DUE GIORNI? SONO QUI DA DUE GIORNI?!" quasi urlò. "Oh si principessa, non sei felice?" la stuzzicai, la amavo, ma lei non lo sapeva, non più. "Clarke, ora che ho l'opportunità, volevo parlare". Non era stupita. "Bellamy, non importa ok? Se vuoi il mio perdono c'è lo hai, se vuoi che metta via tutto lo faccio, non continuare però ok?" mi disse, diretta, sincera e tranquilla. "Clarke, qua non si tratta di perdono per averti risposto male o per aver offeso un terrestre, si tratta di noi, di me e te, della nostra relazione, te lo dirò chiaro. Io ti amo, ancora, ok? Ho fatto quel che ho fatto, si, ma non sai che quello è l'errore più grosso della mia vita. Non so cosa mi era passato in mente, ma nonostante lo avessi fatto penso a te, ho provato a dimenticarti ma, niente, Clarke, il perdono è difficile in questa situazione, e tu sei troppo buona, ma ti prego di-" discorso inutile Blake, fatto. In 0,5 secondi mi ritrovai le labbra di Clarke sulle mie, bacio appassionato. Quel bacio continuò, e un bacio così non si può dimenticare.

Clarke aveva preso sonno, io rimasi a osservarla. Mi ha perdonato. Mi sento uno schifo per averla tradita ma, non provavo niente. Non provavo quello che provavo con lei.

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