Pov's Tancredi
Secondo giorno che Luciano viene a casa nostra. Dobbiamo registrare cinque video, ognuno di noi con Luciano. Prima lo fa con Diego, poi con Gian, poi è il turno di Lele e infine il mio. Ma prima di registrare disse che doveva andare al bagno, Diego gli indicò la porta. Io andai in camera e chiusi la porta.
Sono solamente pochi secondi e poi lui se ne andrà. Mi appoggio al davanzale della finestra e guardo la città in movimento. Sento la porta aprirsi, ma non mi giro. Penso sia Lele. Sento due mani sui miei fianchi.
«Ehi amore.» a quelle parole mi blocco. Mi giro e vedo Luciano. Stacco le sue mani dal mio corpo.
«Non chiamarmi così. E poi cosa ci fai tu qui? Non puoi entrare nelle nostre stanze.» vado verso la porta per uscire ma Luciano mi raggiunge e chiude la porta a chiave, mi intrappola tra il muro e il suo corpo.
«Prima di andare in soggiorno, potremmo divertirci.» dice sussurrando al mio orecchio. I brividi mi attraversano il corpo.
«No. Apri questa porta.»
«No è più bello stare qua.» inizia a baciarmi il collo. Cerco di staccarlo da me, ma è tutto inutile.
«Luciano vattene.» cerco di trattenere le lacrime. Non mi dà retta.
Prendo fiato e poi urlo.«Lele!»
In meno di due secondi sento Lele dietro la porta.
«Tancredi!»
«Lele stai tranquillo, Tanc è in buone mani.» dice Luciano con un sorriso che prenderei a pugni.
«Luciano se lo tocchi ti ammazzo!»
«Mi dispiace, ma l'ho già toccato.»
Le lacrime scendono copiose sul mio viso. Luciano cerca di togliermi la maglietta, glielo impedisco e mi tira uno schiaffo. All'improvviso non sento più il corpo di Luciano su di me. Apro gli occhi che fino a quel momento tenni chiusi e vidi Luciano a terra. Lele viene verso di me. Senza pensarci due volte mi butto su di lui, metto le gambe intorno alla sua vita e le braccia intorno al suo collo e la testa nell'incavo del suo collo. Inizio a singhiozzare e poi sento Diego urlare.
«Se ti presenti di nuovo qui la prossima volta ti mando in ospedale figlio di puttana!»
Le lacrime continuano a scendere e non vogliono smettere.
«Amore ehi calma. Ci sono io.» i ragazzi cercano di calmarmi ma invano. Il fiato si fa corto, gli occhi, il petto e la gola bruciano da morire e non vedo più nulla. Non sento niente e poi buio.
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Amore Eterno||Tankele
FanficCOMPLETATA IN REVISIONE SEQUEL DI "AMORE MALATO||TANKELE" Tancredi vuole perdonare Lele, ma per ora non si fida di lui abbastanza da poterlo perdonare. Lele farà tutto il possibile per avere il perdono di Tancredi e tornare ad essere i Tankele di un...